E’ arrivata Avenger. La jeep a zero emissioni

Due anni fa l’elettrificazione era guardata con sospetto dai fedeli. Oggi ecco la proposta del marchio completamente elettrica. Ma in Italia e in Spagna ci sarà anche una versione a benzina.

È più facile provare nuove strade se le attuali stanno dando validi risultati. Ecco perché non c’è da stupirsi se Jeep – il brand con maggiore personalità tra gli ex-FCA di Stellantis – ha preso una rotta chiarissima, apparentemente in contrasto con una storia fatta di potenti motorizzazioni termiche, in parte non vendute in Europa ma comunque nell’anima del marchio. Sino a due anni fa, la sola idea di variare fronte era guardata con sospetto dai fedeli (e facilmente anche da buona parte del management) poi la vera accelerazione con l’entrata in Stellantis: da Renegade e Compass ibride (plug-in nel 2020, full l’anno scorso) si è arrivati alla nuova Avenger a zero emissioni. Christian Meunier, CEO di Jeep, spiega il perchè: “L’elettrificazione è estremamente positiva per il nostro marchio, in quanto lo rende ancora più performante, interessante, sostenibile e divertente. È una strategia lungimirante per far sì che i milioni di appassionati di Jeep in tutto il mondo continuino ad avere un pianeta a portata di mano, da esplorare, accudire e proteggere”. Da qui un piano completo per la nuova generazione di veicoli 4xe, full electric, nell’ambito di una trasformazione in chiave sostenibile e l’obiettivo di diventare il principale marchio mondiale di Suv elettrificati. Non facile, ma neppure impossibile: in Italia, praticamente un Suv su cinque ‘alla spina’ è di Jeep, e contribuisce a circa metà delle vendite in Europa. Per non parlare del quadro internazionale dove il brand è leader assoluto in Brasile, in crescita in Cina e in Medio Oriente, oltre a rappresentare il 44% delle vendite Stellantis in Nord America con la Grand Cherokee protagonista. Ora a rinforzare la squadra arriveranno i Suv elettrici, quattro entro la fine del 2025. “Siamo incoraggiati dal successo del portafoglio 4xe elettrificato in Nord America e in Europa, quindi stiamo progettando e sviluppando i Suv Jeep più performanti e sostenibili di sempre” ha detto Meunier durante la presentazione della nuova Avenger, a Tychy che ospita l’enorme sito Stellantis in Polonia (dove Fiat iniziò a realizzare auto nel 1975 ). “Avenger è un modello che offre tutte le capacità del marchio, declinato su misura per il mercato europeo – ha spiegato Antonella Bruno, Head of Jeep Europe in Stellantis – un Suv rivolto ai guidatori alla ricerca di una Jeep che offra però un’alternativa performante, compatta e interamente elettrica. Sarà il punto di ingresso nella gamma, appena sotto Renegade, e ci aspettiamo diventi il modello più venduto nel nostro portafoglio entro il 2024”. L’abbiamo vista da vicino a Tychy dove per ora sarà costruita per tutti i mercati. È sicuramente un buon modello: al primo impatto trasmette la sensazione di essere inevitabilmente una Jeep, ma con un tocco moderno e più leggero delle altre sul mercato. La sostituta della Renegade? No, considerando un gap di 16 centimetri, visto che è lunga 408 cm contro i 424 cm della sorella. Certo, insiste sullo stesso segmento di mercato, quello delle Suv di fascia B che in Europa va fortissimo e affiancherà (inizialmente?) la Renegade. In Stellantis non temono una possibile concorrenza poiché, a loro avviso, si rivolgono a pubblici e utilizzi leggermente diversi: la Avenger a coppie giovani e single, con alta incidenza di donne; la Renegade a famiglie con bambini piccoli e single, ma in prevalenza maschi. Insomma, più urban chic l’Avenger, piú outdoor la Renegade. La prima, senza dubbio, ha un design piacevole che la rende più imponente delle reali dimensioni. Merito di un montante anteriore arretrato, così da far sembrare il cofano più lungo; del frontale da Jeep “adulta”, che la inserisce di diritto nella genealogia della Grand Cherokee e la apparenta più direttamente alla sorellona Compass, ma con un tocco moderno e più leggero; dei vari dettagli che allargano la sezione frontale e di coda, come i parafanghi sporgenti e le luci posteriori con un contorno nero che le amplia, proprio come la matita cosmetica per l’occhio, estendendole in orizzontale. Il propulsore elettrico nasce da Emotors, una joint venture tra Stellantis e Nidec Leroy-Somer Holding. Fornisce 115 kW (156 Cv) e 260 Nm di coppia massima. La nuova batteria da 54 kWh, anch’essa prodotta da Stellantis, offre elevata densità di energia e 400 km di autonomia dichiarata nel ciclo WLTP, che diventano 550 km nel ciclo urbano. Essendo una Jeep, non dovrebbe mancare la variante 4xe, con la trazione integrale elettrica assicurata da un’unità supplementare al retrotreno. Ma la sigla 4xe individuerà anche la variante plug-in, al top della gamma ibrida, che arriverà in un secondo tempo. In compenso, insieme alla Avenger First Edition elettrica – che ha ricevuto oltre 5mila prenotazioni in Europa – nel primo quadrimestre 2023 ci sarà pure una First Edition a benzina. “Le venderemo solo in Italia e in Spagna, a causa della carenza delle infrastrutture di ricarica nei due Paesi” sottolinea Antonella Bruno. Sarà interessante vedere il risultato sul mercato, anche alla luce della forbice di listino: la termica (è un tre cilindri 1.2 litri con 100 Cv di potenza) a 26.900 euro, la zero emissioni a 39.500. “In ogni caso, stiamo ridefinendo le idee di libertà e avventura come solo la nostra Casa è in grado di esprimere – sottolinea Jim Morrison, Head of Jeep Brand North America – creando modelli come Avenger che possono andare ovunque e fare qualsiasi cosa”. In pratica Go anywhere, Do anything: eterno claim di Jeep.

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