Con 408 Peugeot apre un fronte inedito

La ceo Linda Jackson: “E’ la prima auto di una nuova specie” E’ un mix tra un Suv-crossover e una berlina ai limiti della coupé.

Moriremo suvisti? Provocazione, non tanto nei riguardi di una tipologia di auto che bene o male difende il minimo difendibile sul mercato europeo: vale circa il 45% sul totale, e l’Italia non fa eccezione. Semmai, la domanda da porsi è se, in parte, il momento negativo del mercato possa ricondursi anche a un’offerta con poche idee nuove. Prendiamo il design: la richiesta costante di Suv non ha certo ispirato scelte radicali o nuove strade. Le eccezioni si contano sulle dita di una mano, la più coraggiosa è stata la trasformazione del vecchio Defender da parte di Land Rover. Per il resto, è la fiera dei Suv-coupé che quando venne introdotta una quindicina di anni fa con la Bmw X6 lasciò perplessi: per quanto accattivante, il concetto di sacrificare in parte lo spazio su un veicolo “utilitario” come un Suv sembrava un controsenso. Invece ha funzionato e oggi è normale imbattersi in modelli dalle linee atletiche, spoiler e spoilerini, lunotto inclinato in stile coupé. Piacciono, eccome: praticamente un Suv su due venduto da Audi è Sportback come uno dei fenomeni del mercato è Cupra Formentor, l’essenza della tipologia. E le Porsche Cayenne Coupé o le versioni sportive di Mercedes GLC e GLE sono ai vertici del gradimento. Ecco perché in mezzo a una tendenza che appare inarrestabile, fa notizia il debutto di un’auto che intende aprire – è da vedere che funzioni, ovviamente – un nuovo fronte. E’ la Peugeot 408: un mix (azzeccato) tra un Suv-crossover e una berlina ai limiti della coupé, con una carrozzeria rialzata e funzionale. «E’ la prima auto di una nuova specie» ha sottolineato Linda Jackson, CEO di Peugeot, lasciando intendere che questo laboratorio fatto sulla 408 potrebbe servire per nuovi modelli ma soprattutto per spostare la Casa del Leone verso la fascia premium. Precisazione: non è una berlina ‘rialzata’ come ne sono spuntate a iosa negli ultimi anni, con differenti denominazioni: All Road per Audi, All Terrain per Mercedes, Cross Country per Volvo, Scout per Skoda. All Track per Volkswagen. Sono le varianti di modelli – talvolta wagon – che vengono modificate nell’assetto e arricchite con accessori specifici, puntando a quella nicchia che ama il fuoristrada leggero senza per forza avere un off-road o un Suv potente. La nuova 408 non appartiene a questa categoria, al massimo ha un concetto di ‘contaminazione’ apparso qualche mese fa in casa Stellantis con la nuova ammiraglia Citroen: la C5 X ha la classicità di una berlina, la praticità e i volumi di una station wagon e la guida propria di una “ruote alte”. Basta vedere l’altezza libera da terra (19,4 cm, record per un berlinone), sottolineata da pneumatici su cerchi da 19″. Ma stiamo comunque parlando di una vettura lunga 481 cm, tranquillamente di nicchia, erede di una lunga dinastia di ammiraglie forte personalità estetica e tecnica. Con la 408, il discorso è diverso, a partire dalle dimensioni esterne (469 cm di lunghezza, 184 cm di larghezza, 148 cm di altezza) e da un mercato importante, cercando di rubare dai Suv come dalle berline tradizionali. Non facile, ma l’equilibrio è stato trovato. Le linee sono affilate, la calandra è in tinta carrozzeria per integrarsi meglio con il frontale al centro del quale spicca il nuovo logo del marchio con la testa del leone di profilo. Il paraurti posteriore, dal taglio rovesciato, conferisce al profilo un aspetto deciso e marcato, accentuato dalle grandi ruote con cerchi da 20 pollici con un design geometrico. La parte frontale richiama il nuovo corso stilistico delle ultime Peugeot, con evidenti riferimenti alla 308 come il taglio particolarmente affilato dei proiettori. «Il processo stilistico si è svolto passo passo con gli ingegneri alla ricerca di forme che fossero belle e ricercate, ma al tempo stesso fortemente aerodinamiche ed efficienti. Il risultato è sotto gli occhi di tutti, la 408 è capace di emozionare» sottolinea Matthias Hossann, il responsabile del design Peugeot. In più, va detto che i 279 cm di passo regalano un’eccellente abitabilità ai passeggeri posteriori (con uno spazio per le ginocchia di 19 cm) e al bagagliaio che nella configurazione base ha un volume di 536 litri e può arrivare – con gli schienali dei sedili posteriori abbattuti – a 1.611 litri. A dimostrazione che non si è penalizzato il comfort per l’esercizio di stile.In ogni caso, sarà interessante vedere le reazioni di un mercato dove mancano provocazioni (misurate) come questa. Restando nei confini di Peugeot, viene naturale pensare alla bellissima 406 che Pininfarina disegnò nel ‘97: abitabilità da berlina, stile da coupé. Fu un successo, nella sua nicchia: ma 25 anni fa, non esistevano i Suv, attuali padroni del mercato. Quelli che la 408 affronterà, senza paura, ma osservata speciale anche dalla concorrenza.

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