Tesori trovati nel fienile

Alle aste arrivano dei veri capolavori e c’è ancora spazio per scoprire dei veri gioielli dimenticati. Ma occhio ai falsi.

Le auto d’epoca possono trasformarsi in veri e propri tesori. Basta dare un’occhiata ai risultati delle aste di settore per rendersene conto. Cifre da capogiro. La scorsa estate, all’asta di RM Sotheby’s alla Monterey Car Week quella che Enzo Ferrari definiva “la Ferrari più bella”, una 410 Sport Spider è stata aggiudicata a oltre 22 milioni. Carrozzata da Scaglietti, guidata da Juan Manuel Fangio alla 1000 km di Buenos Aires del 1956, è un vero oggetto di culto. Ma che cosa se ne fa un miliardario di un’auto cosi? La porta in giro per i Concorsi d’eleganza, la mette in mostra come un quadro in un museo. Pebble Beach, in California, è famosa in tutto il mondo per il concorso d’eleganza automobilistico che si tiene ogni anno ad agosto sui campi da golf. Villa d’Este a Cernobbio, sul lago di Como, presta il suo aristocratico nome al Concorso d’eleganza a quattro ruote la cui edizione 2022 si è tenuta a fine maggio. Un circo che non accenna a calare il tendone, anzi che anno dopo anno richiama sempre più attenzione. Dal 2 al 5 marzo 2023 l’appuntamento è già fissato in Florida, nell’isolotto di Amelia Island. Ventidue chilometri di spiagge a ridosso dell’atlantico dove al Ritz Carlton, tra un Martini e uno Spritz, andranno in scena pezzi da novanta dell’automobilismo mondiale. Insomma da Goodwood a Montecarlo le occasioni per incontrarsi sono molte per i collezionisti di quattroruote. Cultori del motore a scoppio che comprano e vendono automobili come se fossero opere d’arte, per molti lo sono. Case d’aste come Bonham’s, Gooding & Co e Rm Sotheby’s ormai hanno decine di esperti a valutare il settore automobilistico e quando i gioielli vanno all’asta gestiscono abilmente i lotti rilancio dopo rilancio. Insomma un mondo patinato ma permeato di passione in cui esistono ancora le favole a lieto fine come quella della bellissima Ferrari 275 GTB Long Nose alluminio del 1966 targata Torino. Abbandonata per ventisette anni in un garage della Carolina del Nord è stata ritrovata casualmente. Gooding&Co l’ha stimata tra i 2,5 e i 3,25 milioni di dollari. Tutto da scoprire il mercato delle giapponesi dove si potrebbero fare ancora dei veri affari. Basti pensare che una Datsun 240Z del 1971 è stata appena venduta per la cifra record di 310.000 dollari mentre sino a pochissimo tempo fa la sua valutazione era al massimo di 60mila dollari. Se i concorsi d’eleganza sono poco accessibili per distanza e costi di partecipazione gli appassionati italiani possono sempre lustrarsi gli occhi vicino a casa. A causa della globalizzazione dell’informazione è sempre più difficile trovare l’affare. Basta una connessione internet per capire che la vecchia carretta abbandonata nel fienile è in realtà un vero e proprio capitale anche se impolverato. Ma mai dire mai. Giocare a fare gli Indiana Jones delle quattro ruote per ora è ancora gratis. Magari tra gli stand di uno dei prossimi saloni nostrani potreste trovare il gioiello che avete sempre cercato. E comunque attenzione. Perché da quando il mercato è diventato così ricco, in circolazione cominciano ad esserci parecchi falsi.

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