La carica delle e-bike non si ferma: in arrivo novità per tutti.

Eicma, roba da prendere la scossa. Non si è parlato che di elettrico, all’esposizione del ciclo e motociclo di Milano, sempre più capitale europea delle due ruote, anche a pedali. Tanti sono i temi nati da Eicma 2022 sotto il segno della bici. Cioè, dell’e-bike, assoluta padrona sia dell’esposizione sia delle vendite. Da un lato l’assalto della Cina al mercato continentale, con prodotti di ogni genere (folding, cargo, city), che costano poco (ma non poco come prima) e sono fatti bene: c’è di che riflettere. Dall’altro, una parcellizzazione del mercato, che sta andando a prendersi i clienti a uno a uno, offrendo prodotti sempre più mirati alle esigenze dei singoli. D’altronde è inevitabile, per un mercato che ha sbollito il boom degli scorsi anni e deve trovare nuovi leitmotiv. La notizia positiva è che i numeri tengono: non ci sono incrementi importanti, ma una stabilità che, dopo le vendite record nel periodo pandemico, è un’ottima prestazione. Ed è per questo che l’offerta è esplosa, perché i costruttori, continentali e cinesi, ormai ragionano su scala europea, e parliamo di un mercato da 5 milioni di pezzi l’anno. Interessante, per esempio, il debutto della gamma e-bike di Yamaha, che prima era concentrata unicamente sulla produzione di motori elettrici e adesso è in prima fila con una collezione a propria firma, quindi telai compresi. Sono le prime bici marchiate direttamente da Yamaha, che potrebbero aprire la strada a una futura e più ampia linea di e-bike. Lanciati tre modelli: la e-MTB full suspended (ammortizzata davanti e dietro) Moro 07, la e-gravel Wabash RT e la urban crossover CrossCore RC. Per la Wabash il motore è il PW-ST, 70 Nm di coppia, ultra silenzioso. Per la Moro 07 è il PW-X3, 85 Nm di coppia, l’unità più leggera e compatta della produzione Yamaha; c’è la ruota libera per pedalare senza freni oltre i 25 chilometri orari quando il motore stacca (per legge). Per la versatile CrossCore RC, batteria al litio da 500 Wh e una forcella ammortizzata con 63 mm di escursione. Altro nome storico delle moto, ora in piena espansione nel mercato e-bike, è Fantic, che a Eicma ha portato ben 29 modelli, declinati nei tanti settori del mondo elettrico. Da segnalare l’arrivo delle batterie da 720 Wh, che consentono autonomie ancora maggiori, traguardo cercato anche grazie al nuovo sistema di gestione elettronico dedicato, per ottimizzare il consumo della batteria. Una maggiore percorrenza è utile soprattutto quando si affrontano percorsi impegnativi con alti livelli di assistenza, come per esempio il supporto del 410% assicurato dal motore Brose S-Mag 90 Nm. Per la città ci sono gli Issimo e per il trekking la serie Living, che però va bene anche nell’utilizzo urbano. La nuova Living City è dotata del motore Yamaha PW S2 da 75 Nm abbinato a accumulatori da 630 Wh, freni idraulici con dischi da 180 mm e cambio Enviolo City. Ormai oggetto del desiderio degli appassionati sono le Ducati e-MTB realizzate in collaborazione con Thok. Belle anche le Malaguti Bicycles (divisione ciclo dell’austriaco KSR Group) e la Moto Parilla tricolore, la più appariscente e-bike di tutta Eicma 2022: una full carbon quasi post atomica, con forcella Bright Racing Shocks, impianto frenante BCA a disco, ruote Fulcrum e motore Polini. Grande sforzo per Cicli Olympia, che ha presentato una inedita linea di e-bike per il 2023 motorizzate dall’italiana Oli eBike System, con batterie Powernine d 900 Wh. Per rimanere in Italia, belle le proposte della lecchese Vent, con una serie di e-gravel eleganti, dal disegno del telaio fuori del coro e con colori che non passano inosservati. Perché, oltre all’impatto zero, anche l’occhio vuole la sua parte.

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