Mole Urbana, ecco la carrozza per noi adolescenti

Da Citroën Ami al nuovo quadriciclo disegnato da Umberto Palermo: quante soluzioni per muoversi in sicurezza

Mole Urbana

Mole Urbana

Guidando la mia Citroën Ami, in queste settimane, mi sono accorta di quanto la mobilità cittadina sia di grande interesse per noi adolescenti: un modo di essere autonomi in completa sicurezza, alla guida di un mezzo divertente e completamente green, che si accorda alla perfezione a un argomento importante come la sostenibilità ambientale, al quale teniamo molto. Un mezzo facile da parcheggiare, che possa portare passeggeri, che ci rappresenti anche nel suo design e che, grazie al motore elettrico, ci permetta di entrare in aree cittadine, come i centri storici, dove altre motorizzazioni avrebbero bisogno di autorizzazioni.

Per questo motivo, e anche perché ho ereditato lo spirito curioso del pioniere da mio padre (Andrea Levy, il presidente del Milano Monza Motor Show oltre che prezioso tester per il Foglio Mobilità ndr) ho accettato con entusiasmo di fare un giro su Mole Urbana, il quadriciclo elettrico disegnato dal car designer Umberto Palermo che sarà in vendita dal prossimo anno e che io ho provato ancora in fase prototipale per le strade del centro di Torino: è stato divertente vedere quanto la sua linea eccentrica attirasse gli sguardi, dei passanti e degli automobilisti. Impossibile non notare Mole Urbana: la sua caratteristica forma, che ricorda le carrozze di due secoli fa, si unisce a linee modernissime, quasi futuristiche. Palermo l’ha pensata e realizzata come mezzo con cui muoversi agilmente in città, rivoluzionando il settore dei servizi come quelli delle consegne di posta e pacchi, ma ammetto che stare al volante di quell’eccentrica due posti mi ha fatto pensare che anche per noi ragazzi potrebbe diventare un mezzo di trasporto perfetto, comodo, di carattere e proiettato nel futuro. Il motore garantisce un’autonomia tra i 100 e i 200 km, a seconda di quale modello di Mole Urbana si sceglie (lunghezza 2,6 metri per le versioni più piccole e 3,7 per le versioni più capienti), e la sua velocità supererebbe i 50 km/h se non fosse limitata perché si tratta di un prototipo. Inoltre ha un raggio di sterzata ampio, per facilitare le manovre anche dei meno esperti. La mia parte preferita è l’interno, caratterizzato dal legno che lo rende caldo e confortevole. I sedili sono molto ampi e comodi, hanno i doppi braccioli e sono reclinabili, aspetto non secondario se si pensa che potrebbe diventare il mezzo di consegna di postini e fattorini. E poi, dulcis in fundo, Umberto Palermo ha disegnato una plancia in grado di ricordare un ufficio, con l’utilizzo dei sistemi di connettività di tutti i device.

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