VOLOCOPTER IN AVVICINAMENTO SU PARIGI AI GIOCHI IL DEBUTTO DEI VOLI VERTICALI

Il VoloCity che porta un pilota e un passeggero appare come un ibrido tra un drone e un elicottero, ed è dotato di 18 rotori. Sono progettati per volare su distanze massime tra i 20 e i 30 km, a una velocità tra 90 e 100 km/h

Taxi! Segua quel paracadute!” ( 007 – Bersaglio mobile).
Purtroppo, l’androgina May Day sfugge a James Bond, lanciandosi dalla Tour Eiffel col paracadute e atterrando su un motoscafo sulla Senna con il quale scappa. È il 1985 e Roger Moore per l’ultima volta veste i panni del più affascinante agente segreto della storia.
Nel 2024, invece, sarebbe tutto un altro film! Assisteremmo ad un inseguimento sopra i tetti di Parigi, con sbirciatina attraverso le finestre di quelle incantevoli mansarde bombate (16 metri quadrati roventi in estate) e, forse, come nel 2012, per l’inaugurazione dell’Olimpiade di Londra, Bond si era lanciato in paracadute con la Regina Elisabetta, per la cerimonia di apertura dei Giochi di Parigi 2024, si calerebbe con una fune da un VoloCity.
Infatti, i taxi volanti sono pronti a diventare realtà. Il gruppo ADP e Volocopter, insieme all’Autorità per l’aviazione civile francese e alla Regione di Parigi (DGAC), hanno confermato che il lancio dei primi servizi aerei eVTOL (decollo e atterraggio verticale elettrico) sui cieli della regione di Parigi per i Giochi Olimpici e Paralimpici del 2024 è sulla buona strada.
Le conoscenze acquisite in un anno e mezzo di test (sicurezza, integrazione dello spazio aereo, accettabilità, esperienza dei passeggeri) presso il banco di prova di Pontoise si stanno concretizzando dando vita all’UAM (Urban Air Mobility) a Parigi, che sarà la prima città europea, e probabilmente la prima città al mondo, ad offrire servizi di aeromobili elettrici con decollo e atterraggio verticali, che saranno disponibili al grande pubblico in aggiunta al sistema di trasporto esistente della regione parigina. La mobilità aerea urbana sarà una nuova forma di aviazione sostenibile.
Ne “ Il quinto elemento”, il taxi volante di Bruce Willis ricorda le iconiche berline di medie dimensioni di colore giallo brillante di New York. I taxi di Volocopter, invece, differiscono notevolmente nell’aspetto da quelli attuali. Questi veicoli sono progettati per volare su distanze massime tra i 20 e i 30 km, ad una velocità di crociera compresa tra 90 e 100 km/h. Il VoloCity appare come un ibrido tra un drone e un elicottero, è dotato di due posti e 18 rotori, che lo rendono straordinariamente facile da pilotare, secondo quanto afferma Dirk Hoke, CEO di Volocopter.
Sono previste tre rotte aeree: tra gli aeroporti Charlesde- Gaulle e Le Bourget, tra una chiatta al Quai d’Austerlitz a Parigi e l’eliporto di Issy les-Moulineaux (Hauts-de-Seine) e l’ultima tra l’eliporto di Issy- les-Moulineaux e l’aerodromo di Saint-Cyr-l’École vicino a Versailles (Yvelines).
L’offerta crescerà gradualmente fino a coprire l’intera regione parigina nel prossimo decennio. I mezzi VoloCity, che hanno capacità per un pilota e un passeggero, voleranno ad altezze inferiori a 500 m, saranno a zero emissioni e non udibili da terra negli ambienti urbani. O almeno questo è quello che dichiarano i costruttori.
In realtà, per quanto difeso dallo Stato e dalla regione Îlede- France, il progetto è ampiamente criticato, soprattutto per le sue conseguenze sull’ambiente, infatti, anche se i VoloCity sono elettrici, il consumo di queste macchine volanti, quasi 190 kWh per 100 km, è da due a tre volte superiore a quello di un’auto con motore termico, per trasportare un singolo passeggero. Solo i progressi nella tecnologia delle batterie decideranno quanto presto si potranno utilizzare veicoli più grandi, in grado di avere a bordo più passeggeri. C’è anche chi punta il dito sulla discriminazione sociale, poiché il prezzo sarà molto alto e solo le persone più facoltose potranno beneficiare di questo servizio. Infine, i VoloCity sembrerebbero essere troppo rumorosi.
Hoke paragona il business case di Volocopter all’arrivo di Uber: “Nessuno si aspettava che avrebbe preso piede in tutti i Paesi che puoi immaginare. Ma, nella maggior parte delle città, in questo momento, puoi chiamare un mezzo di trasporto privato Uber.’ Il CEO crede che presto le persone si renderanno conto che gli aerotaxi sono ‘un bel valore aggiunto alla nostra vita’.
Gli aeromobili eVTOL devono essere certificati secondo gli stessi rigorosi standard di sicurezza degli aerei di linea e basarsi su caratteristiche tecniche ridondanti testate in oltre 1.500 voli di prova. Per quanto molta della stampa francese li pubblicizzi come emblema delle grandi novità che porteranno i Giochi Olimpici di Parigi, l’ufficio stampa di Volocopter ha tenuto a precisarmi che la società non ha legami diretti con l’Olimpiade di Parigi e che i veicoli sono ancora sottoposti al processo di certificazione con l’Agenzia dell’Unione Europea per la Sicurezza Aerea (EASA) e le specifiche tecniche e il design potrebbero ancora cambiare.
Insomma, come dice Travis Bickle (Robert De Niro) in Taxi Driver: “I giornali gonfiano sempre le cose…” Nel dubbio, però, cominciate ad allenare il vostro fischio, perché chiamarli nel traffico, come Holly in “ Colazione da Tiffany” o Carrie Bradshaw in “ Sex and the City”, non sarà facile.

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