“Anche con il suo silenzio innesca delle emozioni”

Renzo Vitale, Sound Designer del BMW Group

Renzo Vitale, Sound Designer del BMW Group

Come cantavano Simon & Garfunkel, anche il silenzio ha un suono.

E se c’è un carattere distintivo di ogni automobile è proprio la sua ‘voce’. Ecco allora che in un mondo dell’auto che sarà presto dominato dal silenzio della mobilità elettrica, il suono continuerà ad essere un tratto caratteriale unico capace di fare la differenza. Parola di Renzo Vitale, Sound Designer del BMW Group. «Fondamentalmente, il suono emesso da un veicolo dovrebbe innescare emozioni e allo stesso tempo trasmettere informazioni. Il nostro obiettivo era replicare i due lati della medaglia nella MINI, ma anche tracciare una chiara linea di demarcazione tra loro». Il suono di un motore a combustione suscita forti emozioni, ma avrebbe poco senso emularlo su un veicolo elettrico: non ci sono cambi di marcia e la progressione nell’erogazione della potenza è praticamente istantanea. Considerato che l’udito è l’unico dei cinque sensi che non si ‘spegne’ mai (un retaggio ancestrale ereditato dagli uomini delle caverne allertati dall’ingresso di estranei attraverso il “crack” dei rametti secchi che piazzavano sull’uscio), il sound resta un elemento fondamentale del coinvolgimento dell’esperienza di guida.

E qui entra in gioco il delicato lavoro dell’ingegnere acustico piemontese che guida il reparto di Design del suono del gruppo tedesco. «Il silenzio è una delle condizioni più preziose per gli esseri umani, perché ci permette di apprezzare la profondità della nostra presenza. Questo è una delle ragioni per cui l’avvento delle auto elettriche ha generato molto entusiasmo: per la prima volta, possiamo associare l’idea delle auto con l’esperienza del silenzio. Per questioni di sicurezza è però necessario dare voce alle vetture elettriche e non basta amplificare il ‘sibilo’ naturale emesso dal motore. Il nostro lavoro è proprio quello di dare voce ai veicoli del futuro affinché siano sicuri per gli utenti della strada e abbiano allo stesso tempo un carattere distintivo».

Così Renzo ha diviso il sound della nuova MINI Cooper SE in tre parti: passionale, energetico e stimolante. «MINI ha un luccichio negli occhi, un elemento sorprendente che dovremmo percepire anche ad occhi chiusi. Ho trascorso molto tempo a osservare la MINI Cooper SE mentre componevo il suono della sua voce, per catturare davvero la sua essenza. Ho provato a tradurre le linee dell’auto in forma udibile. La voce di una MINI è luminescente. Dice: “hai un amico vicino”». 

Non ci vorrà molto perché le vetture elettriche possano esprimere concetti più complessi attraverso l’ingegneria del suono. «È concepibile che la MINI sarà in grado di percepire l’umore del guidatore e rispondere con il suono; offrirà loro un’esperienza sonora che migliorerà alcuni momenti. Potrà essere la riproduzione del suono di un paesaggio, un segnale sonoro o un brano musicale. Il veicolo si esprimerà e darà ai passeggeri la sensazione di non essere soli».

In effetti, il senso di solitudine che si sperimenta in una camera anecoica come quella dell’Open Lab della Caimi S.p.A. di Nova Milanese, una delle principali realtà produttive europee design oriented di materiali fonoassorbenti, è alquanto desolante, soprattutto a luci spente o occhi chiusi. Solo dopo aver assaporato il silenzio assoluto si può infatti apprezzare il lavoro di Renzo che conferisce nuova identità alle auto del futuro. D’altra parte, «La MINI Cooper SE non è solo un’auto – come sottolinea Stefano Ronzoni, Direttore MINI Italia –, ma un’esperienza».

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