Con la Porsche 992 GT3 RS si provano emozioni da Formula 1

La Porsche 992 GT3 RS è l’ultima sportiva entrata a far parte della mia collezione 777. Analizzando i dati tecnici della vettura rispetto alla sua precedente versione la 991 Mk2, si potrebbe pensare ad una minima evoluzione, la vettura mantiene infatti il medesimo entusiasmante motore 6 cilindri aspirato, 4 litri di cilindrata, con 525 cavalli a 9.000 giri. 5 Cavalli in più, stessa accelerazione di 3.2 secondi nello 0-100 km/h, ma una velocità massima di ‘soli’ 296 km/h, molto inferiore ai precedenti 312 km/h, e anche all’attuale GT3 che arriva a una punta di 318 Km/h. Cosa è successo alla velocità massima? Semplicemente sacrificata per ottenere una maggiore velocità di percorrenza in curva, e una maggiore stabilità generale, in frenata compresa, attraverso principalmente un enorme alettone posteriore che genera un carico aerodinamico di 860 kg, valore piu che doppio rispetto ai 405 kg della 991.2. Porsche ha valuto fare un regalo a chi frequenta la pista, con possibilità di regolazioni dell’assetto che solo un’auto da corsa può vantare, quali ad esempio la taratura delle sospensioni anteriori e posteriori, in compressione e rilascio, utilissime non solo per ottimizzare l’assetto in base al circuito, ma anche per compensarne le condizioni asciutto/bagnato o l’usura progressiva delle gomme. Ho provato la nuova RS in pista a Portimao, una pista molto tecnica per via dei continui saliscendi e del susseguirsi di curve con diverso raggio, rettilinei e frenate intense. La 911 GT3 RS ti emoziona come un’ auto da corsa, e lo fa in piena sicurezza, complice l’aerodinamica attiva che bilancia il carico dell’auto in maniera ottimale in ogni punto del circuito. Il passo successivo è l’attivazione manuale del DRS, ovvero anticiparne l’apertura dell’ala appena usciti dalla curva per guadagnare in velocità, e per questo è richiesto un minimo di esperienza, ma la sensazione che ti regala è quella del pilota di Formula 1. Non ci sono ancora competitors per la RS, almeno niente che abbia una targa. Due considerazioni finali: la prima è che non esiste un bagagliaio o vano interno, l’unica è provare ad infilare dietro il roll bar quello che si riesce a far passare tra le barre, una piccola borsa soffice ad esempio con la tuta da pista, e se avete una taglia media forse anche il casco. Il resto si spedisce direttamente in pista, casco compreso ahimè nel mio caso. La seconda considerazione è che, se avete la fortuna di possedere questa vettura, avete il dovere morale di portarla in pista frequentemente e provare una sensazione unica: portare il vostro corpo e quello di un eventuale passeggero ad accelerazioni laterali superiori ai 2 g. Avrete così anche reso merito al lavoro degli ingegneri di Porsche e alla filosofia della RS.

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