E se il carburante arrivasse dalle alghe e dai rifiuti?

Mazda promuove il dibattito: gli e-Fuels possono diventare una soluzione interessante per il futuro

Mazda MX-81 e Mazda MX-30 al MIMO

Mazda MX-81 e Mazda MX-30 al MIMO

L’industria automobilistica punta ad un futuro ad emissioni zero, si parla in prospettiva del 2050, con una sensibile riduzione delle emissioni di carbonio già dai prossimi anni. Ci attende un lavoro davvero consistente ed un impegno enorme da parte delle case per rendere ‘green’ tutto il parco vetture.

Mazda si è interrogata, con una tavola rotonda, su quale sia la scelta vincente in termini di tecnologia per affrontare questa lotta alle emissioni. Full electric? Idrogeno? Energie rinnovabili? Biocombustibili? E-fuels? In realtà il futuro non darà spazio ad una soluzione univoca, ma si parla di multi-solution, ovvero tutte queste strade verranno sviluppate contemporaneamente e ci sarà la possibilità di un’offerta differenziata. “L’elettrificazione del settore trasporti contribuirà in maniera importante alla diminuzione delle emissioni di CO2“, ha commentato il Prof. Bonalumi. “Tuttavia, le auto a motore a combustione interna circolanti nel prossimo decennio e oltre saranno la stragrande maggioranza del parco circolante in Italia e in Europa. Pertanto, avere a disposizione combustibili con neutralità carbonica permetterà di raggiungere gli ambiziosi obiettivi dell’Europa. Agire sui combustibili permette una capillare distribuzione senza stravolgere l’attuale assetto tecnologico con impatti anche sull’economia del continente europeo. ”.

Mazda ha recentemente rinnovato il suo impegno per l’elettrificazione, annunciando che accelererà i suoi piani globali per arrivare, entro il 2030, ad un quarto dei suoi prodotti completamente elettrici e che tutti gli altri modelli avranno una forma di elettrificazione, ovvero con tecnologie ibride e ibride plug-in. Quello che non sarà elettrico, sarà ibrido, con il motore rotativo che svolgerà un ruolo fondamentale proprio nell’ibridazione. Per anticipare e favorire la decarbonizzazione, la casa giapponese, punta molto sugli e-fuels (derivanti da energie rinnovabili) e i biocarburanti (derivanti dalle colture agricole).

Per i biocarburanti siamo già alla terza generazione, ovvero, sono derivati dalle alghe marine. Per il mercato italiano si ipotizzano anche biocarburanti derivati dall’utilizzo degli scarti dei rifiuti. I biocarburanti idrogenati, quelli che non sporcano il motore, sono già disponibili e tutto il comparto dei mezzi pesanti potrebbe già immediatamente utilizzarli. La diffusione dei biocarburanti e degli e-fuels è per il momento ostacolata dal fatto che questi carburanti, pur essendo “green”, pagano le accise come i carburanti normali.

In Italia su 50 milioni di auto circolanti, 40 milioni sono a combustione interna e con più di 10 anni di vita. Il percorso verso le emissioni zero è complicatissimo, ma Mazda sta sicuramente cercando di accelerare i tempi. La casa giapponese mira a ridurre le emissioni di CO2 di ogni singola vettura. Per questa ragione, l’elettrificazione continua andrà di pari passo con lo sviluppo di tecnologie avanzate per i motori a combustione interna, insieme a investimenti per promuovere l’adozione di combustibili sostenibili come i biocarburanti avanzati e gli e-fuels. A dimostrazione del reale impegno in questa direzione, Mazda è entrata a far parte della eFuel Alliance all’inizio di quest’anno, come primo costruttore automotive. “In Mazda abbiamo lavorato molto sulla “consapevolezza”, ovvero sulla divulgazione e familiarizzazione con la vettura elettrica, sin dal lancio della nostra MX-30. Dunque, nella fase attuale del percorso di transizione verso l’elettrificazione, avere a disposizione un ventaglio di soluzioni tecnologiche significa rispettare e soddisfare le diverse esigenze dei consumatori e, allo stesso tempo, l’ambiente, considerando, ad esempio, che lavorare sulla sostituzione del circolante significa avere su strada auto più ecologiche e sicure”.

Exit mobile version