Una batteria più grande permette una più elevata autonomia, poi subentra il motore a benzina a ciclo Atkinson.
L’ambiziosa politica di crescita di MG (del gruppo cinese Saic), sta producendo i suoi frutti: nel 2023 sono state immatricolare 30 mila auto, l’obiettivo del 2024 è il 3 per centro del mercato. In questa strategia di crescita si inserisce il lancio della MG3 Hybrid +, un modello di segmento B full hybrid dalle misure compatte: lunghezza di 4,11 metri, passo di 2,57 metri, bagagliaio da 293 litri. In Italia gran parte del mercato è costituito da auto di queste dimensioni, però la nuova MG vuole misurarsi non solo con le dirette concorrenti, ma anche con le benzina pure e con le mild hybrid. Il punto di forza della MG3 Hybrid + è una batteria grande (da 1,83 kWh), che permette un’elevata autonomia elettrica. Il powertrain (ossia l’insieme di motori elettrico e termico) prevede un propulsore a benzina a ciclo Atkinson di 1,5 litri da 75 kW (102 CV) e un motore elettrico da 100 kW (136 CV). Inoltre c’è un generatore di energia separato da 45 kW. La MG3 Hybrid + si comporta da elettrica pura sino a 50 orari; tra 50 e 80 orari utilizza i due motori in serie; oltre gli 80 orari si affida al benzina. I due propulsori funzionano anche in parallelo, quando forniscono sia trazione sia ricarica alla batteria. Ma tutto questo, in cosa si traduce per l’automobilista? La potenza di sistema (195 CV e 425 Nm di coppia) garantisce consumi contenuti (il ciclo Wltp parla di 4,4 litri ogni 100 km, emissioni a 100 g/km di CO2) e fluidità di marcia. Provata sui colli attorno a Bologna, la MG3 Hybrid + evidenzia sempre un buono spunto, anche in salita è briosa, con uno sterzo leggero, ma preciso. Il tutto unito a una buona silenziosità di marcia. Il cambio automatico è a sole tre marce, possibile – secondo i tecnici della Casa – dal fatto che alle basse andature l’auto funzioni quasi sempre in elettrico e dunque non sia necessario cambiare rapporto. L’auto è cinese e in Cina (a Shanghai) viene prodotta. Ma, in virtù dei legami storici britannici, la Casa ha un centro a Birmingham, dove si rifinisce il design e si mettono a punto regolazioni e tarature adatte ai gusti europei. Su strada l’auto offre piacevoli sensazioni. Possibile anche scegliere tre modalità di guida (Eco, Standard e Sport) che rendono la risposta o più virata verso l’economia di esercizio o verso la reattività. Buona la silenziosità interna, a beneficio del comfort. La MG3 Hybrid + è ben equipaggiata (specie sul fronte Adas), molti accessori si trovano già nella versione base, ovviamente la lista cresce di versione in versione. Ci sono Android Auto e AppleCar Play (con cavo Usb). Sulla più rifinita (la Luxury, quella intermedia si chiama Comfort, quella di accesso è la Standard) ce ne sono alcuni che normalmente si trovano sulle vetture di fascia superiore (accesso senza chiave, sedili anteriori e volante riscaldati, telecamera a 360 gradi). Gli schermi sono due, uno davanti al guidatore (da 7 pollici) e uno al centro della plancia (da 10.6 pollici). Positivo (ma è questione di gusti e forse di età anagrafica) il fatto che siano stati mantenuti dei comandi fisici disposti “a pianoforte”. Gli interni sono bene assemblati, lineari nel design, e sebbene si sia scelto di usare materiali rigidi non si sentono vibrazioni. In generale i progettisti hanno lavorato sul comfort acustico, concentrandosi sui supporti motore, sui materiali fonoassorbenti e sul contenimento della percezione delle asperità stradali.