La Bmw M 1000 RR una belva che è anche un’opera d’arte

La Bmw M 1000 RR è la prima moto Bmw sviluppata dalla divisione M Motorsport, che quest’anno compie 50 anni. E’ anche la prima moto che entra nella 777 collection (la collezione privata di Levi costituita solo da prime edizioni di un modello ndr), acquistata in combinazione con la Bmw M3 Competition X-drive. I due prodotti auto e moto hanno molto in comune, ben oltre il badge: la filosofia del brand M, lo stile, la performance senza compromessi unita alla sicurezza e facilità di utilizzo rendono simili M3 e M 1000 RR regalando momenti di adrenalina pura: si dimentica il numero di ruote a disposizione e si gode appieno del sofisticato mezzo tecnologico che Bmw ha messo a disposizione. Ho già percorso 10.000 chilometri con M3 e 2.000 chilometri con la M 1000 RR, che ho scelto nella versione Competition, che aggiunge nuovi parti in carbonio per un peso a secco da record di soli 169,8 chili. molto impressionante se si considera la potenza di 212 cavalli, per un rapporto peso potenza che i grandi appassionati di auto come me possono soltanto sognare. Il motore è un 4 cilindri, 999 cc di cilindrata, e stupisce per la linearità di erogazione della potenza. L’estrema maneggevolezza, i sofisticati ma non invasivi controlli elettronici, le ruote in carbonio, ed i potenti freni a disco anteriori di 320 mm di diametro, la rendono docile da guidare anche per i “rider” poco esperti con le due ruote, magari perché di provenienza dal mondo M delle 4 ruote. Questo almeno su strada, perché la M 1000 RR, che tocca una punta di 306 Km/h di velocità massima, è anche una moto particolarmente adatta all’uso in pista, dove richiede però una esperienza e degli skill di guida superiori. Il prezzo tocca quasi i 40.000 euro, per una moto che diventerà quasi sicuramente oggetto di collezione. La M 1000 RR è anche un oggetto particolarmente bello, che nei momenti di non utilizzo con le due ruote poggiate nei cavalletti M, termocoperte indossate, si presta alla perfezione come oggetto di arredamento: nel mio caso è collocata davanti alla reception dell’ufficio, per un’accoglienza sportiva degli ospiti, pronta a scatenarsi nei week-end e regalare momenti di puro divertimento.

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