Un viaggio nel futuro tra capsule e seaglider

Immaginiamoci la mobilità basandoci su progetti già annunciati. Dagli alianti elettrici fino alle ciclovie sopraelevate. Le grandi città collegate con i tubi per far circolare le hyperloop pods

Ma viaggiare nel tempo è troppo pericoloso. È meglio che mi dedichi a studiare l’altro grande mistero dell’universo… le donne” (cit. Doc, Ritorno al Futuro Parte 2). Bob Gale forse non aveva tutti i torti quando scrisse questa battuta, ma le sue previsioni su come sarebbe stata la mobilità del 2015, con auto e skateboards volanti, si sono rivelate azzardate. Lo scorso giugno è stato presentato, alla Monterey Car Week in California, il prototipo della DeLorean Alpha5, erede della celebre macchina del tempo, che, disegnata anche in questo caso in collaborazione con Italdesign, verrà prodotta in Italia a partire dal 2024 e sarà una berlina 4 posti dotata di due motori elettrici, alimentati da una batteria da 100 kWh. Vorremmo esserne i primi passeggeri, al fianco di Doc, e viaggiare nel tempo osservando i possibili scenari del trasporto pubblico del prossimo futuro. Ci troviamo a Berlino nel 2050. Ci sono grandi parchi verdi in ogni quartiere e dal 2023, a seguito di un voto cittadino, i veicoli privati sono stati banditi da molte aree della città, che è diventata ancora più alternativa e green di quanto non lo fosse già, con la più grande zona pedonale del mondo (88 km2). Abbiamo poco tempo a disposizione e siamo desiderosi di vedere la maggior parte delle attrazioni berlinesi, e magari da un punto di vista diverso dal solito. Mi lascio quindi convincere a sorvolare il fiume Sprea con un idrovolante completamente elettrico, che ha sostituito i traghetti, per una mobilità totalmente sostenibile. Il “seaglider” è una nuova classe di veicoli elettrici WIG (Wing In Ground effect), con passaporto statunitense, che colma il divario tra traghetti e aerei, offrendo trasporti ad alta velocità e con un’autonomia di 290 km. La configurazione standard può ospitare sino a 12 passeggeri, ma alcuni modelli di questi “alianti” arrivano anche a 50. Possiamo tranquillamente goderci un’esperienza di volo a zero emissioni intorno a Berlino, sorvolando il lago Wannsee fino a Kladow, le isole di Schwanenwerder e Pfaueninsel, ammirando una bellissima vista del fiume Havel. Giunti a Kladow abbiamo tutto il tempo di visitare lo storico Kulturpark Cafe, che una volta era la casa della madre di Bismarck, o avventurarci oltre fino al Groß-Gleinicker See, uno dei più puliti e più bei laghi di Berlino. Lasciamo il nostro mezzo per ritrovarci su una banchina ferroviaria, in attesa di un’elegante caspula hyperloop, che scivolerà penetrando nella stazione, fino a fermarsi silenziosamente, e poi ci depositerà a Parigi, solo un’ora dopo. Zeleros, azienda spagnola specializzata in hyperloop, ha concretizzato dal 2023 il suo progetto di trasporto basato su pods e tubi che riducono al minimo la resistenza dell’aria e consentono a persone e merci di percorrere lunghe distanze in tempi brevissimi. Le capsule pressurizzate, con chiusura ad aria, sono in grado di trasportare fino a 200 passeggeri a 1.000 km/h. L’hyperloop pod è elettrico al 100% ed alimentato con energia rinnovabile. Nell’ultimo quarto di secolo quasi tutti i viaggi in Europa si sono spostati dai cieli alla terra. I voli a corto raggio non sono altro che una reliquia di un passato alimentato dal carbonio. Una rete globale di tubi riduce i tempi di percorrenza tra le città di tutto il mondo. Ne sono un esempio anche altre tratte, ridotte a meno di un’ora di viaggio: San Francisco-Los Angeles, Sydney-Melbourne e Boston-Washington DC. La mobilità urbana di Parigi è autonoma, elettrica e condivisa, tra utenti ma anche tra operatori, grazie alla “Citroën Skate”, una piattaforma autonoma che può essere dotata di diversi moduli (anche questi chiamati “pods”), a