L’invasione elettrica guadagna terreno

Auto elettrica

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Le auto ibride vicine al sorpasso sulle benzina. Le elettriche al 4,6 per cento. Bmw, Volkswagen e Mercedes: “Raddoppiate le consegne green”

L’invasione continua inesorabile. I dati del 2021 confermano che i numeri delle auto elettriche continuano ad allargarsi nonostante l’Italia non abbia ancora varato un vero piano strutturale per agevolare il cambiamento. Il nostro governo ha preferito proseguire con la strategia del mordi e fuggi, rimandando ancora una volta un piano che permetterebbe ad un settore centrale per il nostro paese (70 mila i posti di lavoro a rischio) di pianificare il suo futuro. In Francia, Germania, Spagna e Regno Unito gli aiuti, anche sostanziosi, sono arrivati in coda ad un anno che in Europa ha visto un calo del 25,5 per cento delle vendite perdendo più di 4 milioni rispetto al 2019. L’Italia spicca è l’unico paese tra i maggiori mercati europei a non aver previsto alcuna risorsa per l’automotive. Secondo le cifre fornite dall’Unrae, l’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri, per il solo 2022 fra Pnrr e Leggi di Bilancio la Germania ha stanziato 2.100 milioni di euro, la Francia 1.245 e la Spagna 619 milioni di euro. Questo il panorama in cui si sta muovendo l’auto in Italia e per questo non deve sorprendere che il 2021 ha chiuso con 1.457.952 auto vendute, un dato ancora più basso di quello previsto con un significativo – 24 per cento, ossia 460 mila auto in meno rispetto al 2019, l’ultimo anno di riferimento significativo prima della pandemia. Siamo tornati ai livelli del 2013, quando il dato per gli effetti dell’allora crisi dei subprime, era di poco superiore a 1,3 milioni. L’anno scorso abbiamo aggiunto all’incertezza legata agli incentivi la crisi di produzione legata ai semi conduttori e il risultato finale si è appesantito con il crollo di dicembre, mese che si è chiuso con 86.679 immatricolazioni (-27,5 per cento rispetto a dicembre 2020).

Il mercato italiano piange in attesa che Stellantis, oggi guidata da Carlos Tavares che nei giorni scorsi al Corriere della Sera ha ricordato quanto costi produrre auto in Italia, presenti il primo marzo il suo piano industriale. Ma è un mercato che segue la tendenza europea spostandosi inesorabilmente verso nuove motorizzazioni. I motori benzina hanno perduto il 48,7 per cento, i diesel il 56,8, i Gpl il 21,2 e i metano il 18,6. Cali che fanno riferimento al 2019, ultimo anno ritenuto attendibile. Nel 2021 sono cresciute le vetture ibride (+ 288,8 per cento) e le elettriche (+ 538,6 per cento). Le Ibride oggi rappresentano il 29 per cento del mercato e ormai si preparano a sorpassare le auto a benzina (29,7 per cento) dopo aver lasciato indietro quelle diesel (22,6). Le vetture elettriche che a dicembre hanno toccato il 7 per cento delle vendite, hanno ancora una quota marginale, il 4,6 per cento, ma va tenuto ben presente che due anni fa il mercato delle auto full electric, quelle che si caricano solo alla spina per essere chiari, rappresentava soltanto lo 0,5 per cento. Per passare dalle percentuali ai numeri si è passati dalle 10.577 vetture Bev vendute nel 2019 alle 67.542 vendute lo scorso anno, mentre le Ibride elettriche (sia benzina + elettrico che diesel + elettrico) sono ormai 427.924. Sono numeri che crescono inesorabili rischiando di mandare in crisi le infrastrutture perché le colonnine di ricarica, soprattutto quelle davvero veloci, sono ancora troppo poche per garantire tranquillità a chi decide di viaggiare con un’auto elettrica e non ha una ricarica a disposizione a casa o in ufficio.

Eppure la strada tracciata è quella. Basta andare a rileggersi i comunicati trionfalistici dei grandi costruttori tedeschi, da sempre i fari guida del settore. Il Gruppo Volkswagen ormai parla apertamente di New Auto e ha annunciato di aver raddoppiato nel 2021 la consegna dei veicoli 100 per cento elettrici arrivando a 452.900 unità, un dato che corrisponde al 5,1 per cento delle consegne totali. “Il 2021 è stato molto impegnativo a causa della carenza globale di semiconduttori, ma abbiamo comunque intrapreso con coerenza la nostra chiara rotta verso la New Auto. L’aver raddoppiato i volumi Bev dimostra chiaramente che siamo sulla strada giusta. Nel 2022 partiremo da qui e continueremo a portare avanti la nostra trasformazione”, ha dichiarato Christian Dahlheim, Responsabile delle Vendite del Gruppo Volkswagen. La previsione è di arrivare nel 2030 ad avere che il 50% delle auto vendute sia elettrico. Il modello di business si sta spostando tutto in quella direzione. Anche il Gruppo Bmw, l’unico tra i grandi ad aver chiuso l’anno con un segno positivo rispetto al passato, ha dichiarato che le vendite di veicoli completamente elettrici sono più che raddoppiate raggiungendo le 103.855 unità. Ormai la Mini elettrica è il modello con i volumi più elevati della famiglia Mini e in Germania un veicolo su quattro del Gruppo Bmw è elettrificato. “Con più di 100.000 veicoli completamente elettrici venduti lo scorso anno, il nostro obiettivo è stato il potenziamento dell’elettromobilità e nel 2022 desideriamo continuare la nostra crescita redditizia e procederemo con l’espansione sistematica della nostra gamma full-electric. Ci siamo posti obiettivi di crescita particolarmente ambiziosi in questo settore ed aspiriamo a più che raddoppiare le nostre vendite di veicoli completamente elettrici rispetto all’anno scorso” ha commentato Pieter Nota, membro del Board e responsabile Customers, Brand and Sales del gruppo. Anche Mercedes annuncia un record con 227.458 vetture elettrificate (+ 69,3%) di cui 48,936 completamente elettriche, un numero che comprendendo Smart e Van arriva a superare le 99 mila unità. “In un anno difficile, le vetture di Maybach, AMG e Classe G hanno comunque registrato nuovi record. L’acquisizione di ordini per l’EQS, il veicolo a zero emissioni a più lungo raggio oggi sul mercato, è molto incoraggiante e la produzione della prima Amg completamente elettrica è iniziata a dicembre aprendo un nuovo capitolo. Una domanda globale così forte ci convince ad accelerare verso la nostra nuova era elettrica”, ha commentato Britta Seeger, membro del cda di Daimler responsabile marketing e vendite. E se non bastassero i tedeschi anche Renault con la cura De Meo ha dichiarato di aver venduto in Europa il 30 per cento di auto elettrificate, percentuale simile a quella dei coreani di Hyundai che è arrivata al 35 per cento di elettrificazione nelle sue vendite continentali mentre Kia, che ha battuto i suoi record in Europa nell’ultimo trimestre, è arrivata a consegnare addirittura il 45 per cento di auto elettrificate. Torneremo mai indietro?

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