“In Italia saranno 6 milioni”

Questa la previsione di una ricerca BIP. Le colonnine oggi sono 28 mila e dovranno crescere di 18 mila all’anno.

Nel 2030 nel nostro Paese circoleranno 6 milioni di vetture “alla spina” ovvero o elettriche pure o ibride plug-in. Quindi veicoli in grado di marciare utilizzando esclusivamente un motore elettrico. Eppure oggi in Italia ci sono meno di 300mila automobili che utilizzano questa tecnologia. A raccontarlo è una ricerca realizzata sul futuro dell’auto e della mobilità realizzata da BIP, multinazionale di consulenza e presentata nel corso dell’evento The New Automotive Paradigm. Il 2030 sembra lontano ma è dietro l’angolo. Sarà possibile immatricolare oltre cinque milioni di auto “alla spina” in otto anni? Vorrebbe dire oltre mezzo milione di veicoli ogni anno ovvero molti più di quelli attualmente presenti in totale. Senz’altro si parla di una crescita esponenziale, non ci si aspetta certo di farne 600.000 il prossimo anno ma forse di farne un milione nel 2029. “Sussistono perplessità sulla velocità con cui il nostro Paese sta progredendo verso una mobilità realmente sostenibile – dichiara Fabrizio Arena, Partner BIP | Automotive e Mobility -, considerando che dei 39 milioni di vetture in circolazione oggi, il 60% circa è stato immatricolato prima del 2009 (ed ha quindi oltre 13 anni di anzianità) e che il mercato a maggio 2022 era in flessione del 24% rispetto al 2021 ed in caduta libera rispetto ai valori pre-pandemia del 2019”. Il tema più caldo riguarda la possibilità di ricarica dato che non tutti hanno un box privato. Oggi in Italia, secondo BIP, ci sono 28mila colonnine ed entro il 2030 dovrebbero crescere di 15-18 mila ogni anno. Fantascienza? Epperò non è certo semplice raggiungere risultati di questo tipo quando anche mettere una presa di ricarica nel proprio box condominiale è ancora oggi un’impresa. Tra le difficoltà da affrontare i costi e il piano antincendi da far supervisionare ai Vigili del Fuoco. Se da una parte ci sono sul mercato società che offrono colonnine chiavi in mano come Free2Move eSolutions dall’altra all’interno degli stessi condomini ci sono riunioni infuocate con schieramenti avversi che emulano i guelfi e i ghibellini. Pro e contro della mobilità a zero emissioni e dei relativi punti di ricarica. E come detto le auto che utilizzano questa tecnologia e che necessitano di una spina sono ancora poche. In questi giorni a causa del caldo sono sempre più i climatizzatori accesi e iniziano i black out. Come si farà con milioni di auto che sono astemie di carburanti fossili ma che pretendono watt? Sul fatto che sia sostenibile dal punto di vista energetico ci sono delle evidenze. La rete non salterà ma detto questo è lapalissiano che la soluzione più semplice e virtuosa resta quella individuale. Di chi vive in una casa autonoma e realizza un impianto fotovoltaico che lo porta a cedere e prendere energia a seconda dei momenti. D’altra parte il proverbio recita: chi fa da se fa per tre.
m.a.c

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