Le sportive di domani partono da qui

La e-Tron GT sottolinea la volontà Audi di essere all’avanguardia della tecnica. Nasce una nuova icona della mobilità elettrica: “Ha l’agilità di un danzatore”.

Audi e-Tron GT

Audi e-Tron GT

La e-Tron GT sottolinea la volontà Audi di essere all’avanguardia della tecnica. Nasce una nuova icona della mobilità elettrica: “Ha l’agilità di un danzatore
Hanno chiesto a Marc Lichte, il responsabile del design Audi, se la nuova e-tron GT sia già una nuova icona. Domanda legittima, perché si possono preferire altri brand o non amare le vetture sportive ma è impossibile restare freddi di fronte alla debuttante con i quattro cerchi. “È l’auto più bella che abbia mai disegnato, ma il titolo di ‘icona di stile’ va conquistato non al tavolo da disegno, bensì su strada, in un contesto dove le linee si confrontano con la realtà circostante, l’occhio risponde a molteplici stimoli e le forme di un modello devono emergere dallo sfondo – ha risposto Lichte – in realtà, le icone di design condividono una caratteristica: la chiarezza. Bastano solo tre linee per tratteggiare in maniera inconfondibile, ad esempio, la silhouette di un Volkswagen Maggiolino o di una Porsche 911. Un’icona è identitaria sin dal primo sguardo”.

In primavera, ci sarà modo di verificare live il rapporto con il mondo. Ma è evidente che la e-tron GT non è una sportiva come tutte le altre, perché in prima battuta rappresenta un nuovo, decisivo passo per l’Audi nel campo delle elettriche e diventa riferimento per una tipologia di auto che si possono consentire in pochi (costa 99.800 euro e la versione RS 138.200 euro) ma piacciono a tutti e fanno immagine.

Sino alla GT, la Casa di Ingolstadt aveva presentato soltanto modelli a ruote alte sul fronte delle zero emissioni: questa non è solo una berlina sportiva, ma un gioiello che, nonostante la presenza delle batterie, riesce a essere sette cm più bassa della A7 Sportback, altro piccolo capolavoro di design. Una caratteristica che la rende una reinterpretazione più audace del concetto stesso di Gran Turismo, perché unisce prestazioni da supercar a un corpo vettura con quattro porte e quattro posti, lungo quasi cinque metri. Utilizzando l’aerodinamica (il Cx di 0,24 è da primato) non solo come esercizio di stile ma per aumentare l’autonomia sino a 488 km.

In effetti, sulla e-tron GT c’è un labile (e affascinante) confine tra la percezione del bello e la consapevolezza della sostanza. L’abito nasconde una tecnologia ormai collaudata dalle Suv di famiglia, che siano le sospensioni pneumatiche o il mare di Adas del sistema Pre-Sense. Ma tutto si riconduce all’interazione tra uomo e macchina, come denota la progettazione degli interni, dove l’utilizzo di vari materiali di recupero conferma che Audi segue la sostenibilità non solo a parole. “La plancia è la più tridimensionale mai realizzata da noi. Su un’auto come questa, abbiamo voluto mettere al centro il guidatore: lo si capisce dall’impostazione complessiva che è prima di tutto ergonomica, raggiungibile e driver-oriented” ,aggiunge Lichte. E poi ci sono i cavalli: perché di un’auto sportive si tratta. Tema semplice per Audi – considerando tra l’altro la recente esperienza in Formula E – ma qui si è dovuto ridefinire una filosofia, più o meno come ha fatto Porsche per Taycan.

“Il nostro obiettivo – illustra Siegfried Pint, responsabile dello sviluppo powertrain – era quello di creare una GT ad alte prestazioni che avesse un Dna Audi, e dunque un comportamento dinamico controllato, preciso, uniforme. Quello che colpisce l’appassionato è logicamente la potenza di 476 Cv per la GT e 576 Cv per la RS che portano a prestazioni fantastiche. Ma in verità l’aspetto più entusiasmante della vettura è la naturalezza nel gestire ogni situazione. A me piace dire che ha l’agilità di un danzatore”.

Era doverosa una caratterizzazione sonora all’altezza – tendenza del momento per le auto di fascia premium – ed ecco due tipi di sound. “Quello esterno ha essenzialmente una funzione di avviso pedone e comunque sorprenderà i clienti mentre quello interno cambia a seconda della modalità di guida. Così in Comfort o è estremamente silenziosa, ma se si sceglie la modalità Dynamic si ottiene una combinazione inedita tra un sound che riecheggia quello di una sportiva tradizionale e una forte componente futuristica”, racconta Pint.

Al di là dei tocchi (non secondari) come questo, la e-tron GT è un’auto ma anche il manifesto, chiarissimo, della Casa tedesca: essere all’avanguardia della tecnica. Oppure per riconnettersi alla strategia del brand, procedere ‘Living Progress’, vivendo il progresso. “Nella storia di Audi, ci sono modelli che hanno soddisfatto totalmente queste ambizioni. Per esempio, l’A2, emblema di efficienza. O la TT, il design che diventa sostanza. O ancora la R8, prestazioni senza compromessi – conclude Lichte – ma la passione conta e conterà sempre nell’auto: capita una volta nella vita di disegnare un modello così importante. E una Gran Turismo ha sempre qualcosa in più: quando ero piccolo e disegnavo una macchina, era comunque una sportiva. Oggi che per lavoro ne ho progettate più di cento, per me la GT sarà sempre un’auto speciale”. Non sarà il solo, ne siamo sicuri.

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