L’elettrico può anche volare

Con una Kia Niro in viaggio fino a Gorizia per scoprire il Pipistrel. Il primo aereo a emissioni zero prodotto in serie: ha cento miglia di autonomia.

Pipistrel Velis Electro

Pipistrel Velis Electro

L’elettrico non vola, si sente dire quando si parla del mercato delle vetture a batteria che, nelle intenzioni delle autorità soprattutto europee, dovrebbero soppiantare interamente le auto con motore termico in meno di trent’anni. Vero, la diffusione delle vetture elettriche è, effettivamente, molto più lenta di quanto in tanti, costruttori compresi, vorrebbero. Ci sono ottime e comprensibili ragioni che frenano i consumatori verso questo tipo di soluzione per la propria mobilità individuale, tuttavia noi possiamo affermare senza tema di smentita che “l’elettrico” vola, eccome. Nel senso letterale del termine, visto che siamo andati fino a Gorizia per provare il primo aereo elettrico prodotto in serie, il Pipistrel Velis Electro. Per quanto sorprendente possa sembrare la Pipistrel, una multinazionale con origini slovene, da un paio d’anni costruisce e vende con successo un piccolo aereo da turismo, o forse meglio da scuola di volo, che si alza e vola grazie ad un solo motore elettrico.

La sede italiana della Pipistrel è situata accanto all’aviosuperficie di Gorizia sulla quale ha accesso diretto per i propri velivoli, è un impianto moderno, luminoso, dall’aspetto hi-tech in ogni dettaglio e persino silenzioso per essere una fabbrica di aerei. Ovviamente, per dovere di coerenza e per mantenere integralmente “green” questa esperienza abbiamo rigorosamente evitato di utilizzare una vettura con motore termico e abbiamo viceversa viaggiato a bordo di una efficientissima Kia E-Niro. Questa elettrica coreana, in effetti, ci ha convinti della sincerità dei dati forniti dal costruttore che dichiara un’autonomia di circa 450 km con le batterie completamente cariche. Un dato che, per una volta, corrisponde alla realtà.

La E-Niro nonostante tre passeggeri, i bagagli e un notevole carico di attrezzature video fotografiche pur se guidata sul terreno meno favorevole alle auto elettriche, l’autostrada, mantiene le promesse e si dimostra confortevole, brillante e sicura. Una elettrica convincente con 204 cv sempre pronti a galoppare come è normale per le elettriche anche se in questo caso il rispetto dei limiti e il desiderio di sfruttare al meglio l’autonomia ci hanno indotto ad andature “codice”.

Ma torniamo al sorprendente Velis Electro. Questo aereo biposto è costruito completamente in materiali compositi a tutto vantaggio della leggerezza e robustezza, dispone di un’avionica di ultima generazione davvero molto avanzata e gestibile in modo realmente intuitivo e facile grazie al cockpit completamente digitale. Il suo motore elettrico garantisce circa 100 miglia di autonomia corrispondenti a un’ora circa di volo grazie ad un pacco batterie da 24 kW nominali, raffreddato a liquido e suddiviso fra Parte anteriore e posteriore del velivolo per ottimizzare la ripartizione dei pesi. Va sottolineato, fra l’altro, che grazie a questa soluzione il Velis Electro con i suoi 60 dBa rilevati è verosimilmente l’aereo più silenzioso della categoria e questo gli consente di accedere anche ad aeroporti, soprattutto in Svizzera e nel Nord Europa, dove altrimenti in alcune giornate e situazioni il traffico sarebbe interdetto. Anche questo spiega il successo di questo aereo che Pipistrel sta vendendo al ritmo di oltre 60 unità all’anno. Prendere posto accanto al pilota dell’Electro riserva qualche emozione anche a chi è abituato a volare molto spesso. Decollare pensando che ci si affidi alla sola energia elettrica, e senza prolunga…, fa un certo effetto ma dopo un istante ci si rende conto che questa piccola meraviglia con le ali funziona egregiamente, vola in tutta sicurezza e, grazie al poco rumore regala un’esperienza di volo davvero entusiasmante, soprattutto in una radiosa giornata di sole sopra le vallate che incorniciano la bella città friulana. E dunque abbiamo scoperto che in questo caso l’elettrico vola, eccome !

Peccato solo che il viaggio di rientro con la validissima Kia E-Niro ci obblighi a fare i conti con la pochezza della rete delle colonnine di ricarica che impongono di uscire dall’autostrada e tempi di ricarica a volte realmente imbarazzanti oltre a un conto di oltre 90 euro di energia elettrica che, con una buona vettura tradizionale, soprattutto se a gasolio, sarebbe stato verosimilmente inferiore e senza la necessità di soste bibliche. L’elettrico vola, dunque, ma per ora non sulle nostre strade.

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