Dacia piace agli italiani

In Italia nel 2023 Dacia è stato il brand più venduto a clienti privati, segnando inoltre una forte crescita rispetto al 2022, pari ad un +25,7%. Non va inoltre dimenticato il dominio del mercato GPL in cui realizza oltre il 40% delle vendite totali. Questo il biglietto da visita del marchio fondato in Romania nel 1966 che dal 1999 è entrato nella galassia Renault. “Oggi vogliamo conquistare il segmento dei C-SUV” spiega Patrice Lévy-Bencheton, Direttore Performance Prodotto Dacia. E cosa sono i C-SUV? Si tratta di auto intorno ai quattro metri e mezzo di lunghezza. L’identikit della nuova Bigster che arriverà nelle concessionarie entro la fine dell’anno. Che Dacia sia una Casa automobilistica in evoluzione è una certezza. Si tratta di un marchio che è passato negli ultimi anni dal concetto di low cost a quello di value for money. Un percorso fatto da un’iniezione di tecnologia accompagnata da un design più ricercato e da un logo tutto nuovo. “I prodotti Dacia vengono offerti al miglior rapporto qualità prezzo, e hanno tutto quello che serve e che il cliente si aspetta di trovare in una vettura come la nostra” continua Patrice Lévy-Bencheton. Un esempio è il successo che sta riscuotendo il sofisticato power train ibrido che equipaggia Jogger composto da un motore a benzina da 1.6 litri e due elettrici per una potenza complessiva di 140 cavalli. Arriverà anche una Sandero ibrida? “Una Sandero ibrida è qualcosa di cui ovviamente si discute. Ma questa tecnologia verrà introdotta solo quando avrà senso farlo” conferma il direttore performance del brand. E le elettriche? A quando la transizione totale? “La tecnologia a noi non manca, – conclude il manager francese- potremmo infatti fare shopping all’interno del Gruppo Renault (la cui transizione totale all’elettrico è prevista entro il 2030 ndr) ma lo faremo se e solo quando i nostri clienti ce lo chiederanno. Se lo scenario normativo verrà confermato, entro il 2035 saremo un brand 100% elettrico. Ma fino a quel momento continueremo ad offrire motori termici, che oggi offrono costi e un’esperienza d’uso più coerenti con la situazione e la domanda attuale”. Confermato invece che per Dacia resta fondamentale il GPL che, secondo la Casa rumena, ha un ruolo chiave nel processo di decarbonizzazione perché riduce le emissioni del 10% rispetto al motore termico alimentato a benzina. Per questo il GPL probabilmente verrà diffuso in tutta la gamma. Intanto Dacia sperimenta anche i carburanti sintetici che intende mettere alla prova sul campo durante la partecipazione alla prossima Dakar. Insomma i fan di Dacia nei prossimi tempi avranno sempre di più pane per i loro denti.

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