Ci sarà una Mercedes per tutti i gusti (di motore)

Portato al 2030 l’obiettivo di raggiungere il 50 per cento di veicoli elettrificatiLa Casa di Stoccarda continua a produrre e aggiornare i termiciI desideri dei clienti hanno preso il sopravvento sull’ideologia pura.

La revisione delle strategie di Mercedes sul futuro prossimo dell’automotive è illuminante sul momento particolare che stiamo vivendo, tra molti dubbi e poche certezze. Giusto partire dai numeri che sono quelli del bilancio dello scorso anno che per la Stella si è chiuso con utili prima degli interessi e delle tasse in calo dai 20,5 miliardi di euro del 2022 ai 19,7 miliardi del 2023. Questo nonostante un aumento del 2% dei ricavi, frutto di un totale di 153,2 miliardi rispetto ai 150 miliardi del 2022. Tra auto e van, le vendite della Mercedes sono aumentate dell’1,5%, fino ad arrivare a 2.491mila veicoli. In particolare sono state incrementate le consegne delle auto completamente elettriche del 61%, passando dalle 149.200 unità del 2022 alle 240.700 del 2023. Crescita simile per gli e-van, che passando dai 15mila del 2022 ai 22.700 fanno registrare un miglioramento del 51%. Quindi, da un lato, non si può dire che il contributo del mondo elettrico sia stato scarso. Eppure gli aumenti non hanno impedito alla Mercedes di rivedere i target di elettrificazione, portando al 2030 l’obiettivo di raggiungere una quota del 50% di veicoli elettrificati rispetto alla previsione, datata 2021, che parlava della scadenza del 2025. Il ceo Ola Källenius aveva peraltro avvertito verso la fine dello scorso anno che, in Europa, difficilmente le auto elettriche avrebbero potuto rappresentare la totalità delle vendite entro il 2030: oggi le auto 100% a batteria rappresentano l’11% delle vendite totali, il 19% se si considerano anche le ibride. Källenius ha quindi rassicurato i clienti e gli investitori che la Mercedes sarà in grado di continuare a produrre motori a combustione ed è pronta ad aggiornare la sua tecnologia anche per il prossimo decennio. Si riparla, tanto per dirne una, del ritorno in chiave contemporanea del mitico V8, destinato alle sportive AMG e richiesto a gran voce dai fedeli della Stella. Senza tanti giri di parole, è una netta revisione delle strategie produttive e, ovviamente, commerciali. Se prima a Stoccarda ritenevano possibile arrivare già nel 2030 con un mix di vendite composto per il 100% da auto elettriche, ora si prevede di raggiungere il 50%. E comprendendo le ibride. Il cambio di rotta conferma la ‘conditio sine qua non’ indicata nel 2021: Mercedes sta rallentando la transizione non perché la ritenga sbagliata (almeno ufficialmente…) ma per l’intenzione di soddisfare «le diverse esigenze dei clienti fino al 2030», ossia di quella parte del mercato che molto probabilmente non passerà all’elettrico per un motivo o un altro. Tra l’altro, il 2024 sta deludendo tutti: il rallentamento della crescita economica, i problemi nella catena di approvvigionamento e le tensioni tra Cina, Stati Uniti e Unione Europea fanno prevedere rendimenti inferiori sulle vendite di quasi tutte le Case, compresa Mercedes. In particolare, il costruttore della Stella si prepara a un probabile livello inferiore nel primo trimestre rispetto al 2023, a causa in particolare della carenza di sistemi a 48 V forniti da Bosch, e prevede che le vendite di veicoli elettrificati, compresi quelli ibridi, rimarranno stabili intorno al 20% del totale. Anche (e soprattutto) per questo, Ola Källenius tiene i piedi per terra ed è andato dritto su un punto fondamentale: «Le elettriche costeranno più di quelle tradizionali per molti anni allontanando sempre di più la parità di costo che si pensava a portata di mano». Nella stessa intervista – rilasciata al quotidiano Die Zeit – ha chiarito definitivamente che la Mercedes non ha fissato alcuna data per l’addio ai motori a combustione e che il ritmo della trasformazione sarà «determinato dai clienti e dal mercato e questo si traduce in una maggior flessibilità nella gestione dei propulsori termici». Quindi la Stella porterà comunque avanti la sua crescita elettrica, ma continuerà anche ad aggiornare le produzioni tradizionali. E’ stata trovata pure la definizione per la nuova visione: Strategic Consistency per le full electric e Tactical Flexibility per tutte le altre. Källenius vede una Mercedes che lascia da parte le ideologie e lavora sul mercato: «Non ci sarà un’architettura completamente nuova per i modelli con motori a combustione, semmai stiamo lavorando per rinfrescare quelle esistenti e sviluppare la gamma endotermica in modo da rispondere alle future normative sulle emissioni comprese quelle che entreranno in vigore in Usa nel 2027, oppure l’Euro 7». Poi una novità fino a oggi impensabile: lo sviluppo, già in corso, di un «nuovissimo quattro cilindri benzina entry level che sarà lanciato circa 9-12 mesi dopo il debutto del primo modello elettrico sulla rivoluzionaria piattaforma Mma». La Mercedes Modular Architecture è un salto di qualità fondamentale, perché segna anche il debutto del nuovo sistema operativo MB.OS. Basato su un’architettura appositamente realizzata e nato per collegare i principali aspetti della catena del valore della Casa tedesca (sviluppo, produzione, commercio omni channel e servizi), MB.OS beneficia dell’accesso a tutti i componenti hardware e software del veicolo, è standardizzato, completamente aggiornabile e aperto a partnership selezionate come Google e Nvidia, già attivate. Mentre Mercedes-Benz definisce e controlla l’architettura con il proprio livello di base hardware e software, l’integrazione dei principali attori tecnologici garantisce ai clienti l’accesso ai servizi, ai contenuti e alle funzioni migliori della categoria. Mai successo prima.

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