Stellantis la sfida dei commerciali a emissioni zero

Il Gruppo Stellantis ha prodotto complessivamente nel 2021 più di 6,6 milioni di veicoli suddivisi nella sterminata galassia dei marchi della Holding franco-italo-americana. In questo dato impressionante sono compresi gli oltre 1,8 milioni di veicoli commerciali un numero chiaramente molto significativo ed è proprio sulla base di questo risultato che Stellantis ha inteso creare una business unit dedicata proprio a questo settore del trasporto di cose e persone. A capo di questa divisione è il manager torinese Gianluca Zampese che al Proving Ground di Balocco ha illustrato le attività della propria squadra. Tralasciando per il momento le attività del marchio RAM che rappresenta il lato americano con i noti e popolari light truck yankee, in Europa e nel resto del mondo Stellantis dispone dei marchi Fiat Professional, Citroen, Peugeot e Opel con un’offerta monumentale che si estende su ben 500 versioni dei propri van per decine di migliaia di possibili allestimenti differenti. Come ha spiegato Zampese già oggi in Europa è leader del mercato di questo settore e il secondo in Medio Oriente e Africa e con una quota assai importante anche in Sud America. L’Italia è perfettamente in linea con tali risultati e Stellantis detiene il 50,4% di quota ma il dato più interessante è che già ora oltre il 43% di questo numero è rappresentato da veicoli a basse emissioni, segnatamente quelli elettrici o elettrificati. Ma gli obbiettivi del Gruppo in questa direzione sono ancora moto più ambiziosi. Sempre Zampese ha spiegato che entro il 2035 Stellantis conta di vendere oltre il 95% di mezzi completamente elettrici o comunque a bassissimo impatto ambientale e, non a caso, la gamma dei prodotti dei vari marchi del Gruppo è già ora ricca di proposte full electric spalmati nei numerosi modelli e nelle infinite versioni. Ma, guardando ancora oltre, anche tecnologie estremamente promettenti come quella dell’idrogeno impiegato nelle celle combustibili è già presente nell’offerta con alcuni mezzi fuell-cell offerti in tutta Europa ma che in Italia si scontrano, per ora, con l’assenza di una rete di distribuzione che ne consenta un uso concreto. L’intenzione, insomma, sottolinea Zampese è quella di porre il Gruppo in condizioni di anticipare i tempi il più possibile governando la transizione nel modo più efficiente ed efficace. A Balocco ci è stato possibile guidare sulla pista “Langhe”, quella che meglio simula le condizioni di un percorso extraurbano, un esemplare di E-Ducato con motore da 100 kW (136 cv) e batteria da 75 kW, la più capiente in grado di garantire un’autonomia dichiarata nel ciclo WLTP di 370 km circa. Il mezzo è confortevole, molto ben equipaggiato, come ci si può attendere da una vettura di gamma media, e, naturalmente, silenzioso. Il van di robuste dimensioni si è dimostrato davvero piacevole da condurre, persino scattante nelle accelerazioni e nelle riprese, ben frenato, stabile anche grazie alla sistemazione sotto al pianale del pacco batterie che garantisce un baricentro favorevole. Un salto epocale nel settore del trasporto leggero che pare convincente e decisamente promettente.

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