“Dipende anche dai Governi”

Gli esperti di Bosch: “Pensare alla guida autonoma totale nel medio termine è ottimistico”. Il caso Tesla.

Guida autonoma

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Già oggi un veicolo contiene circa 100 milioni di righe di codice software. Solo un’azienda con un’ampia esperienza nel campo dell’elettronica e dei software sarà in grado di plasmare il futuro della mobilità”, dichiara Stefan Hartung, membro del Board di Bosch e presidente del settore di business Mobility Solutions.

Ed ecco che il motore sezionato protagonista nelle Scuole Guida per formare gli aspiranti automobilisti è quasi sparito, lasciando spazio ad app che permettono di gestire la telemetria come fossimo in Formula1. D’altra parte alla generazione Z, così si chiamano i nati tra la fine degli anni ’90 e il 2010, poco interessano valvole e pistoni. Le innovazioni si rincorrono di anno in anno, ma per quanto riguarda la guida autonoma siamo forse arrivati ad un momento di stallo.

Oggi manca la spinta che c’era sino a qualche anno fa. La tecnologia c’è, ma non c’è il prodotto”, spiega l’ingegner Enzo Santangelo, Vice President Sales Bosch. “In pratica oggi la guida autonoma sarebbe già realtà, ma il costo non è accessibile per la produzione di serie. Un conto è far girare in pista un veicolo senza pilota, un altro è metterlo in mezzo al traffico. Bisognerebbe anche evolvere le infrastrutture con costi difficilmente sostenibili”.

Bosch ha recentemente sviluppato una divisione ad hoc con 17.000 collaboratori – il dipartimento Cross Domain Solution– per raggruppare l’esperienza software ed elettronica in modo da implementare al meglio i futuri campi di applicazione della mobilità.

Ma a che punto siamo con la guida autonoma? “Sta per arrivare il livello due plus – spiega l’ing. Santangelo-, debutterà a breve su un nuovo SUV di un marchio americano. Le mani andranno sempre tenute sul volante, tranne in alcune condizioni particolari, come in alcuni tratti autostradali. Con un costruttore tedesco stiamo lavorando al livello 3 di Guida Autonoma e con un partner nel settore servizi il livello 4. La sperimentazione è in corso – continua il Vice President Bosch- ad esempio in Nord America collaboriamo con Ford per equipaggiare il loro garage aziendale con un sistema che consenta il parcheggio automatico delle vetture senza la presenza del guidatore”. Un po’ come quello che si è visto a Francoforte con Mercedes Classe S. Eppure negli Stati Uniti con Tesla la guida autonoma sembra già realtà. “Sicuramente Tesla è in prima linea, insieme a Google. È tra le sue priorità mentre per altri Costruttori non è così. Detto questo, pensare di poter vedere nel medio termine la guida autonoma totale significa essere davvero ottimisti. Non dipende solo dalle Case automobilistiche, ma anche dai Governi. Va detto che sicuramente oggi il prezzo è insostenibile per il mercato. Certo è -conclude Santangelo- che c’è ancora spazio per rendere le automobili più sicure di quanto già non siano. Stiamo lavorando anche su quello”.

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