Lotus riparte da un Suv completamente elettrico

Geely prova a rivitalizzare un marchio storico. Eletre si acquisterà solo online. Promette 600 km di autonomia.

Più che una provocazione, è il frutto della globalizzazione. Eletre, la prima Lotus della nuova era è quanto di più lontano dalla storia del brand fondato da Colin Chapman. “In effetti, nella sede di Hethel sono arrivate decine di mail di appassionati perplessi o proprio arrabbiati quando si è saputo che avremmo lanciato un Suv. ‘Ma come? Lotus era diversa da tutte e ora diventate uguali’ era il leit-motif. Per me Eletre è invece una novità assoluta in quanto tra i brand del gruppo Geely mancava chi si dedicasse a Suv sportivi di fascia premium”. In effetti, nostalgie evidenti a parte, Peter Horbury (vice-presidente senior del design Lotus, manager con grande esperienza in Ford e Volvo) spiega bene l’inversione di rotta – clamorosa per certi versi – fatta dal marchio che giusto cinque anni fa è stato acquistato al 51% per soli 130 milioni di dollari dai cinesi di Geely. Si riparte con tre modelli con i nomi, che, secondo tradizione, iniziano tutti con la lettera “E”: Emira, Evija, Eletre. La prima è la nuova sportscar di famiglia e, salvo sorprese, sarà l’ultima vettura a motore termico, con il 3.5 V6 o il 2.0 turbo a quattro cilindri di origine AMG. La seconda, Evija, è il manifesto filosofico-tecnico: una hypercar al 100% elettrica con prestazioni da capogiro – ha quattro motori elettrici per un totale di 2.000 Cv di potenza- e un linguaggio stilistico, molto aggressivo, che influenzerà il resto della piccola gamma. Eletre è appunto il Suv chiamato ad aprire nuovi mercati e inedite fasce di clientela per accrescere la redditività di Lotus oltre che per raggiungere l’ambizioso obiettivo di 100mila vetture all’anno entro il 2028. Non facile, ma Giuseppe Mele, direttore marketing di Lotus Europe, ragiona su come è partita l’operazione e i primi risultati. “Quando abbiamo aperto la nuova sede, eravamo in 12 e oggi ad Amsterdam siamo in 85 – spiega – Geely ha impostato il brand soprattutto su due elementi: un design speciale unico e la scelta elettrica, al di là della tipologia di vettura. Pur con un passato importante, raccontiamo una storia che tiene conto dei tempi anche per la vendita: Eletre si acquisterà solo online, con un anticipo di 2.500 euro, ma pensiamo a degli showroom nelle principali città”. Per affrontare rivali toste, quelle della fascia da 100mila euro in su, Eletre gioca non poco sulla cavalleria, oltre che sullo stile (poco europeo, molto da world car): I numeri definitivi non sono ancora noti, ma gli ingegneri dichiarano tra 600 e 900 Cv, con una coppia massima vicina ai 1.000 Nm. Ad alimentare le unità elettriche – anteriore e posteriore – c’è un pacco batteria da 100 kWh che si potrà ricaricare in corrente continua fino a 350 kW o a 22 kW in alternata. Nonostante le dimensioni imponenti e un peso, non ancora ufficializzato, ma sulle due tonnellate, il Suv progettato in Inghilterra promette notevole efficienza, misurata nell’ordine di circa 600 km di autonomia. Per raggiungere il valore, gli ingegneri di Lotus hanno lavorato molto sulle forme della carrozzeria così da ridurne la resistenza aerodinamica. Un esempio sono le grandi aperture disposte dietro le ruote posteriori, soluzione mai vista su un Suv. Eletre, costruita in Cina, dovrebbe arrivare in Europa nel 2023: è già prenotabile, ovviamente online. Chissà cosa avrebbe il mago Chapman.

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