Il costo totale di possesso è già favorevole

L’inchiesta di Altroconsumo con il Beucracconta a sorpresa che la scelta elettrica è la più conveniente. E lo diventerà sempre di più.

Scelta conveniente ed ecologica

Scelta conveniente ed ecologica

Nell’ambito della mobilità sostenibile, l’auto elettrica gioca sicuramente un ruolo cruciale. Infatti contribuisce a ridurre sensibilmente le emissioni di CO2 e di inquinanti (particolato, ossidi di azoto, eccetera), in particolare se riusciremo sempre più a produrre energia elettrica da fonti rinnovabili.

Fra le barriere alla diffusione delle vetture elettriche, vi è sicuramente il loro prezzo di acquisto. Tuttavia, per quantificare il costo di un bene non bisogna limitarsi al suo prezzo, bensì considerare il costo totale che comporta per tutta la sua vita, considerando quindi anche i costi di gestione. È il cosiddetto “costo totale di possesso”, che, nel caso dell’auto, comprende il prezzo di acquisto, le tasse, i costi di rifornimento/ricarica e quelli di manutenzione e di assicurazione, dai quali viene sottratto il valore residuo dell’auto, qualora venisse rivenduta dopo un certo numero di anni.

Recentemente su “Altroconsumo” abbiamo pubblicato i risultati di un’indagine sul costo totale di possesso delle automobili condotta in collaborazione con il BEUC, l’organizzazione di consumatori europea, e che va ad esplorare le differenze, in termini appunto di costo totale, fra le principali alimentazioni disponibili per le automobili. Ebbene, i risultati sono per certi versi sorprendenti. Infatti, già oggi, in molti scenari, l’auto elettrica si è rivelata essere la scelta più conveniente, grazie anche agli attuali incentivi all’acquisto. Ma anche in assenza di incentivi, l’auto elettrica risulta competitiva grazie ai minori costi di gestione, che la rendono meno costosa di quanto si pensi. E dalle nostre proiezioni per il decennio in corso, risulta che l’auto elettrica diventerà la più conveniente praticamente in ogni scenario entro il 2025. Ragione per cui riteniamo importante che gli incentivi all’acquisto di vetture elettriche siano mantenuti fino a quell’anno, in modo da stimolare il mercato in attesa che la convenienza dell’auto elettrica sia consolidata ed evidente per tutti. Inoltre, lo studio ha fatto emergere come l’auto elettrica possa diventare ancora più conveniente, rispetto alle altre alimentazioni, per chi la acquista usata. Infatti, chi nei prossimi anni acquisterà, come usate, le auto elettriche nuove di oggi, non solo guiderà auto con un minore impatto sull’ambiente, ma addirittura risparmierà rispetto alle altre alimentazioni. Pertanto, la sfida di riuscire a rinnovare il parco auto circolante immettendo una maggiore quota di auto elettriche oggi, potrà condurre a benefici a medio-lungo termine non solo per l’ambiente, ma anche per le tasche dei consumatori. In conclusione, è bene ricordare che la nuova mobilità sostenibile non può ruotare intorno alla sola auto elettrica. Si tratta infatti di un mosaico composto da numerosi tasselli, come il potenziamento del trasporto pubblico, il supporto alla mobilità dolce, l’aumento dello sharing e, perché no, il consolidamento dello smart working come strumento per ridurre gli spostamenti quotidiani. L’auto elettrica è uno di questi tasselli e aumentarne la penetrazione nel mercato, colmando il gap che abbiamo con i principali Paesi europei, è una sfida da vincere.

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