Abbiamo provato la Ferrari SF90 Stradale: la prima ibrida del cavallino

Appuntamento in pista. Tampone e via, questo vuole la prassi prima di entrare a Fiorano, il circuito privato della Ferrari, la pista dove sono stati costruiti tutti i successi Mondiali della Scuderia. C’è da provare la SF90 Stradale, non una Ferrari normale, ma la prima ibrida plug-in di serie nata a Maranello. Una Ferrari con la spina insomma, in grado di percorrere 25 chilometri in perfetto silenzio. Ma anche la Ferrari più prestazionale di sempre, un’auto che costa come un bell’appartamento (il prezzo base è di 430 mila euro, ma con l’Assetto Fiorano e la speciale livrea racing si arrivano a sfiorare i 500 mila euro), ma che regala più emozioni di sicuro.

Anche perché non è necessario essere Leclerc per divertirsi a guidarla. Per provare la Ferrari stradale più vicina a una Formula 1 che esista oggi, ci fanno indossare il casco e ci sbattono in pista a Fiorano dietro a Raffaele De Simone, il re dei collaudatori della casa.

La prima sensazione è quella di stare davvero comodi nonostante le cinture strette a cinque punti, il casco e un’altezza non proprio da pilota (192 cm). Quando ci si accomoda sui sedili sportivi della SF90 Stradale assetto Fiorano ci si sente davvero a proprio agio e si entra immediatamente nel mood di questo modello: mani sul volante e occhi sulla strada. Su una SF90 Stradale il guidatore diventa un pilota e non sono ammesse distrazioni: è il nuovo corso del HMI (Human-Machine-Interface) made in Maranello. Il volante è dotato di una serie di comandi touch che permettono di controllare virtualmente ogni aspetto della vettura tramite i due pollici, mentre il cluster centrale è ora completamente digitale e dotato di schermo curvo ad alta definizione da 16’’ (prima assoluta sul mercato) completamente configurabile e controllabile agendo sui controlli al volante.  Chi guida deve pensare solo a godersi le prestazioni di questo mostro da 1000cv di potenza massima con un rapporto peso/potenza di 1.57 kg/cv e 390 kg di carico aerodinamico a 250 km/h.

Numeri che per la prima volta nella storia della Ferrari, permettono ad una vettura equipaggiata con motore V8 di porsi al vertice della gamma, una posizione che prima dell’era ibrida era occupata soltanto dai 12 cilindri. La SF90 Stradale Assetto Fiorano ha un’anima anche nel suono. Non è spinta da un 12 cilindri, ma quando ti passa accanto lanciata sul rettilineo di Fiorano la riconosci. L’8 cilindri è in grado turbo a V di 90° in grado di erogare 780 cv, la potenza più alta mai raggiunta da un 8 cilindri nella storia di Maranello, gli altri 220 cavalli sono invece figli dei tre motori elettrici, uno al posteriore, che deriva dall’applicazione in Formula 1 e per questo ne eredita il nome MGUK (Motor Generator Unit, Kinetic), collocato tra il motore endotermico e il cambio doppia frizione a 8 rapporti di nuova generazione, e due sull’assale anteriore.  I due motori anteriori, quelli che permettono la marcia in modalità silenziosa, sono anche quelli che controllano indipendentemente la coppia erogata alle due ruote, completando ed estendendo il concetto del Torque Vectoring

L’auto ha una potenza esagerata, una cambiata ultrarapida (nuovo il cambio a 8 marce, la retro è solo elettrica) ma anche una serie di controlli che pure con il manettino in assetto Race permettono davvero di divertirsi senza sentirsi mai guidati dall’auto. Il manettino tradizionale (CtOff, Race, Sport e Wet) qui si abbina all’eManettino (Qualify, Performance, Hybrid e Edrive).+ Si resta padroni dei 1000 cavalli che permettono con partenza da fermo uno 0-100km/h in 2.5 sec e un 0-200km/h in appena 6.7 secondi. Spinta, stabilità, frenata poderosa, la facilità anche per i meno esperti di raggiungere i propri limiti. Dopo 5 giri a Fiorano viene voglia di riprovarci.

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