Tra calcio e superbike, i progetti di Prometeon. Righi: “Puntiamo ad allargare i confini del brand”

Parma Calcio e Prometeon Tyre Group sono realtà solo apparentemente parallele, accumunate dalla volontà di innovazione e business. “Ho due grandi passioni nella vita, le moto e il calcio – racconta Roberto Righi, General Manager di Prometeon – lavoro ogni giorno con il mio team per ampliare i confini del brand, senza pormi limiti”. Dallo scorso 12 agosto, l’azienda leader di pneumatici, è ufficialmente il nuovo Main Sponsor del club emiliano. Tante idee, obiettivi e capitale, oltre al supporto di oltre 8mila dipendenti in tutto il mondo.

 Chi è Roberto Righi? “Sono quasi tentato dal non dichiarare la mia età – sorride – ma sono ossessionato da numeri, date e statistiche. Ho 57 anni e lavoro con la stessa passione di quando ho cominciato il primo giorno. Per diversi anni ho collaborato con il gruppo Pirelli, nella direzione dei canali ricambi e in seguito con Ducati, come responsabile delle vendite internazionali. Nel mio destino ci sono sempre stati sport, motori e pneumatici”. Prometeon, oltre all’accordo pluriennale in Superbike, apre le porte al mondo del pallone. Una realtà più mainstream, accompagnata per mano dalla storia del quarto club italiano più vincente, in Europa. “Siamo un’azienda da un miliardo e mezzo di fatturato quest’anno, abbiamo il dovere di pensare in grande. Con il Parma, è stato amore a prima vista. Una società che ho sempre ammirato, dall’esterno. L’attuale proprietà americana ha un piano concreto e a lungo termine. Siamo convinti che il calcio, possa farci raggiungere un pubblico molto vasto. C’è grande attenzione verso i tifosi. Stiamo già attivando numerose iniziative per regalare agli appassionati e ai nostri clienti tour, visite al museo e meet e greet con i calciatori”. 

Calcio e Superbike, vetrine prestigiose capaci di arricchire il valore di un brand, quello di Prometeon, volto ad allargare i propri orizzonti su mercati internazionali. “Ad oggi è proprio questo il nostro obiettivo. Vogliamo che la gente inizi a parlare di noi e non solo come sponsor, ma come azienda e prodotto. Abbiamo scelto due realtà opposte tra loro, che hanno però valori comuni. Il motociclismo è uno sport individuale. Nonostante il lavoro minuzioso di ingegneri e meccanici, una volta abbassata la visiera in griglia ti ritrovi sempre tu e la moto. Il calcio è diverso, lavori ogni giorno con i compagni per ottenere il risultato. Un mix perfetto di costanza e determinazione. Il pallone, da sempre, ha la capacità meravigliosa di unire. Uno stadio pieno trasmette emozioni più grandi di quelle di un circuito, la moto dalla sua però è in grado di regalare traiettorie, sorpassi e attimi difficilmente replicabili in altre discipline”. 

In futuro cosa dobbiamo aspettarci da Prometeon? “Competenza, tecnologia e avanguardia. L’obiettivo sarà sempre quello di offrire la giusta soluzione ad ogni singolo cliente. Abbiamo iniziato il nostro percorso con la produzione e la vendita di pneumatici a marchio Pirelli, oggi l’azienda sviluppa già un approccio plurimarca e pluriprodotto al fine di soddisfare il mercato italiano e internazionale. Sulle novità, ci sarà da divertirsi. Il Parma tornerà in Serie A, sono certo. Con la nuova proprietà c’è grande sinergia, Kyle Krause è una persona dinamica e ambiziosa. Anche in Superbike il progetto è appena cominciato. Stiamo sviluppando nuove iniziative, che arricchiranno entrambi. Qualche settimana fa, ero in pista con Troy Bayliss, abbiamo ricordato qualche sorpasso al “limite” che l’ha visto protagonista nella sua carriera. Ridevamo tutti divertiti, poi guardandomi negli occhi mi suggerito di azzardare, se la vita e le circostanze lo consentono. Solo così il risultato supererà le aspettative. Mi fido di lui, non vinci tre campionati del mondo se non hai questa mentalità”. Bayliss non è stato l’unico pilota Campione del Mondo a confrontarsi con Roberto. Negli anni vissuti in Ducati, Valentino Rossi, è stato un esempio costante, nonostante risultati non entusiasmanti in pista. “Nei due anni in cui Valentino è stato pilota ufficiale Ducati in MotoGp, vivevo a Bologna e lavoravo in Ducati. Anni duri, dal punto di vista sportivo. Ho imparato tantissimo, Valentino è pilota vero, con la P maiuscola. Non lasciava nulla al caso, anche il peso prima di salire in moto doveva essere al grammo. E poi che traiettorie, alcuni sorpassi erano contro la fisica. Il Bagnaia di questa stagione mi ha ricordato a tratti Valentino. Hanno diverse similitudini in moto, dalla posizione al cambio di direzione, si vedrà…”
Prometeon, osserva il tutto da vicino, ponendo le basi da protagonista sull’innovazione del futuro.

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