Per viaggiare sicuri. Sedetevi bene e guardate lontano.

Qualche piccolo trucchetto per evitare guai con il “metodo Ciuffi”, che vi aiuterà anche a guidare in modo molto più risparmioso.

Sono un po’ più di 36 milioni gli italiani che hanno conseguito la patente B che consente di guidare un’automobile. Quindi, quasi un italiano su due è autorizzato a mettersi alla guida. Sì, ma come? Non è davvero un mistero per nessuno il fatto che le licenze di guida nel nostro Paese siano frutto di un’istruzione assai lacunosa soprattutto negli aspetti pratici. Il codice della strada prevede infatti che debbano essere completate non meno di 12 ore di pratica al volante per poter sostenere l’esame di guida, ma siamo distanti anni luce da quanto sancito in numerose nazioni europee, ad esempio, dove l’abilitazione comporta veri corsi di guida sicura. Negli ultimi 20 anni, insomma, se le vetture hanno fatto enormi passi avanti in fatto di sicurezza non si può davvero sostenere lo stesso per quanto riguarda gli automobilisti. Guidare è un’attività importante che richiede estrema attenzione e consapevolezza ma sono poche le strutture che insegnano davvero a guidare responsabilmente. Fra queste va annoverata sicuramente D6, una struttura agile, ma particolarmente efficace creata dal fiorentino Paolo Ciuffi, già pilota di rally che da anni si dedica alla missione di formare guidatori migliori, più sicuri, più competenti, più consapevoli. Ciuffi è un campione che però afferma che “prima di andare veloci è necessario sapere andare piano” e cioè essere ben consci di quello che si sta facendo quando si è al volante. Il “metodo Ciuffi” molto ben collaudato con migliaia di allievi “diplomati” e tanti anni di esperienza si distingue dalla maggior parte delle scuole di guida sicura per essere svolto “sul campo” cioè sulle normali strade aperte al traffico anziché in circuito o in aree chiuse. Questo perché i corsi non prevedono mai manovre sportive o pericolose, ma, al contrario, agiscono sulle basi fondamentali della guida. Una parte significativa dell’insegnamento verte prima di tutto sulla necessità fondamentale di trovare la corretta posizione al volante, un fatto quasi sempre considerato con colpevole superficialità, mentre viceversa gioca un ruolo fondamentale per la sicurezza e anche per la comodità che, alle lunghe, sempre in sicurezza si misura perché può incidere sull’attenzione al volante. Ciuffi insiste parecchio sulla necessità di posizionarsi al meglio alla guida ed è facilissimo vedere quanto gli automobilisti, anche di una certa esperienza, non sappiano minimamente come sedersi correttamente. Altra componente basilare di una guida sicura è lo sguardo del pilota che deve sempre essere rivolto il più lontano possibile per individuare poter individuare tempestivamente quello che accade sulla propria strada e regolarsi di conseguenza. Anche questa potrebbe apparire come una banalità ma in realtà la maggior parte degli automobilisti osserva la strada poco al di là di dove finisce il muso della propria vettura. E’ fondamentale rammentarsi che l’auto va dove è puntato il nostro sguardo. D6, insomma, insiste su tutti gli aspetti della guida che consentono di ottenere il massimo del controllo della vettura comprendendone e possibilmente anticipandone le dinamiche e le reazioni senza trucchi particolari, ma affinando il più possibile la competenza del guidatore che seguendo questo metodo, oltretutto, può guidare in maggior comfort a tutto vantaggio della qualità della vita, soprattutto di quelli che in auto spendono lunghe giornate di lavoro. Il “metodo Ciuffi” permette anche di ottimizzare la guida ottenendo una riduzione significativa dei consumi e delle emissioni o, fatto di estrema attualità, di incrementare le percorrenze ottenibili con le nuove auto elettriche o elettrificate.

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