Seat MÓ, lo scooter elettrico che è già entrato nel Guinness

Un solo pilota ha percorso 2.588 chilometri in pista in 48 ore filate, fermandosi solo per cambiare le batterie e…

Il momento più bello? Sentire il Nessundorma a tutto volume attraverso l’impianto audio del circuito mentre ultimavo il giro che sanciva il superamento del vecchio record, quando cominciava fare giorno. Non avevo dormito e all’alba avevo raggiunto il mio obiettivo”. Racconta Valerio Boni. Giornalista e scrittore ha iniziato la sua attività professionale alla fine degli anni ’70. Fisico atletico e occhi sognanti, Boni ha la capacità di trasformare i suoi sogni in realtà. La sfida era importante: percorrere il maggior numero di chilometri possibile in 24 ore guidando una due ruote alimentata in modo esclusivamente elettrico. Dalla pista alla strada. E’ una Seat anzi un Seat. Già non si tratta di un’automobile prodotta dal Costruttore spagnolo ma bensì di uno scooter. Si chiama SEAT MÓ 125 Performance ed è elettrico. A fine 2022 un prototipo di questa due ruote ecologica è entrato nel guinness dei primati ed ora arriva in produzione. Sul circuito internazionale di Zuera (Saragozza, Spagna), un team è riuscito a battere due titoli Guinness World Records in 48 ore consecutive, per concludere un anno di lavoro di sviluppo e test di prova dello scooter, che hanno incluso anche la preparazione al tentativo di record. Uno in squadra e uno con un solo pilota per una percorrenza totale di ben 2.588 chilometri in 48 ore, più o meno l’equivalente della distanza tra Barcellona e Helsinki (Finlandia) in linea retta. “Da tempo sono convinto che gli scooter e le biciclette a pedalata assistita rappresentino il più razionale ed efficace esempio di mobilità elettrificata”. Spiega Boni. “Però ero curioso di capire come un veicolo che di norma non percorre più di 50 km al giorno resistesse a un impiego più intenso. Il tentativo per il Guinness mi ha dato l’opportunità di verificarlo, e direi che un test consecutivo di 48 ore rappresenti la prova più tangibile. Se invece di girare su un circuito molto tortuoso avessimo guidato su strada, il risultato sarebbe stato superiore di almeno il 50 per cento. Guidavo la versione performance che all’epoca era un prototipo e che è stata presentata in questi giorni a Barcellona”. “Ho apprezzato il motore elettrico che ha prestazioni simili a quelle di un classico scooter con motore termico e addirittura superiori in accelerazione”. Zuera è il circuito di kart più lungo al mondo. Non mancano curve, tornanti e rettilinei. La sfida è cominciata verso mezzogiorno ed è terminata 24 ore dopo. Boni è entrato nel Guinness 1.158 chilometri dopo 24 ore di corsa in solitaria, con brevi soste per cambiare la batteria poco più di ogni ora e qualche occasionale pausa da poche decine di minuti. “Ogni sei ore mi fermavo per mangiare, bere e lasciare che un fisioterapista si prendesse cura del mio corpo per una ventina di minuti” racconta Boni. La sfida è stata possibile grazie al fatto che sullo scooter Seat si può cambiare il pacco batterie in circa dieci secondi. Basta sfilarlo e poi ha addirittura le ruote e diventa un trolley. “Credo che la prova sia stata più dura per lo scooter Seat che per me”. Conclude Boni. “A ogni giro doveva affrontare sei frenate, due delle quali energiche, e altrettante accelerazioni. Il tutto moltiplicato per più di 720 giri, solo nel mio caso. Poi bisogna aggiungere i quasi 900 dei cinque piloti che hanno stabilito il record per team, che guidavano a un ritmo ancora più sostenuto”. Qual è stato il momento più duro? “In realtà nessuno ma dopo aver viaggiato tutta la notte viaggiando, solo con la luce dei fari del mezzo e di due fotoelettriche che illuminavano parzialmente la pista, al mattino con il ritorno della luce sembrava di girare su un circuito diverso perché tutti i riferimenti erano cambiati”.

Exit mobile version