Come sta cambiando il modo di vendere le automobili

Gomez, ceo di BymyCar: “Dobbiamo accompagnare i clienti nelle loro esigenze, che siano di un giorno o di 10 anni”.

La formidabile trasformazione del mondo automotive coinvolge ogni singolo aspetto di questo comparto industriale e quindi anche il sistema distributivo non può restare estraneo a questa evoluzione e deve adattarsi rapidamente al cambiamento. Ne abbiamo parlato diffusamente con Carlos Gomez manager portoghese socio e ceo di BymyCar grande gruppo internazionale della vendita di automobili. Size matters dicono gli americani e, pensando alla gestione delle concessionarie auto, le dimensioni di un gruppo contano davvero per poter ottimizzare le economie di scala, ottenere migliori leve di contrattazione con i costruttori e, in definitiva, per potersi meglio adattare alle esigenze di un mercato che si evolve tanto velocemente. BymyCar è un esempio illuminante di questa evoluzione della distribuzione delle automobili. Nato in Francia il gruppo si è affermato anche in Spagna, Svizzera e ora anche in Italia dove ha acquisito Bmw Milano, rappresenta 22 marchi diversi, occupa 3.000 dipendenti, ha venduto circa 80.000 veicoli nelle proprie show room nel 2022 per un fatturato di 2,4 miliardi di euro. Fra i soci di BymyCar vi è anche il colosso finanziario Credite Agricole che detiene circa il 20 per cento del capitale e che, ovviamente, contribuisce a rendere sempre più efficaci e innovative le offerte finanziarie del gruppo. Ma come afferma Gomez “la forza e la capillarità del nostro Gruppo non sarebbe sufficiente se non fosse completata da una vasta gamma di attività complementari che rendono sempre più facile e soddisfacente la relazione con i nostri clienti”. E in effetti questo sembra davvero il mantra del gruppo che affianca alla vendita delle auto una serie impressionante di società satellite dedicate a tutti i servizi fondamentali per le esigenze dell’utenza. Un esempio è Ucar la società del gruppo che offre servizi di mobilità a tutto tondo perché, dice Gomez, “noi dobbiamo accompagnare i clienti in tutte le forme di mobilità e uso di un veicolo possibili, fornendo un mezzo per un giorno, per un mese, per uno o dieci anni con le migliori proposte disponibili sul mercato”. Del resto la carriera di questo manager lusitano garantisce estrema competenza visto che Gomez è stato direttore generale di Fiat France, poi ad Fiat per la Penisola Iberica e ancora responsabile dei mercati Cina e Sud America per Psa gruppo del quale poi è diventato vice presidente. Da questa vasta gamma di esperienze derivano anche idee innovative come quella di Cosmobilis, altra società del gruppo che racchiude in se diverse attività fondamentali come quella di noleggio a breve termine o, tramite la divisione Elité Auto la vendita online di diversi marchi e che già oggi raggiunge un volume di circa 10.000 auto all’anno. Ma le attività si espandono persino ad una compagnia di taxi sul modello dell’americana Uber rilevata dalla Renault da qualche anno ed una interessantissima autoscuola digitale che ha già formato 800.000 allievi permettendo a questi di sostenere l’esame teorico con un risparmio approssimativo del 30 per cento sul costo della patente e la comodità di poter scegliere a proprio piacimento dove e quando sostenere la prova pratica. Riguardo alla trasformazione da concessionarie a commissionarie del sistema distributivo Carlos Gomez afferma ”noi siamo pronti ad adattarci al nuovo rapporto con i costruttori anche alla luce di un cambiamento epocale nel rapporto fra clienti e produttori che si è verificato a causa della pandemia di Covid. La chiusura di impianti e punti vendita ha permesso ai costruttori di cambiare le regole del gioco producendo meno veicoli, ma vendendoli a prezzo pieno e privilegiando le fasce più alte dell’offerta e noi ci regoliamo di conseguenza”. Anche la transizione elettrica viene vissuta senza preoccupazione in BymyCar e in proposito Gomez spiega che in mercati più ricettivi verso le BEV come in Francia, dove le elettriche occupano già il 15 per cento delle vendite, gli utenti stanno maturando l’esperienza necessariamente diversa dell’auto a batteria e modificando di conseguenza le proprie abitudini perché, dice Gomez, “un’elettrica è come un figlio a cui badare e il paradigma cambia radicalmente”.

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