Toyoda contro le elettriche

Akio Toyoda

Akio Toyoda

La dichiarazione rilasciata dal numero uno di Toyota qualche settimana fa ha destato molto stupore. “C’è un eccessivo clamore sulle elettriche”, le parole esatte pronunciate dal manager durante la conferenza stampa di fine anno della Japan Automobile Manufacturers Association, di cui è presidente. Akio Toyoda ha aggiunto: “Se la nostra nazione sarà troppo frettolosa nel vietare le auto a benzina, l’attuale modello di business dell’industria automobilistica crollerà”, prevedendo pure una gran perdita di posti di lavoro.

“Quando i politici dicono: ‘Liberiamoci di tutte le auto che usano benzina’, ne capiscono i danni?”, continua Mr. Toyoda. Troppa fretta, ma dove corri, dove vai? Sembra una canzone di Eugenio Bennato, ma non è altro che la lettura di quanto potrebbe accadere non solo in Giappone, ma in tutto il mondo, se i Governi non pianificheranno la transizione alla mobilità elettrica (non necessariamente full) accompagnandola con una strategia di sostegno.

Prendete l’Italia, ad esempio. Avete idea di quanto incassa lo Stato dalle accise sui carburanti? Ventitrè miliardi di euro, la stima calcolata per il 2021 dall’Unione energie per la mobilità (Unem) nel Preconsuntivo petrolifero. Se domani circolasassero solo auto elettriche? Che cosa succederebbe? Lo Stato aumenterebbe il costo delle ricariche, annullando uno dei vantaggi per i possessori di auto elettriche. Pianificazione, ecco quel che ci vuole.

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