I servizi vocali di nuova generazione nelle auto elettriche

Gli ultimi anni sono contraddistinti dall’affermarsi dei servizi vocali, messi a punto dai giganti tecnologici del calibro di Amazon, Google ed Apple. 

Il primo ad annunciare lo sviluppo di un assistente vocale, fu Jeff Bezos, il miliardario proprietario di Amazon, nel 2014 con la presentazione di Alexa, una forma di intelligenza artificiale per compiere ricerche sul web, ascoltare brani e podcast o gestire tutti i dispositivi di una smart home. Al lancio di Alexa nel 2014, è seguita la risposta di Google e Apple, a distanza di poco tempo, con i rispettivi Google Assistant e Siri

Oggigiorno, al pari di Alexa, anche i suoi competitors, offrono la possibilità di guardare film e serie TV in streaming, di ascoltare musica dai più noti player e di connettere i device della smart home, con un semplicissimo comando vocale. In genere, alla base dei sistemi predisposti da Amazon, Google ed Apple, si trova uno smart speacker, al fine di agevolare l’acquisizione dei comandi vocali. 

Di recente, la compatibilità dei servizi vocali è stata estesa addirittura alle auto elettriche, nell’ottica di una mobilità ancor più smart. Detto ciò, è giusto approfondire il rapporto tra intelligenza artificiale ed auto elettriche.

I benefici dal collegamento tra servizi vocali ed auto elettriche

Come accaduto nel 2014, lo scorso anno, Amazon ha giocato nuovamente d’anticipo ed ha presentato un proprio dispositivo per portare Alexa anche nell’auto elettrica. Questo dispositivo prende il nome di Echo Auto. 

Nonostante la musica o i rumori provocati dal traffico, Echo Auto impiega solo pochi secondi per riconoscere il comando vocale. Buona parte del merito va agli 8 microfoni a lungo raggio, integrati in questo altoparlante smart. Una volta connesso all’auto elettrica, lo smart speaker di Amazon consente la riproduzione di brani e podcast dai migliori player musicali come Spotify, Amazon Music, Audible e Deezer. Altresì, utilizzando esclusivamente la voce, il conducente e i passeggeri possono sintonizzarsi su stazioni radio da tutto il mondo, scoprire che tempo farà, aggiungere degli elementi alla lista delle cose da fare, fissare un promemoria ed altre cose di questo genere. Dunque, se compatibile con Echo Auto, anche la vettura elettrica si trasforma in un prodotto multifunzione

In alternativa ad Echo Auto, è possibile acquistare un accessorio per auto in grado di collegarsi all’assistente vocale Google, approfittando di un cavo con uscita AUX o della tecnologia Bluetooth. Se applicata entro un raggio di 10 metri, la tecnologia bluetooth odierna, come dimostrato da numerosi test, è raramente soggetta a perdite di segnale o ad interferenze che potrebbero minare il collegamento tra l’auto elettrica e l’altoparlante smart. 

Prima di chiudere il discorso, è giusto esaminare anche la proposta di Apple per le auto elettriche. Per fare uso di Siri, anche nella vettura elettrica, è fondamentale la presenza del sistema CarPlay, pensato proprio per l’utilizzo dell’iPhone in completa sicurezza. Collegato lo smartphone al sistema CarPlay, si potranno ricevere aggiornamenti in diretta sul traffico, effettuare chiamate, inviare messaggi, ascoltare musica, a seconda del comando vocale inviato. 

Il collegamento tra Google assistant e l’auto elettrica

Terminata la descrizione dei benefici riconosciuti dai servizi vocali, è doveroso un approfondimento su cosa fare per completare il collegamento tra Google Assistant e l’auto elettrica

In primis, il futuro acquirente dovrà valutare la presenza di un sistema per il controllo da remoto. Infatti, soltanto alcune auto elettriche in commercio dispongono di un pannello di controllo con integrazione a Google Assistant. Questa importante integrazione consentirà al futuro proprietario di dialogare con la propria auto, anche ad una certa distanza. Giusto per fare un esempio, se il proprietario dell’auto ha dimenticato di chiudere le portiere e non ha modo di tornare indietro, alla chiusura provvederà l’assistente vocale Google. 

Detto ciò, le sorprese non finiscono qui. Infatti, il futuro proprietario, tra le tante opzioni, potrà chiedere all’intelligenza artificiale di verificare la posizione della macchina, la distanza dalla vettura, di eseguire lo sblocco del portabagagli o di procedere all’attivazione delle luci d’emergenza. Infine, è giusto ricordare che per il controllo dell’auto da remoto, servirà uno smartphone Android, nella versione 5.0 o superiori, con almeno 1,5 GB di memoria disponibile ed una risoluzione dello schermo di almeno 720p. Le funzionalità descritte possono essere attivate anche dall’iPhone, dopo aver installato l’applicazione Google Assistant. In conclusione, si può affermare che dopo l’enorme successo riscosso negli ultimi anni dagli smart speaker per la casa, quello dei servizi vocali per rendere le auto sempre più smart risulta essere la funzione che si insedierà sempre più nel futuro.

Exit mobile version