L’autostrada del futuro parlerà con la vostra automobile

La sperimentazione già avviata sulla Milano-Torino grazie a Astm Group. La prova con una Volkswagen Golf 8

Il motore del 2000 sarà bello e lucente, sarà veloce e silenzioso… Sarà un motore delicato”. Lucio Dalla ci aveva visto giusto. Aveva immaginato con qualche anno d’anticipo il futuro dell’automobile. Come sarà invece l’autostrada del futuro? Meno trafficata e disastrata di quella di oggi ci verrebbe da dire. Non tutte le autostrade però sono uguali. Ve ne sarete accorti anche voi che le frequentate. Qualcuna adesso sta già viaggiando nel domani e basta allungare una mano per toccare il futuro. Se poi si sale a bordo di una Golf 8, già equipaggiata con la tecnologia Car2X e si viaggia da Milano ad Arluno ecco che si entra davvero nel futuro. Sul display dell’auto appare la scritta che vi avverte dei lavori in corso. È solo un assaggio, ma è già un viaggio nel futuro quando le autostrade diventeranno sostenibili, intelligenti e connesse, capaci di dialogare con i veicoli in transito e le auto vicine a guida autonoma, per farci viaggiare più sicuri e scambiare informazioni in tempo reale. Per ora l’esperimento è attivo sui 5,5 km tra Arluno e Rho, entro il 2024 arriverà fino a Novara per arrivare poi a trasformare tutta la A4 entro il 2030. L’obbiettivo è di poter estendere i sistemi di comunicazione veicolo-infrastruttura, incrementare il sistema di monitoraggio con sensori delle opere d’arte, introdurre varchi intelligenti con un sistema di pedaggio “free flow” e dotare il tratto di sistemi antinebbia, il tutto utilizzando asfalto riciclato al 70% per strati profondi e di asfalto al grafene per il manto superficiale, dotandolo di sistemi di rilevamento contromano e di rilevamento merci pericolose, fino all’introduzione di distributori ad idrogeno e a una maggiore presenza di stazioni di ricarica elettrica.

“Le auto sono sempre più device su ruote e sempre più connesse tra loro, con l’infrastruttura e l’ambiente circostante. I potenziali benefici in termini di sicurezza, sostenibilità e user experience sono evidenti, così come è evidente il ruolo cruciale del software” ha raccontato Massimo Nordio, Vice President Group Government Relations and Public Affairs. Volkswagen ha messo sul piatto 27 miliardi di Euro entro il 2025 per questo, investendo su un proprio software.

Il nuovo progetto di mobilità intelligente sperimentato sulla A4 si basa sulla piattaforma software Emeras sviluppata da SINELEC, la società tecnologica del Gruppo ASTM, che garantisce l’integrazione con i sistemi ITS (Intelligent Transportation Systems) su strada e rende possibile l’interconnessione bidirezionale real-time tra veicoli e infrastrutture. Le tecnologie evolvono da sistemi intelligenti a sistemi “cooperativi” dove la cooperazione tra veicoli e infrastruttura fornisce servizi di migliore qualità (per la sicurezza, il comfort e la riduzione della congestione), aumentando il livello di supervisione del l’ambiente circostante al veicolo e diventando un abilitatore tecnologico per un futuro basato sulla guida autonoma. Le analisi di PwC Italia stimano che entro il 2025 il 100% delle auto nell’Unione Europea sarà connesso e prevede che nel 2030 in Europa ci saranno circa 20 milioni di auto a guida autonoma, di cui 2,8 milioni solo in Italia.

Gli operatori stradali e i conducenti avranno la possibilità di scambiarsi informazioni in tempo reale per ottimizzare gli spostamenti, riducendo così incidenti, congestioni ed emissioni inquinanti. Emeras raccoglie e aggrega le informazioni relative allo scenario in essere e, tenendo conto dei fattori di rischio, attiva immediatamente il piano di risposta disseminando messaggi geolocalizzati.

“Il progetto di innovazione tecnologica dell’A4 Torino-Milano proietta l’autostrada in una nuova dimensione che le consentirà di essere tra le più moderne ed evolute d’Europa – spiega Umberto Tosoni, a.d. di ASTM – L’investimento in tecnologie avanzate e l’impegno continuo di ASTM nella ricerca di soluzioni sostenibili e all’avanguardia sono parte integrante della strategia di lungo periodo del Gruppo, che punta ad autostrade sempre più moderne, sicure e sostenibili. Vogliamo essere protagonisti dei processi di trasformazione digitale e transizione ecologica delle nostre infrastrutture con l’obiettivo di continuare ad innalzare l’esperienza di viaggio e la qualità del servizio per i nostri clienti”. L’Italia, dove concessioni e permessi viaggiano al rallentatore, potrebbe dare l’esempio. Sarebbe un bell’inizio del nostro viaggio nel futuro.

u.zap.

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