Battista, sogno Pininfarina da 1.900 cavalli, lascia a bocca aperta

Pininfarina Battista

Pininfarina Battista

Sono stato tra i primi al mondo a provare la Pininfarina Battista, una Hypercar elettrica da 1.900 cavalli.

Un’esperienza indimenticabile vissuta nella pista di Nardò a Lecce, uno dei pochissimi circuiti al mondo omologati per velocità fino ai 400 km/h. Tanto di più se al volante, negli hot laps del circuito handling, c’è un esperto ex pilota di Formula 1 e di Formula-e, quale Nick Heidfeld, che ti mostra come la Pininfarina Battista non solo ti incolli letteralmente al sedile con la sua accelerazione da 0 a 100 km/h in 1”98, ma anche come riesca a percorre a 200 km/h e con accelerazioni laterali di 1,7 g, dei curvoni che la mia già settata mente racing mi avrebbe suggerito di effettuare ad almeno 30/40 km/h di meno.

La Pininfarina Battista è un progetto made in Italy: le 150 vetture in edizione limitata verranno prodotte a Cambiano, nella storica sede dell’azienda fondata nel 1930 da Battista Farina. Di questi solo 5 esemplari andranno a costituire una versione Anniversario, ancora più esclusiva. Il prezzo di ognuno di questi capolavori tecnologici è di 2 milioni di euro, una cifra consona al livello di eccellenza progettuale e di innovazione che la Battista è in grado di esprimere.

Alla base di queste performance eccezionali, sono i quattro motori elettrici alimentati da una batteria a 120 KWh, che sviluppano una mostruosa coppia da 2300 Nm, per una velocità massima autolimitata di 350 Km/h e una accelerazione da 0 a 300 Km/h in 12 secondi. La vettura ha un peso di 2.200 Kg, di cui circa 700 Kg per il pacco batterie, ma la collocazione dei pesi è ottimale e il baricentro, posto a soli 38 cm da terra, rende la vettura agilissima tra le curve. L’aspetto più interessante tra i cordoli della pista di Nardò è senza dubbio il torque vectoring che, grazie ai 4 motori elettrici, offre la possibilità di regolare potenza, accelerazione e frenata di ogni ruota in maniera assolutamente indipendente e, soprattutto, istantanea. Ciascuna ruota posteriore può contare su 650 cavalli di potenza, mentre quelle anteriori su 300 cavalli. Stiamo parlando di valori per ruota, che portano la potenza complessiva della Pininfarina Battista a 1900 cavalli, senza attriti generati come per le Hypercar termiche da differenziali o alberi di trasmissione per la trazione integrale. Ne guadagna l’efficienza e quindi la performance e lo si nota in modo particolare dalla facilità con la quale la Pininfarina Battista riesca a ottimizzare l’uscita di curva riprendendo velocità in maniera istantanea.

Non è infatti solo l’enorme potenza a stupire, ma anche il fatto che la Battista riesca a scaricarla a terra sempre nel migliore dei modi, indipendentemente dall’angolo di sterzo o dalla velocità di percorrenza in curva. Paolo Dellaché, ingegnere e capo progetto della Battista, mi ha confidato che si attendono nella fase finale dello sviluppo della vettura ancora un ulteriore step di ottimizzazione del torque vectoring e della gestione della potenza, per la gioia dei Gentlemen driver come me, e dei piloti professionisti come Nick.

Lo stile della vettura è opera di Luca Borgogno e trasmette tutto il DNA delle più belle vetture prodotte da Pininfarina: un omaggio alla purezza delle linee che sanno trasmettere il dinamismo e la potenza, raccordando a regola d’arte le varie appendici aerodinamiche necessarie per tenere una vettura di queste prestazioni incollata al suolo.

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