Riecco la Lambretta: sono in arrivo due nuovi modelli

L’iconico marchio milanese, oggi di proprietà olandese, allarga la gamma senza allontanarsi dal suo Dna.
Certi nomi, meglio, alcuni marchi sono inossidabili e anche se trascurati per interi decenni conservano una notorietà, un carisma, un potere evocativo tali da impedire che il tempo li scalfisca. E’ certamente il caso di Lambretta, lo scooter che per tanti anni ha combattuto ad armi pari sul mercato con la iconica concorrente di Pontedera e che ha saputo rimanere nell’immaginario collettivo e nell’affetto di innumerevoli appassionati di tutto il mondo. Ora le Lambretta non nascono più negli impianti della Innocenti nella periferia orientale di Milano, proprio la dove scorre il fiume Lambro che ispirò il nome di questo scooter nato per essere popolare, funzionale, confortevole ma anche tecnicamente all’avanguardia e sportivo nelle prestazioni. Le Lambretta contemporanee, e il plurale indica che ne è disponibile una gamma piuttosto ampia, ora vengono costruite in oriente ma la proprietà è olandese e ha mantenuto intatta la filosofia di prodotto che fu alla base dei successi dei modelli nati a Milano a partire dal 1947. Proprio in questi giorni Lambretta ha voluto presentare, oltre alle già conosciute V-Special proposte nelle cilindrate 50, 125 e 200 due interessanti novità, la G350 e la X300. Questi modelli avrebbero potuto e dovuto debuttare già qualche tempo fa ma il biennio di pandemia da Covid 19 ne ha ritardato il lancio fino a questo caldo giugno italiano. L’unveiling è avvenuto, manco a dirlo, a Milano nella suggestiva cornice del Chiostro di San Simpliciano nel cuore di Brera per sottolineare con forza il legame di questi scooter con la tradizione dell’era meneghina e la concomitanza con la Settimana del Design milanese ancora una volta non è stata per nulla casuale. Ma veniamo alle due vere novità di casa Lambretta, la G-350 è certamente il modello che maggiormente si lega al DNA delle Lambretta originarie con un piglio decisamente sportivo ma al tempo stesso classico. Molti sono gli elementi che la identificano come genuina erede delle Lambretta anni 70, quelle che piacevano tanto ai moods londinesi di quell’epoca per intenderci, le forme sono generose, scocca e “carrozzeria” sono interamente in metallo, le pance laterali sono intercambiabili come nel passato, il parafango anteriore è fisso solidale con la scocca e non manca nemmeno il faro esagonale come tradizione impone. La ciclistica è piuttosto originale e sofisticata con la particolare forcella anteriore a bracci oscillanti con ammortizzatori regolabili nel precarico molla e doppio ammortizzatore regolabile anche nel posteriore, elementi che si legano a quanto era presente nella gamma del passato ma rivisti in chiave attuale a tutto vantaggio dell’efficacia e della guidabilità. Non manca, ovviamente, nemmeno l’impianto frenante a disco con ABS a due canali. Le luci, sia anteriore che posteriore sono a LED, la strumentazione si giova di uno schermo TFT a colori e, su questo modello che si pone al top della gamma è previsto anche l’avviamento keyless. Abbastanza clamoroso il dato di velocità massima dichiarata che, per la G-350 è di 140 km/h, davvero niente male. La X300 è un modello più votato al confort e, verosimilmente, ad un impiego sostanzialmente metropolitano. Il look è comunque originale e immediatamente riconoscibile come quello di una vera Lambretta con stilemi di design inconfondibili. La ciclistica mutua le soluzioni della più “pepata” sorella maggiore anche se in questo caso leggermente semplificate e anche la dotazione riprende in linea di massima quella della G-350. Al momento della presentazione nulla è stato comunicato riguardo ai sistemi di connettività e infoteinment ma è lecito aspettarsi che saranno in linea con quelli della più qualificata concorrenza.

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