La nuova Serie 5 si fa più sportiva e diverte anche da ferma

Comfort e tecnologia la fanno da padroni nella berlina che domina il mercato business. Prestazioni al top con la M60.

La nuova Serie 5 di Bmw nasce con un problema. Ti diverte ancora prima di mettersi in moto. Tutta colpa del nuovo sistema operativo che ti permette di accedere ai video giochi sul display, usando il tuo smartphone come joystick. Ovviamente appena ti muovi si spegne tutto. Ma per questo può venir voglia di starsene comodamente seduti sulle poltrone che possono anche essere completamente vegane per chi è fissato con quella roba lì. La Serie 5 è la prima Bmw della storia ad aver dato il nome alla specie. La prima “serie” della storia della casa. Sono passati 51 anni dalla prima volta e quella appena presentata è l’ottava generazione di un’auto che nella sua versione berlina è una best seller nell’area business anche se in Italia l’80% delle Serie 5 vendute sono Touring, ossia station wagon come si diceva una volta (arriverà nella primavera 2024). La nuova Serie 5 ha saputo prendere il dinamismo della Serie 3 e comfort e contenuti della Serie 7. Dal punto di vista del design la linea è stata rivista per renderla un po’ più sportiveggiante. Le berline in certi mercati non tirano più e allora Bmw ha deciso di dare alla Serie 5 un’aria un po’ da coupé ammorbidendo il profilo posteriore senza compromettere l’abitabilità per i passeggeri. Il risultato è riuscito, anche se resterà sempre una berlina e continuerà a fare stragi nei mercati lontani dal nostro. Serie 5 che in quest’ottava generazione supera i cinque metri di lunghezza con un passo che si avvicina ai 3, si presenta sul mercato con una serie di motorizzazioni che la rendono completa che di più non si può. Si passa dai motori endotermici mild hybrid 48 volt all’elettrico puro passando per i plug-in. C’è davvero tutto dai 197 cavalli del diesel ai 601 della versione M60 completamente elettrica. Si passa dai nuovi 4 cilindri a benzina o diesel al motore elettrico di quinta generazione in grado di offrire grandi prestazioni e una buona autonomia. La versione M60 che scatta da 0 a 100 orari in 3”8 e supera i 230 km/ora dichiara un’autonomia di 516 chilometri, certo con il plug-in che garantisce un centinaio di chilometri elettrici si superano anche i mille chilometri. Ma siamo di fronte a due filosofie di guida e probabilmente anche di vita. È comunque significativo che la versione più spinta, etichettata M, sia quella elettrica che sulle strade divertenti da Biella a Oropa, dove una volta ci correva una straordinaria gara in salita, garantiscono la spinta o lo scatto necessario facendoti quasi scordare che ti stai portando a spasso un’auto che pesa 500 chili in più di quella con motorizzazione termica. L’ottava generazione della Serie 5 porta con sé un nuovo step negli Adas, gli aiuti alla guida: migliora la percezione dei pericoli che ci circondano (altre auto, ma anche pedoni, ciclisti, monopattini) e arriva ad un livello 2 di guida autonoma che nei Paesi dove è consentito (Germania e Usa) permette addirittura la guida senza mani fino a 130 orari e i sorpassi con un semplice colpo d’occhio verso lo specchietto retrovisore una volta che il sistema ti ha segnalato la possibilità di superare in tutta sicurezza chi ci precede. Il punto di forza della gamma è l’optional Driving Assistant Professional, che comprende l’assistenza allo sterzo e al controllo della corsia, e il Distance Control con funzione Stop & Go. È un’auto che aiuta molto e ha una dose di digitalizzazione massiccia con i display (headup compreso) estremamente personalizzabili con un unico neo, le indicazioni di navigazione in 3D possono trarre in inganno se non si presta la dovuta attenzione. Il comfort è alto, anche per i passeggeri posteriori (con ampio spazio per i bagagli anche nella versione elettrica grazie alla collocazione delle batterie). È una macchina che trasmette sicurezza e nella versione M60 permette pure di togliersi qualche soddisfazione di guida. I prezzi vanno dai 66.800 della motorizzazione benzina ai 100.200 della Bev in versione M. La differenza tra la Diesel e l’elettrica in versione “tranquilla” è di meno di 7 mila euro. Si sta man mano attenuando almeno per le auto premium. E quando vi fermerete a ricaricare, potrete sempre divertirvi con i videogame.

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