Vent’anni di multistrada

Le moto “avventurose” dettano legge sul mercato, come Suv e crossover tra le auto Ducati ci è entrata nel 2003 e oggi presenta la V4 S, un modello all’avanguardia.

Non sono molte le tendenze del mercato auto che effettivamente si riverberano anche in quello delle moto. Gli utenti spesso sono i medesimi, ma l’approccio alle motociclette è di norma guidato da desideri assai meno razionali che si basano più su passioni e fantasie piuttosto che su stringenti esigenze di mobilità individuale. Eppure c’è una tendenza del mondo auto che si replica fedelmente anche fra i motociclisti, quello che porta a preferire i Suv a quattro ruote e le maxi enduro fra le moto. Non è questa la sede per una disamina scientifica su questo comune e generale gradimento, ma sta di fatto che se i Suv e le crossover dettano legge nelle preferenze del mercato auto altrettanto accade per le “avventurose” moto che promettono di arrivare dovunque in sicurezza, comodità e, perché no, con un certo stile. L’avevano ben capito in Ducati già nel 2003 quando fu presentata la prima Multistrada, la 1.000 DS. Multistrada si è ininterrottamente evoluta nel corso di questi due decenni e le più recenti versioni sono molto diverse da quella prima moto “dello scandalo” che tanto clamore suscitò fra i più integralisti sacerdoti del “Desmo pensiero”. Dal 2020, infatti, alla ben affermata V2 si è affiancata anche la V4 che nella configurazione S abbiamo potuto guidare di recente. Un’operazione, una volta di più, certamente coraggiosa da parte di Ducati che questa volta ha voluto inserire, in un efficacissimo e leggero telaio in alluminio con telaiettto reggisella in acciaio, addirittura il motore, che domina il mondiale Superbike sui circuiti di tutto il mondo, un V4 1.100 cc, appunto, senza distribuzione desmodromica, ma comunque strabiliante con i suoi 170 cv. La Mutistrada V4 S è una moto all’avanguardia grazie alla sua ricchissima dotazione elettronica, ma resta il fatto che come ogni Ducati che si rispetti anche questo modello ha un cuore inconfondibile e generoso che diventa protagonista sin dai primi metri vissuti in sella. Il V4 “suona” come ci si attende da un motore Ducati, risponde fulmineamente ad ogni impulso sulla manopola del gas, spinge come un treno regalando emozioni davvero entusiasmanti, ma sa essere anche sorprendentemente gentile ed educato consentendo di passeggiare con un filo di gas anche con le marce più alte sempre senza nessuna incertezza. Quando si vuole trovare il divertimento e “l’estasi” della guida impegnata la Multistrada V4S fa innamorare come poche altre concorrenti, forse nessuna, ma da brava moto “tuttofare” non impone mai di impegnarsi come “forzati della velocità” e accompagna pilota e anche l’eventuale passeggero con estremo comfort e grande sicurezza, sempre, a prescindere dalle andature. Una parte importante del merito va attribuita all’elettronica che sulla V4 Ducati si esprime ai massimi livelli. Cambio a sei velocità con quick shift bidirezionale molto efficace tanto che la frizione, volendo, serve solo per partire, quattro riding mode assai ben calibrati, un ottimo schermo da oltre 6” sempre ben visibile e che consente anche il mirroring degli smartphone Apple e sospensioni semi attive sempre molto efficaci. Per i meno alti di statura è possibile persino gestire il precarico della sospensione posteriore che abbassa la sella rendendo più agevole poggiare i piedi a terra da fermi. I menù sono oltretutto molto personalizzabili rendendo la V4S quasi su misura per ogni esigenza. Notevole poi la presenza dei radar anteriore e posteriore che consentono di avere un cruise control adattivo e il Blind Spot Detection che avverte di oggetti nell’angolo cieco con un avviso luminoso negli specchietti. In sella alla Multi V4S si sta davvero comodi, l’ergonomia è ben studiata, la sella e le manopole sono riscaldabili e anche il parabrezza protegge bene e può essere regolato con un dito anche in marcia. La V4 oltretutto ha un “vitino da vespa” a tutto vantaggio dell’efficacia di guida anche nel caso ci si voglia spingere fuori strada dove questa Ducati sa davvero sorprendere. Su asfalto è assai improbabile che moto della stessa categoria possano tenerle testa, sia per le prestazioni che per la capacità di divorare le curve con un’autorevolezza da vera sportiva. Una vera Ducati, insomma, anche nel prezzo che parte da poco meno di 24.000 euro. La Multistrada, nelle sue sempre più numerose versioni, è quindi uno dei best seller di Ducati che in generale sta vivendo un momento estremamente positivo. Il 2022 è stato un anno record in tutti i sensi, per la prima volta sono uscite dai cancelli di Borgo Panigale più di 60.000 moto ed è stato superato il miliardo di euro di fatturato con una redditività che ha raggiunto il 10%. A questo vanno aggiunti i risultati fenomenali delle attività racing con i titoli mondiali nella MotoGP e nella Superbike senza trascurare l’impegno di Ducati anche nel Mondiale della Moto-E con le moto elettriche da gara, che non prefigurano l’ingresso del costruttore bolognese in questo segmento commerciale, ma che testimoniano il fatto che l’azienda ha esplorato anche questo territorio e che saprebbe farsi trovare pronta ove servisse.

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