Ferrari si inventa due supercar per clienti speciali

La SF90 XX, anche in versione cabrio, destinata a pochi eletti. Manzoni ha messo le ali alla SF90 Stradale.

Non c’è settimana che il titolo Ferrari non regali dei sorrisi ai suoi azionisti. È una crescita continua che a fine giugno lo ha portato a sfiorare i 300 euro, partendo dai 52 del 2015. Ma come gli azionisti sono soddisfatti anche i clienti, soprattutto quelli di vecchia data, puntualmente coccolati con le novità in arrivo che ormai si susseguono con ritmi perfino esagerati. D’altra parte nel giugno del 2022, Benedetto Vigna, il nuovo Ceo, aveva promesso 15 nuovi modelli entro il 2026. Aspettando la prima elettrica della storia del Cavallino (arrivo previsto nel 2025) ecco gli ultimi arrivi. Sono due Supercar derivate dalla SF90 Stradale che con i suoi 1000 cavalli (tra motore termico ed elettrico) era già una Supercar di suo. Non è stato semplice migliorarla, anche perché i tecnici il giorno della presentazione avevano detto che sarebbe stato impossibile crearne una versione spinta, più da pista che da strada. Invece ecco qui la SF90 XX stradale con la sorella Cabrio, la SF90 XX Spider con tettuccio rigido retrattile. Con trenta cavalli in più della Stradale, sono le due Ferrari omologate per la strada più potenti di sempre e naturalmente anche più veloci. Hanno migliorato il record Fiorano così tanto che in Ferrari si rifiutano di rivelare il nuovo tempo: “Siamo stati così veloci che organizzeremo un evento apposta per svelare il primato”, racconta Galliera. Raffaele De Simone, il principe dei collaudatori del Cavallino, un ingegnere che sa guidare da dio, conferma di essersi divertito un sacco a sfruttare una caratteristica esclusiva delle nuove nate: l’extraboost ereditato dalla Formula 1 che garantisce per un periodo limitato il massimo della potenza possibile. Ovviamente non sono due Ferrari per tutti. Saranno prodotte nei prossimi due anni in numeri limitati (799 per la Stradale e 599 per la Spider) e prezzo esclusivo (770 mila euro per la Stradale e 850 per la Spider). Tra i clienti invitati alla Premiere, non c’è n’è uno che non l’abbia ordinata. D’altra parte, avendo la disponibilità, è difficile resistere. La SF90 XX Stradale è grintosa, ma non sfacciata, trasuda potenza, ma non è eccessiva. “E’ un connubio tra bellezza e performance”, spiega Flavio Manzoni. Era dai giorni della F40 e poi della F50 che non nasceva una Ferrari omologata per la strada con un’ala posteriore fissa. Per tenerla incollata a terra e produrre l’incredibile valore di 530 kg di carico aerodinamico a 250 km/h era impossibile rinunciare a quest’appendice. Flavio Manzoni, l’architetto che dal 2010 disegna tutte le Ferrari, l’ha però pensata in color carbonio, alleggerendola molto (“Lo abbiamo trattato in modo non troppo vistoso, gli abbiamo dato un aspetto tecnico”). E poi questa non è una Ferrari Roma, quella che lo stesso Manzoni, aveva definito una Formula 1 in abito da sera. “La Sf 90 nasceva già come una Supercar di gamma con un livello di performance altissimo – spiega Manzoni – Qui abbiamo voluto fare un salto molto importante a livello di prestazioni e questo ci ha portati a trarre ispirazione dal mondo delle XX. Quella che vediamo è la fusione di due mondi, quello delle Supercar e quello delle XX”. È una Ferrari nata per divertirsi in pista, ma omologata anche per la strada. Un nuovo mostro, con prestazioni super: 0-100 in 2”3 e 0-200 in 6”5 con una velocità massima di 320 orari.

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