Che cosa ha detto Monaco

Il salone tedesco non ha messo in evidenza soltanto i marchi che giocavano in casaC’è stata l’invasione dei cinesi e si sono visti pure dei mini elicotteri elettrici.

Chiariamolo subito: il salone dell’auto di Monaco non sarà certo ricordato per il debutto di un modello in particolare come ad esempio la Renault Scenic elettrica con 600 chilometri di autonomia presentata dall’italianissimo CEO della Casa francese: De Meo. Vero è che nella città tedesca sono state molte le auto presentate in quello che è stato chiamato il fuori salone. Dalla nuova Mini Countryman alla nuova Opel Corsa. Ma lo IAA verrà secondo noi ricordato per cinque importanti novità, non proprio di prodotto ma da una parte di mercato e dall’altra tecnologiche. 1) A Monaco c’è stato il vero sbarco in Europa di BYD, ovvero “Build Your Dreams” marchio cinese già leader del paese di provenienza che aveva fatto le prove generali al Salone di Parigi dello scorso anno. A Monaco di Baviera si è presentato con lo stand più grande del Salone. Ben sette le auto esposte contro ad esempio una sola Opel, seppur bella che anticipa lo stile e il design del futuro, presente per i molti marchi del Gruppo Stellantis. Han, Tang e la Atto 3. Quest’ultime si erano già viste in Francia e allo IAA di Monaco BYD ha mostrato anche Dolphin già in vendita da questa estate, Seal che arriverà in autunno e Seal U. Quest’ultima è un vero e proprio debutto europeo e sarà lanciata entro la fine dell’anno. Un B-Suv da 4 metri e 70 con 500 km di autonomia. Sono tutti modelli elettrici. con un rapporto qualità prezzo che fa impallidire le auto europee. Se domani i risultati di vendita saranno quelli ipotizzati oggi, senz’altro vedremo più auto di questo marchio che di molti altri. 2) Bello il prototipo per Mercedes della nuova CLA. Un’auto nativa elettrica che arriverà in produzione entro la fine del 2024. Ovvero progettata e pensata per essere utilizzata con propulsori a zero emissioni. Potrà poi avere anche motori termici ma è esattamente l’opposto di quello che oggi succede in molti casi. Infatti la maggior parte delle auto elettriche in circolazione sono auto native termiche e adattate alla mobilità a zero emissioni. Questo cosa vuol dire? In poche parole le prossime auto, come Mercedes CLA, saranno sicuramente più efficienti. Costeranno meno, avranno un’autonomia maggiore e prestazioni superiori a tutto tondo. Migliorerà anche l’abitabilità interna. 3) I padroni di Casa di BMW sul proprio stand oltre ad avere la IX5 Hydrogen, una fuell cell alimentata a idrogeno, e una serie cinque ibrida plugin avevano anche un concept decisamente avveniristico: la Vision Neue Classe. Quella che prefigura come potrebbe essere in un futuro la Serie 3, il modello di maggior successo della casa bavarese. Un’auto fatta di ampie superfici vetrate, con una guida autonoma e un’alimentazione a zero emissioni. Sembra quasi una comoda veranda di casa su quattro ruote. Di certo a vederla non fa pensare al “piacere di guida” di cui la casa che ha sede proprio a Monaco di Baviera ha fatto una bandiera. Ma, anche se un domani un’auto simile a questa dovesse davvero entrare in produzione, senz’altro gli uomini dell’elica bianca e blu non rinunceranno a una pepata versione M. E in quel caso il piacere di guida sarà assicurato (vedi il servizio all’interno). 4) Non è poi passato in osservato lo stand di Naitem. Azienda che nel 2023 ha vinto il premio in Germania come miglior innovazione tecnologica. Ha portato due mezzi, uno a tre ruote e uno a quattro. Per guidarli bisogna piegare come su una moto. Anche se in realtà promettono la stabilità e la sicurezza dell’auto. Sono in cerca di finanziatori per portare avanti il progetto. 5) Ci siamo tenuti per ultima una novità davvero interessante targata Shaeffler www.shaeffler.com . Un mezzo per la mobilità individuale volante, pensato per le flotte in sharing o per dei servizi simili a Uber. Una specie di piccolo elicottero a guida automatica. Non autonoma ma automatica ci tengono a precisare i costruttori. Fatto per portare gli occupanti dal punto A al punto B. Eppur funziona, non è un prototipo, anche se ad oggi in attesa di omologazione. Ha 50 chilometri di autonomia oppure 30 minuti di volo a una velocità massima di 130 km/h. Una specie di taxi automatico e volante 100% elettrico. Senza alcun comando interno e realizzato tutto in fibra di carbonio. Esiste anche una versione biposto e una dedicata al trasporto merci. Il “pieno” alle batterie agli ioni di litio si fa in soli 3-5 minuti attraverso delle piastre di ricarica. Che sia il futuro? Potremmo tutti volare senza essere piloti e senza neppure avere un pilota a bordo? Chi vivrà vedrà!

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