Informati si viaggia sicuri

L’importanza della radio e delle app aggiornate in tempo reale per affrontare il grande traffico di fine estate.

Una volta in viaggio gli automobilisti hanno dei veri e propri angeli custodi pronti a intervenire in loro aiuto in qualsiasi momento. I poliziotti della stradale. Uomini e donne che non si risparmiano mai. A chi non è capitato vederli armati solo di una paletta rossa, illuminati magari da una torcia a terra e protetti esclusivamente da un gilet giallo fosforescente mettersi in mezzo a una strada per indicarci dove andare? Sotto il sole a 40° in estate e sotto la neve a zero gradi in inverno. Eppure per la prima volta nel dossier del Viminale appena pubblicato (1° agosto 2021-31 luglio 2022) non si parla di sicurezza stradale. “Nel 2021 ci sono stati quasi 3.000 morti in incidenti stradali. Da maggio a fine luglio compreso il fine settimana di agosto la media è stata di circa 35 morti ogni week end con punte di 45 morti nel sabato e domenica di fine luglio. La maggior mortalità avviene sulle strade statali e provinciali”. Spiega Giordano Biserni Presidente di Asaps – Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale-. L’Asaps è oggi presente in tutti gli uffici ed i comandi della Polizia Stradale ed in molti della Polizia Locale, con una struttura di oltre 600 tra referenti provinciali e responsabili periferici, con un trend di crescita, anche fra i comuni cittadini. “Ogni fine settimana perdiamo sulle strade tra i quindici e i venti ragazzi sotto i 35 anni e dobbiamo dar voce anche a loro – continua Biserni –, ma l’attenzione sulla sicurezza stradale si sta affievolendo inesorabilmente. Non si può risolvere sempre tutto e solo con gli autovelox -prosegue Biserni- vanno accompagnati con la presenza delle pattuglie. I misuratori di velocità non vedono se il conducente è ubriaco, se usa il cellulare mentre guida o se il camionista supera gli orari di guida”. Ma di cosa si occupa l’Asaps? Da trent’anni è schierata sul versante della sicurezza stradale. Si è impegnata in molte battaglie. Dalla limitazione degli orari delle discoteche alla riduzione della somministrazione degli alcolici che era sconfinata. La legge 120 del 2010 spinta dall’Asaps prevede la confisca dell’auto se si è alla guida ubriachi oltre 1,5 g/l. Asaps ha spinto negli anni ’90 e 2000 per rinvigorire la flotta di etilometri in dotazione alle polizie, almeno un paio ogni reparto. “Oggi sono molti meno -racconta Biserni- una pericolosa inversione di tendenza. E pensare che noi siamo stati i primi a parlare di omicidio stradale e che alla fine è diventato un reato a sè stante e poi oggi l’attenzione viene pericolosamente meno, il tema della sicurezza stradale è scivolato in basso. Basti pensare che si stanno chiudendo tanti distaccamenti. Uno su tutti quello di Sanremo: mentre il festival cantava la stradale chiudeva. Gli agenti della stradale in servizio erano circa 13.000 alla fine degli anni ’80 e oggi sono molti meno. Inoltre -conclude Biserni- in molti reparti hanno una media di 52 anni e lasciano andando alla ricerca di servizi meno impegnativi anche dal punto di vista fisico”. Asaps è da sempre interlocutore delle istituzioni e vorrebbe continuare ad esserlo. Oggi conta su circa diecimila soci contro i ventimila di qualche anno fa. Eppure l’iscrizione base costa solo 20 euro si può fare semplicemente anche on line sul sito www.asaps.it.

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