Le auto elettriche non fanno rumore: c’è un ingegnere che le fa suonare

Bmw Group ha scelto un noto compositore e concertista come Renzo Vitale per il ruolo di sound designer di Bmw, Mini e Rolls-Royce. Lui ha chiamato a collaborare Hans Zimmer, vincitore del premio Oscar con il “Re Leone”. Ne è nato il marchio Iconic Sounds Electric che crea un’offerta sonora per i veicoli elettrificati della gamma.

Verrà il giorno – lontano o lontanissimo, non è dato saperlo – in cui le automobili elettriche sostituiranno completamente quelle tradizionali. Quindi chi ama il rombo del V12 Ferrari o del sei cilindri boxer di Porsche dovrà custodirla gelosamente nel suo garage o andare a qualche raduno di vetture storiche. Esattamente come si fa oggi per vedere una Lancia Aurelia o la prima Giulietta del Biscione.

E allora quale sarà il ‘sound’ udibile in strada e dentro l’abitacolo? A seguire i test in corso nei laboratori di acustica delle varie Case, non sarà né silenzioso né noioso. In prima battuta, è un problema di normative tecniche: i progettisti delle vetture a zero emissioni hanno l’obbligo di ‘rompere’ il silenzio della macchina in movimento, alle basse velocità, per segnalare la sua presenza.

Nell’Unione europea, la normativa ECE R138 impone che i veicoli EV siano dotati di un sistema di segnalazione acustica (AVAS), non disattivabile, in grado di generare un suono con un’intensità di almeno 56 decibel quando la vettura viaggia ad una velocità inferiore ai 20 km/h. Perché pedoni e ciclisti devono riconoscere se sta accelerando o frenando. A partire da questo limite, il volume si può abbassare, poiché cresce il rumore causato dal rotolamento dei pneumatici, rendendo non più necessari le segnalazioni acustiche. A questo punto, non essendo obbligatorio un suono determinato, gli specialisti dei vari marchi si stanno sbizzarrendo. E ci sono varie filosofie: da chi si propone di imitare il rumore di un motore a combustione interna a chi preferisce suoni traslati dalla natura, dalla musica o proprio inediti. Alla seconda categoria appartiene il Bmw Group che ha scelto un noto compositore e concertista come Renzo Vitale per il ruolo di sound designer di Bmw, Mini e Rolls Royce.

Lui ha chiamato un collaboratore formidabile quale Hans Zimmer, tedesco di origine e californiano di adozione: “semplicemente” undici volte candidato all’Oscar per la migliore colonna sonora – lo vinse nel ’95 con il Re Leone – e autore delle colonne sonore de Il Gladiatore, Rush, e tanti altri film. La coppia di autori è partita lavorando sull’e-sound della Vision M Next, a fine 2019 e la positiva esperienza ha portato alla nascita di un vero marchio, Bmw IconicSounds Electric che si occupa di creare un’offerta sonora per i veicoli elettrificati della gamma. Un ulteriore salto di qualità su un fronte che vede impegnato Bmw Group da tempo. Infatti, nel 2009, con l’introduzione della flotta test Mini E, gli ingegneri acustici del gruppo stavano già lavorando al suono generato artificialmente, che aveva lo scopo di contribuire alla migliore percettibilità dei veicoli, con trasmissioni a malapena udibili. Dal lancio della i3, i clienti hanno quindi potuto scegliere la protezione acustica per i pedoni come equipaggiamento opzionale. Adesso siamo a un altro livello come dice Renzo Vitale: “ll sound design ci offre l’opportunità di suscitare emozioni positive nei nostri veicoli. A partire dal suono di avvio che innesca una piacevole anticipazione della guida elettrica, quando il cliente entra nella sua vettura e preme il pulsante Start / Stop”.

Il secondo step è stato l’impegno sulla Concept i4, che ha preparato la nuova sportiva i4 che vedremo entro fine anno. “Renzo e io siamo stati ispirati a riunire il passato e il futuro di Bmw per il suono di questa concept car – sottolinea Zimmer – quanto abbiamo creato è classico ma sorprendente e ha una sensazione di leggerezza che si adatta al marchio”. Il repertorio sonoro della Concept i4 si estende così dai suoni di guida leggeri nella modalità Experience Core ai toni più intensi di Sport. Anche l’accompagnamento acustico all’apertura di una portiera e l’avvio della vettura fanno parte del ventaglio sonoro. Vitale, nel 2020, si è occupato anche della Mini Cooper SE Full Electric, in collaborazione con Oliver Heilmer, Head of Mini Design, E si è divertito molto, come racconta. “Per me, il suono Mini può essere suddiviso in tre parti: passionale, energetico e stimolante. E’ un’icona che ha un luccichio negli occhi, un elemento sorprendente, una svolta: questo dovremmo essere in grado di percepirlo anche ad occhi chiusi perché il suono è uno dei mezzi di espressione di un veicolo che va considerato proprio come una voce che usa per comunicare con noi”. Una delle fisse (giuste) di Vitale è trascorrere molto tempo a guardare il modello per cui va composto il sound.

Ho provato a tradurre le linee dell’auto in forma udibile. La voce di una Mini è come luminescente, ti dice: c’è un amico vicino a te. I musicisti usano gli strumenti per generare sentimenti, allo stesso modo, il veicolo dovrebbe innescarli nel conducente e agli altri utenti della strada. Naturalmente, il suono è anche informazione e questi due aspetti – emozione e informazione – devono essere entrambi rappresentati”. Da qui nasce una scelta tecnica: indipendentemente da come viene guidato il veicolo – con uno stile sportivo o più tranquillo – il suono della Cooper SE Full Electric deve essere in grado di illustrare tutti gli stati di guida e allo stesso tempo riflettere il marchio. Così da renderlo “vivo” e mai scontato per chi lo pilota ogni giorno. Un primo laboratorio, in vista di un maggiore impegno sulle Mini che verranno, atteso da Vitale per sperimentare nuove idee che sembrano azzardate ma sono giù fattibili dal punto di vista tecnico.

Ad esempio, è concepibile che la Mini sarà in grado di percepire l’umore del guidatore e rispondere con il suono; offrirà loro un’esperienza che migliorerà alcuni momenti. Potrà essere la riproduzione del suono di un paesaggio, un segnale sonoro o un brano musicale. Il veicolo si esprime e dà ai passeggeri la sensazione di non essere soli. C’è la sensazione che la parte ludica sia fondamentale per arrivare a buoni risultati. “Abbiamo la straordinaria opportunità di trasformare la guida elettrica di una vettura in un’esperienza davvero speciale con l’aiuto di suoni grandiosi. Mi sto davvero godendo la sfida” sottolinea Zimmer.

Attendiamo, curiosi, le prossime sorprese: già sulla iX, l’attesa ‘ammiraglia tecnologica’ – in forma di Suv – che segnerà l’inizio della nuova era elettrica di Bmw. Chissà come sarà il suo Sound of Silence.

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