Dove la benzina costa meno

Siti e app per scoprire il distributore che applica il prezzo più convenienteE in provincia di Milano è nato l’Outlet dei carburanti, dove si è pure serviti.

In questi anni volenti o nolenti ci siamo abituati a farci “pilotare” negli acquisti dagli sconti. A partire dai supermarket in cui spesso compriamo ciò che è in offerta. Sconti del 10, 20, 30% ci inducono su una marca piuttosto che su un’altra. Per quanto riguarda l’abbigliamento sono nati veri e propri outlet che fanno del prezzo vantaggioso una ragione d’esistenza. E se una volta si guardava il prezzo ora si guarda lo sconto. A questo meccanismo non si sottraggono neppure i carburanti. Vicino a molti centri commerciali sono nati distributori di benzina che grazie al prezzo vantaggioso attraggono i clienti in modo tale da portarli al centro stesso. Lo sanno bene i cacciatori di benzina a basso costo. Spesso si tratta di “pompe bianche”. Un termine utilizzato per identificare stazioni di servizio indipendenti che non fanno parte del circuito delle compagnie di distribuzione di carburante più note. Qui costa meno per il consumatore, in quanto innanzitutto ha minori costi per il distributore e per il produttore, mancando quelle spese legate appunto alla visibilità e alla pubblicità del marchio. La benzina alle pompe bianche viene venduta mediamente a 10 centesimi in meno rispetto ai distributori automatici dei principali marchi e fino a 15 centesimi al litro sul servito. Insomma prezzi concorrenziali possibili perché la società che gestisce il distributore ritira il prodotto direttamente dalle raffinerie locali, senza passaggi a società intermedie. Ma come si fa a sapere dove spendere meno? Per trovare il posto più economico per fare il pieno basta collegarsi alla pagina creata dal Ministero dello Sviluppo Economico denominata “Osserva Prezzi Carburanti” in cui è possibile comparare i prezzi dei vari distributori: www.carburanti.mise.gov.it. Nell’epoca delle app per tutto esiste però un metodo più semplice e immediato. Basta scaricare una app che si chiama “prezzibenzina” e che viene aggiornata direttamente dagli automobilisti. Permette tramite il cellulare di selezionare il carburante richiesto e decidere se si cerca il benzinaio più economico o quello più vicino. Gli automobilisti segnalano i prezzi in tempo reale a volte pubblicando anche la foto del cartello con l’indicazione dei costi. L’abbiamo provata e funziona davvero bene. Fornisce anche gli orari di apertura e premendo un pulsante ci può portare direttamente all’impianto tramite il navigatore del telefono. Attenzione però a non percorrere troppi chilometri per raggiungere il distributore meno caro perché potrebbe essere economicamente controproducente. Nella giungla dei prezzi praticati sui combustibili per auto non si può non segnalare l’esistenza dell’ “outlet carburanti”. www.outletcarburanti.it Per ora si tratta di solo due impianti nati a Segrate in provincia di Milano. In controtendenza il prezzo più basso non si ha sul self service. All’ “Outlet dei carburanti” si viene infatti sempre serviti, come una volta. Ma com’è possibile? “Quando abbiamo deciso di creare l’Outlet Carburanti siamo partiti dal presupposto che se è vero che la gente è sempre più alla ricerca del prezzo conveniente è altrettanto vero che l’attenzione, la cortesia e la cordialità siano fattori fondamentali per poter vendere qualsiasi prodotto”. Spiega Stefano Manetti titolare degli impianti. “Spesso il cliente “gradisce” le due parole scambiate durante il rifornimento, il non dover scendere dall’autovettura nemmeno per il pagamento e il non doversi sporcare o rischiare di sbagliare prodotto; insomma apprezza il fatto di non doversi impegnare in un’operazione che per quanto semplice possa sembrare, tutto sommato genera stress”. Continua Manetti. “Senza parlare delle attese assolutamente differenti laddove qualcuno si deve servire da solo con tutti gli imbarazzi del caso, piuttosto che affidarsi ad un operatore pratico ed esperto. E’ vero che a livello di utile lasci per strada qualche millesimo al litro visto che chiaramente il personale ha un costo ma è comprovato (e i numeri sono a confermarlo) che il cliente ritorna, si fidelizza e con il passa parola genera numeri di vendita sempre più interessanti che possono essere gestiti solo attraverso l’agilità e la professionalità degli operatori ma che sarebbero impossibili da gestire in modalità self attraverso l’auto servizio di gente tutto sommato inesperta e quindi inevitabilmente impacciata nei movimenti. Con il risultato finale che il cliente è super contento (prezzo conveniente e servizio) e noi super soddisfatti perché riusciamo a compensare il costo del personale con delle erogazioni sicuramente maggiori di quante non ne faremmo in modalità self service”. Conclude Manetti. Insomma tutti felici e contenti!

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