Crisci, presidente di Volvo Italia: “Per le aziende è una grande occasione di crescita”Gli esempi della Green City Zone di Göteborg e del quartiere di Porta Nuova a Milano.
Il summit del G7 dedicato ai trasporti tenutosi a Milano è stato l’occasione per fare il punto su come i Paesi del G7 intendono affrontare le sfide del futuro della mobilità. Da un lato la necessità di rafforzare la preparazione dei sistemi di trasporto contro shock futuri, dall’altro identificando iniziative politiche efficaci e soluzioni efficienti per promuovere infrastrutture più moderne e sostenibili. Una discussione tra Ministri con l’obiettivo di creare strumenti di coordinamento e cooperazione a livello G7. Insomma tante parole per il futuro ma nei fatti una città bloccata per un incontro che forse si poteva tenere anche fuori dalla città. Alla vigilia del G7 si è tenuta sempre a Milano la Urban Mobility Conference dedicata ai temi della mobilità urbana nel contesto della Smart City con focus su Sostenibilità, Sicurezza, Innovazione e Digitalizzazione. Una riunione di addetti ai lavori che si basano su quanto è stato fatto, si sta facendo e si farà a breve e medio termine. Volvo ha scelto di iniziare proprio dalla Urban Mobility Conference, un percorso di sensibilizzazione sui temi della Sostenibilità e della scelta elettrica. Questa sorta di itinerario “verde” si svilupperà nei prossimi mesi attraverso la partecipazione a diversi eventi sul territorio nazionale con l’obiettivo di venire a contatto – e quindi dialogare – con pubblico di privati e aziende. Insomma l’incontro tra “attori” che investono tempo e risorse per costruire una mobilità migliore e più sostenibile. “Negli anni più recenti la Sostenibilità si è spostata dal piano della responsabilità individuale a quello della responsabilità aziendale”, ha spiegato Michele Crisci, presidente di Volvo Car Italia. “In virtù delle esigenze legate alla transizione energetica la sostenibilità è diventata anche un’opportunità straordinaria di sviluppo per le aziende che ne hanno sempre fatto un valore di marchio, come è il caso di Volvo. La ricerca legata alle nuove tecnologie e i progetti di collaborazione finalizzati alla definizione dei futuri contesti di mobilità, come la Green City Zone di Göteborg, hanno procurato e procurano a Volvo grandi possibilità di crescita. Attraverso la proposta della propria strategia legata alla mobilità elettrica, Volvo interpreta il ruolo di Casa all’avanguardia nella trasformazione del mondo della mobilità proprio in chiave di Sostenibilità e così facendo – ha concluso Crisci – garantisce anche a se stessa un futuro sostenibile.” “La mobilità sta cambiando ma l’automobile rimane protagonista anche nel nuovo contesto energetico e digitale”, ha spiegato il professor Fabio Orecchini, Ordinario di Sistemi per l’Energia e l’Ambiente presso l’Università degli Studi Guglielmo Marconi di Roma e Direttore dell’Osservatorio Auto e Mobilità della Luiss Business School. “Zero emissioni, alimentazione con vettori energetici da fonti rinnovabili (elettricità ma anche biocombustibili e-fuel e idrogeno), nuove tecnologie di bordo e di sistema che vanno assolutamente intercettate per creare posti di lavoro e valore economico. Un enorme potenziale che il genio e la tradizione dell’Italia possono trasformare in sviluppo, sostenibile per definizione”, ha concluso Orecchini. “Volvo è molto attenta al tema dell’evoluzione del contesto urbano e della mobilità a esso associata, perché sarà cruciale in funzione della mobilità sostenibile di domani”, ha aggiunto il Presidente di Volvo Car Italia. “In tal senso, è indicativo quanto abbiamo fatto a Milano, nel quartiere di Portanuova, dove è collocato il Volvo Studio Milano. In quello che è un esempio di sviluppo urbano avanzato e consapevole abbiamo attuato progetti a favore della mobilità elettrica e della decarbonizzazione. Penso a ELEC3City, il nostro servizio di car sharing elettrico di quartiere. Si dice che la relazione fra auto in città è impossibile; noi vogliamo dimostrare che può essere vero il contrario. La nostra strategia legata alla mobilità elettrica – ha concluso Crisci – favorisce l’integrazione fra auto e città e i servizi collegati costituiscono una risposta valutabile in tonnellate di CO2 risparmiate”.