Italia in ritardo nel viaggio verso l’elettrificazione

Cosa deve fare l’Italia per prepararsi al cambiamento voluto dall’elettrificazione del settore automotive? Quali i passaggi fondamentali? La risposta in sé appare semplice e banale: rinnovare il parco circolante e adeguare le infrastrutture. Lo sta facendo? Come procede questo nuovo corso? La lettura della situazione arriva dal BEV – Italy Progress Index, l’indice trimestrale realizzato da Quintegia, il Centro Studi e Ricerca che si occupa di innovazione e networking. L’analisi prende in considerazione tre componenti principali: il parco circolante BEV (Battery Electric Vehicle), le immatricolazioni BEV (Battery Electric Vehicle) trimestrali, le infrastrutture di ricarica elettrica, quest’ultime valutate per diffusione e potenza di erogazione. E l’Italia non solo risulta in ritardo all’appuntamento con gli attuali obiettivi per il 2030, ma ha subito una battuta d’arresto importante nel 2022, rispetto ad un 2021 in crescita. L’indice, rappresentato da un punteggio tra 0 e 100, indica la percentuale di raggiungimento di obiettivi trimestrali graduali. Nel secondo trimestre il punteggio è pari a 46,8, a fronte di un 46,1 dei tre mesi precedenti e un 56,3 dell’ultimo trimestre dell’anno scorso. Entrando nei dettagli si evince che le BEV attualmente in circolazione sulle strade italiane sono poco meno di 150.000, il 3,7% di quelle che gli attuali obiettivi vorrebbero per il 2030. Ma questi dati non sono sufficienti per tenere il passo necessario a raggiungere gli attuali obiettivi 2030. Gli incentivi introdotti a maggio sulle vetture a basse emissioni hanno avuto una influenza positiva e hanno prodotto un aumento delle immatricolazioni rispetto ai primi mesi dell’anno. Ma se i fondi per la fascia 61-135 g/km sono andati esauriti già prima della metà di giugno, per le auto ibride plug-in e per quelle totalmente elettriche rimane ancora una disponibilità molto elevata. In parte questa situazione è l’effetto della scarsità di prodotto e dalla conseguente lunghezza dei tempi di consegna per gli ordini di auto nuove. A giugno le immatricolazioni di vetture totalmente elettriche sono state 6.190, l’11,9% in meno rispetto allo stesso mese del 2021. Risultato comunque in ripresa rispetto al -19,1% registrato nei primi cinque mesi del 2022. Gli obiettivi italiani fissati per il 2030 si stanno piano piano allontanando perché i numeri sulle immatricolazioni di BEV ad oggi sono lontani da quelli che ci permetteranno di avere un parco circolante esclusivamente elettrico delle dimensioni previste. C’è però da tenere presente che non è solo l’elettrico a non crescere come si sarebbe sperato, tutto il settore dell’auto è in calo di circa il 20% rispetto allo scorso anno. La mancanza di prodotto, il peggioramento della situazione economica delle famiglie italiane e l’aumento dei prezzi delle auto dovuto ai maggiori costi di ricerca e alle scelte strategiche di molte case automobilistiche creano dubbi sul fatto che quest’anno si riuscirà a superare gli 1,46 milioni di auto immatricolate nel 2021. Dato già inferiore del 24% rispetto alle 1,92 milioni immatricolate nel 2019. In questo momento quindi meglio guardare alla quota di mercato delle auto elettriche che a giugno torna ad essere di poco inferiore al 5% sul totale di tutte le alimentazioni. Grazie agli incentivi cresce il canale privati, responsabile negli ultimi 2 mesi del 48% delle immatricolazioni BEV (Battery Electric Vehicle), contro il 34% del periodo gennaio-aprile. Da questi risultati ne consegue un calo di punteggio della voce parco circolante, componente che non ha permesso a BEV-IPI di registrare una crescita significativa in questo trimestre. Note positive per la componente delle infrastrutture. Negli ultimi 3 mesi la crescita dei punti di ricarica in autostrada, sebbene ancora molto sottodimensionati in numero e distribuzione, è aumentata del 56%, con un totale di 235 punti installati. 1.363 invece le infrastrutture di ricarica pubbliche installate in Italia da aprile a giugno, di cui il 13% è ad alta velocità, dunque con una potenza superiore ai 50kW.

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