L’elettrico lo spingo così

L’idea di Volvo per conquistare il mercato: trecento EX30 in car sharing a BolognaCrisci: “L’accordo nasce dalla condivisione di valori a favore della sostenibilità”
Le analisi impietose sulla lentissima crescita dell’auto elettrica nel nostro Paese (ci si è esaltati per il +34,5% a fine anno, ma restiamo lontani dalla quota media europea: 4,2% in Italia contro il 15%) spesso dimenticano che lo sviluppo non può prescindere da iniziative della Case insieme ad amministrazioni o aziende che operano nella mobilità. La più recente è opera di Volvo Italia che ha scelto il servizio di car sharing Corrente per portare su strada le recenti EX30. La divisione italiana del marchio svedese, che proprio nel capoluogo emiliano ha la sua sede per il nostro mercato, ha siglato un accordo con Tper, l’azienda di trasporto pubblico locale, per l’utilizzo di 300 unità del nuovo Suv elettrico compatto: entreranno in servizio a partire dalla prossima primavera. L’accordo con Volvo Car Italia è stato presentato, a Bologna, da Giuseppina Gualtieri, presidente e Amministratore Delegato di Tper e Michele Crisci, presidente Volvo Car Italia e presidente dell’associazione UNRAE. “L’accordo con Tper ha per noi una grande importanza perché nasce da una condivisione di valori a favore della sostenibilità e, al di là della territorialità, rientra pienamente nella nostra strategia a livello nazionale – spiega Michele Crisci, Presidente Volvo Car Italia. – Con l’auto più compatta e sostenibile mai costruita da Volvo, abbiamo il prodotto giusto per centrare con Tper l’obiettivo”. Va ricordato che EX30 è la vettura più green della gamma: il SUV compatto è infatti il modello del brand scandinavo con la più bassa impronta di carbonio e il più alto tasso di elementi riciclabili: il 95% delle componenti utilizzate per la costruzione della vettura grazie all’impiego di alluminio, acciaio e plastiche riciclate. La EX30 – al di là della chiara importanza per il mercato – è anche ispiratrice dell’attività di Volvo Studio di Milano, che a sette anni dalla sua apertura, ha assunto un ruolo sempre più centrale nel definire la mission della Casa svedese e – di riflesso – la sua immagine. Da tempo infatti lo spazio che si trova all’angolo tra viale della Liberazione e via Melchiorre Gioia – nel cuore di Porta Nuova – svolge un ruolo multifunzionale e con frequenza crescente ospita eventi culturali che veicolano i valori della Casa svedese. Il ricco programma di quest’anno è stato oggetto di una conferenza stampa che ha visto come ospiti tutti i partner milanesi di Volvo, quali La Milanesiana/La nave di Teseo, BAM – Biblioteca degli Alberi Milano, Fondazione Riccardo Catella, Triennale Milano Teatro, Ponderosa Music&Art e BASE Milan. Per il 2024 Volvo ha definito un programma multidisciplinare che segue come filo conduttore l’Entanglement. Un termine inglese che descrive in meccanica quantistica la correlazione tra le particelle a livello micro, capace però di generare effetti anche a livello macro. Nel mondo Volvo il concetto di Entanglement si collega in modo forte a quello di Small is Mighty, il claim con il quale è stata lanciata la nuova auto in virtù dei suoi contenuti, a dispetto delle dimensioni compatte. Perché Volvo EX30 è di fatto ‘qualcosa’ di piccolo in grado di produrre grandi effetti sulla vita degli utenti, sulla mobilità e sull’ambiente. Per similitudine, nel programma 2024 del Volvo Studio si è cercato di declinare l’interazione tra i singoli nell’arte contemporanea, nella musica e nel teatro. Tali connessioni mirano a portare alla costruzione di architetture vaste e complesse, con contaminazioni tra la filosofia, la tecnologia e l’arte. Guardate il calendario, c’è da divertirsi e imparare pure.

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