La nuova Guzzi V100, tante moto in una

Guzzi V100

Guzzi V100

Centouno anni e una salute da ragazza nel fiore della giovinezza. In estrema sintesi potrebbe essere questa la fotografia della Moto Guzzi di oggi che ha dovuto per forza di cose rimandare le celebrazioni del primo secolo di vita raggiunto nello scorso 2021, ma ha poi fatto le cose in grande in questo 2022 con le affollatissime Giornate Mondiali Guzzi a Mandello a settembre e, in questo tiepido ottobre, con il lancio internazionale della attesissima V100 Mandello sempre nella storica sede dove tutto è cominciato, appunto, 101 anni fa. Una moto, la V100, che segna un deciso punto di svolta nella produzione delle moto dell’Aquila perfetta per inaugurare un nuovo secolo di successi come dichiarano apertamente i top manager del Gruppo Piaggio di cui Guzzi fa parte. Come è naturale, però, un distacco troppo drastico da alcuni punti fermi della storia gloriosa di questa azienda avrebbero potuto creare sconcerto negli appassionati del marchio e così, a scanso di possibili turbamenti, anche la V100 si presenta con il suo bel motore bicilindrico trasversale a 90° che è una firma inconfondibile delle Moto Guzzi sin dalla prima V7 nata nel 1965. 

Ma la V100 segna in ogni suo aspetto un cambiamento epocale anche a dispetto delle apparenze tanto che, come ci ha detto Piero Soatti responsabile della piattaforma moto del Gruppo Piaggio, “La V100 Mandello è una moto che è stata pensata con estrema attenzione per condurre la Moto Guzzi nel nuovo millennio impiegando tutte le competenze migliori del nostro Gruppo. Il motore, ad esempio, conserva la rassicurante architettura delle Guzzi ma questa nuova unità è un bialbero quattro valvole per cilindro, raffreddata a liquido e, oltretutto, è montata inclinata di 5° in avanti per offrire maggiore spazio alle ginocchia del pilota.” Non sono dettagli di poco conto e testimoniano quanta certosina attenzione sia stata riservata a questo progetto. 

Restando al motore va detto che è omologato Euro 5, ha una cilindrata effettiva di 1.042 cc. sviluppa 105 kW (115 cv) di potenza massima a 8.700 giri/min e una coppia max di 105 Nm a 6.750 giri/min. Piero Soatti aggiunge che “sulla V100 Mandello debutta, per una Moto Guzzi, il cambio “quickshift” elettronico a 6 rapporti che consente di cambiare senza usare la frizione sia salendo di marcia che scalando e offre un’esperienza di guida molto moderna e poi c’è un’elettronica molto sofisticata, mutuata dalle più evolute sportive del Gruppo che offre ben 4 riding mode che il pilota può scegliere per rendere la propria moto più adatta ad ogni condizione della strada o alle proprie esigenze, ed è presente una piattaforma inerziale molto performante che si interfaccia in tempo reale con l’ABS Cornering e il Traction Control della moto”. In effetti la nuova V100 Mandello si presenta con una dotazione elettronica di tutto rispetto che davvero non teme confronti con la più qualificata concorrenza e, tramite il suo cockpit TFT a colori da 5” sempre ben visibile in ogni condizione e il “joystick” sulla manopola sinistra, è possibile accedere a tutte le innumerevoli funzioni disponibili per rendere la moto assolutamente tailormade per ciascun pilota. Insomma, una dotazione a prova di “millenials” anche se il pubblico dei motociclisti non è troppo affollato dalle generazioni più giovani. Ma il “grande fratello” elettronico sulla V100 Special del nostro test si spinge ben oltre visto che, anche per la ciclistica, sono presenti le sospensioni semi attive Ohlins Smart EC 2.0 che lavorano egregiamente rendendo la moto sempre efficace e sicura con qualsiasi stile di guida la si voglia condurre e, ancora, di serie su tutte le V100 è presente una novità assolutamente singolare, l’aerodinamica attiva che prevede due deflettori posti ai lati del serbatoio del carburante che si aprono e chiudono automaticamente a secondo della velocità e tolgono al rider il 20% della pressione dell’aria dalla parte inferiore del busto. Di serie è anche la regolazione elettrica del parabrezza che è di dimensioni compatte ma che, alla prova dei fatti, svolge egregiamente il proprio ruolo. 

Come è tradizione anche questa rivoluzionaria V100 è dotata di trasmissione cardanica ma anche qui le novità sono tante perché in questo caso è stato sviluppato un nuovo forcellone monobraccio e la trasmissione, rispetto al passato delle Moto Guzzi, è più dolce e convincente. La descrizione tecnica, però, con i suoi freddi numeri non riesce a fotografare del tutto la sorpresa che si prova mettendosi in sella a questa nuova V100. Questa nuova Guzzi è, prima di tutto, una moto che non può essere inquadrata in una sola categoria. E’ una roadster, si, ma è anche una tourer e forse persino una naked sportiveggiante. E’ tante moto in una sola ma, soprattutto, va veramente bene, diverte e conquista più di quanto ci aspettavamo e le ore in sella lungo le tortuose strade delle Prealpi lecchesi sono finite troppo presto. In relazione al prodotto ci sembrano centrati anche i prezzi che sono di 15.499 per la V100 Mandello e 17.999 per la versione S della nostra prova.    

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