seconda dell’utilizzo e persino quelli compatibili di altri produttori, incorporando tecnologie elettriche, di ricarica a induzione e di guida autonoma. Il telaio, dotato di tutti i sensori necessari, ha quattro ruote omnidirezionali progettate da Goodyear. Viaggia sino a 25 km/h su strade dedicate ed è disponibile 24h/24, 7gg/7. L’idea è quella di raccogliere un pod in un posto, prima di lasciarlo da qualche altra parte e riattaccare un altro pod, con una manovra di posizionamento che si effettua in meno di 10 secondi. Esempi di capsule, tra le infinite possibilità, sono: il “Sofitel en Voyage”, destinato a esperienze di mobilità di fascia alta; il “Pullman Power Fitness”, che consente di allenarsi mentre ci si muove; il “JCDecaux City Provider”, progettato per fornire un servizio di mobilità urbana accessibile su richiesta. Durante il tour della Ville Lumière scopriamo una nuova funivia per i pendolari, entrata in funzione nel 2025. La mobilità urbana è anche verticale, creata per far fronte alle nuove esigenze dettate dalla progettazione di insediamenti urbani in cui i residenti possano arrivare ovunque in un quarto d’ora. Il fiorire di grattacieli ha fatto emergere la difficoltà nel raggiungere il piano terra, il parcheggio nel seminterrato o la fermata della metropolitana. Questi percorsi erano diventati una vera e propria tappa del viaggio, così come raggiungere il piano in cui si trovano l’ufficio, il negozio al dettaglio o l’appartamento. Con l’aumento della popolazione globale e del numero di abitanti delle città, il suolo pubblico non è più sufficiente a contenere anche la topografia cittadina. Ecco, dunque, che si è sviluppato il concetto di mobilità verticale, e, oltre alla già citata funivia, nel trasporto pubblico sono progressivamente comparsi i treni, gli autobus ed i tram sospesi, che conducono le persone direttamente ai piani superiori degli edifici. Nel trasporto privato si sono viste necessarie nuove soluzioni per coloro che abitano ai piani più alti, e per questo sono nate ciclovie sopraelevate multilivello. Anche il servizio di ritiro e consegna dei pacchi non avviene più al piano terra. Veicoli elettrici autonomi e robot volanti sono indispensabili per questa funzione. La terza dimensione della mobilità è costituita da mezzi a decollo verticale, a guida autonoma, per il trasporto di merci e persone, e dalle relative infrastrutture. Anche nel nostro Paese, già dal 2023, sono stati sperimentati e attuati diversi sistemi di Mobilità Aerea Avanzata (MAA), prima in spazi controllati, e poi in maniera più estesa, in particolare per il Giubileo del 2024, le Olimpiadi invernali del 2026, e in periferie e centri urbani dal 2030. Nel pomeriggio, prendiamo un altro pod hyperloop in direzione sud, per un piacevole viaggio, che richiede circa 90 minuti, e che ci porta a Barcellona, dove troviamo ad attenderci un autobus volante ed elettrico, progettato dalla società americana Kelekona. La sua peculiare forma arrotondata, priva di ali, gli conferisce l’aerodinamica necessaria per il volo. Si chiama eVTOL, trasporta un numero massimo di 40 passeggeri ed è utilizzato soprattutto per effettuare piccoli viaggi tra le città. Il tempo di percorrenza tra Barcellona e Madrid è soltanto di un’ora, equivalente a quello di un aereo, ma non ha bisogno di una pista di atterraggio di grandi dimensioni, e può trasportare fino a 4.500 kg di carico. Esso è totalmente realizzato in alluminio, che ne massimizza le prestazioni in volo, e tramite stampa 3D. Infine, eVTOL è accessoriato con un sistema di telecamere ed un radar con un raggio di 160 km, che consentono la protezione da impatti con altri aerei, da anomalie meteorologiche, stormi di uccelli ed altre circostanze impreviste. “Grande Giove!!”, forse Bob Gale aveva anticipato le previsioni di una cinquantina di anni.

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