Stellantis punta sull’idrogeno e la sostenibilità per veicoli commerciali leggeri

Stellantis Hydrogen FuelCell

Stellantis Hydrogen FuelCell

Parola d’ordine: sostenibilità. E come diretta conseguenza: idrogeno SI. Ma per un’applicazione dedicata ai veicoli commerciali di medie dimensioni: Citroen Jumpy, Opel Vivaro e Peugeot Expert. Stellantis pone queste basi per il futuro, con un importante investimento economico di 7 miliardi di euro da parte del governo francese.

Perché i veicoli commerciali? Perché sono state ascoltate le aspettative dei clienti e quello che realmente vogliono e si è deciso di puntare all’idrogeno per questi vantaggi: long range (lunga percorrenza ed autonomia), velocità di rifornimento stimata in circa 3 minuti, capacità di traino e di carico, nessun compromesso e rinuncia per quanto riguarda le prestazioni e ovviamente zero emissioni.

Stellantis  ha optato per un cosiddetto Plug-in Fuel Cell. Un tipo di tecnologia in cui convivono sia le batterie che l’idrogeno. Il veicolo commerciale, infatti, è spinto da un unico motore elettrico che può essere alimentato sia dalla fuel cell ad idrogeno sia da una batteria ricaricabile. La “Mid-Power Architecture” presentata da Stellantis offre un’autonomia di almeno 400 km secondo il metodo di misurazione WLTP e allo stesso tempo non richiede alcun compromesso in termini di utilizzo dello spazio e capacità di carico. Tenendo conto che l’83% dei clienti che usa questi veicoli commerciali leggeri percorre meno di 200km al giorno e il 44% degli stessi percorre mediamente non più di 300km, ecco che la l’autonomia richiesta è più che ottima.

Stellantis sottolinea la soddisfazione dei clienti nel testare i prototipi ad idrogeno, il che è un’ulteriore conferma che sta andando nella giusta direzione. Le batterie più piccole, necessarie anche per un veicolo a fuel cell, sono montate sotto i sedili, mentre la pila di celle a combustibile e l’elettronica di controllo associata, si trovano nel vano motore, in modo da sfruttare lo spazio reso disponibile dal motore elettrico, molto più compatto. La novità è che anche le batterie saranno ricaricabili come in un veicolo puramente elettrico, alla presa o da una colonnina. Il programma PHEV di Stellantis fornirà le batterie, con la collaborazione delle società Stellaris PSA e Opel, mentre Faurecia e Symbio forniscono il sistema di stoccaggio dell’idrogeno: tre serbatoi per un totale di 120 litri e la pila di celle a combustibile. Il gruppo propulsore è stato sviluppato presso il Centro globale di competenza Stellantis per l’idrogeno e le celle a combustibile a Rüsselsheim, dove si trova anche lo stabilimento Opel Special Vehicles (OSV), responsabile dell’assemblaggio.

Entro la fine del 2021 vedremo questi veicoli operativi e inizierà la sfida di Stellantis per la sostenibilità e per la produzione su vasta scala.

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