Le cento facce di Ami che continua a trasformarsi

Arriva la versione Buggy del quadriciclo Citroën che l’anno prossimo proporrà un modello speciale per i disabili.

Dimmi che Citroën My Ami guidi e ti dirò chi sei. Sì, perché ce n’è davvero per tutti i gusti: dalla versione completamente personalizzabile per la mobilità urbana tradizionale a quella cargo per usi commerciali, passando per la nuova Buggy, la versione limitata e al passo con i tempi della cara vecchia spiaggina estiva (venduta in tutti i 200 pezzi disponibili in mezza giornata), fino ad arrivare alla versione “For All” – pensata per chi ha disabilità legate alla mobilità degli arti inferiori – che sbarcherà sul mercato italiano a giugno 2024 con l’obiettivo di aprire gli ordini già a dicembre di quest’anno. Il comune denominatore? La possibilità di guidarla con patentino AM a partire da 14 anni. Perché non importa quale modello nell’ampio ventaglio di possibilità si scelga, l’anima My Ami è sempre la stessa: motore 100% elettrico con 75 km di autonomia, possibilità di ricarica in 4 ore collegandola a una tradizionale presa elettrica a 220V, velocità massima di 45 km/h, 2,4 metri di lunghezza per un raggio di sterzata di 7,2 metri, 100% di possibilità di personalizzazione e acquisto online a partire da 6.025,25 euro (con gli incentivi) e consegna a domicilio. E così, in un caldo pomeriggio d’estate a Cervia, dove il brand di Stellantis ha allestito la sua “Maison Citroën a la Plage” per raccontare la filosofia della linea My Ami che ha portato alla Buggy e l’idea che nei prossimi mesi sfocerà nell’arrivo in Italia della For All, emergono numeri interessanti sul mercato italiano dei quadricicli. Un mercato relativamente recente e che ha visto una crescita esponenziale nell’ultimo triennio. E all’interno del quale Citroën si è ritagliata subito una quota importante: My Ami vale il 30% dei quadricicli totali e poco più del 50% di quelli elettrici, con un dato che merita senz’altro una riflessione: delle oltre 12mila Ami vendute a partire dal lancio di aprile 2020, il 63% sono state ordinate online senza l’intermediazione di una concessionaria, come un libro o un cellulare su Amazon, con l’Italia che rappresenta uno dei Paesi più all’avanguardia sotto questo profilo. Questa seconda serie limitata di Buggy si basa sempre sullo stesso principio: né porte, né tetto, con alcune modifiche strutturali introdotte per proteggere il veicolo dalle intemperie, a cominciare dai nuovi teli in plastica con cerniere che completano la protezione del tetto per ottenere un abitacolo praticamente chiuso in caso di vento, freddo e pioggia. Per l’uso quotidiano è sufficiente rimuoverli, arrotolarli all’indietro in corrispondenza dei sedili e poi posizionarli sui montanti delle porte con l’aiuto di bottoni automatici (o anche lasciarli in garage). In più, è stato creato un nuovo sistema di chiusura del tetto più facile da usare: si tratta di un tettuccio impermeabile nero che ora si chiude con una cerniera, completamente integrato nel design grazie a una copertura che può essere allungata, ma che si può anche arrotolare e fissare alla parte posteriore del veicolo con bottoni a pressione. Ma c’è un altro mercato che la casa automobilistica ha sondato in Francia (dove è venduta a 14mila euro, senza incentivi) e aprirà in Italia il prossimo anno: dare maggiore autonomia ai disabili nella fascia 14-18 anni che non possono quindi accedere alle auto. È questa la filosofia della My Ami For All presentata dal responsabile del progetto Christophe Lapeyre: “Oltre alle criticità sociali, l’individuazione di soluzioni tecniche e industriali è stata una sfida particolarmente motivante”. Il modello è progettato per essere guidato da persone a mobilità ridotta che non hanno più l’uso di almeno un arto inferiore o che hanno necessità di spostarsi in sedia a rotelle. La My Ami For All comprende sviluppi tecnici come un maggiore angolo di apertura delle porte, attrezzature per il trasferimento della sedia a rotelle che può essere trasportata sul sedile passeggero (o sul portapacchi se si viaggia con un’altra persona), oltre a comandi meccanici e manuali per accelerare e frenare e un pomello sul volante per facilitare la guida.

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