Nissan va di corsa. Sul mercato, dove i primi mesi del 2024 hanno confermato un trend ampiamente positivo e anche sulle strade dove, con l’ultima versione della Juke (più contenuti, ma prezzo invariato), è appena stata sponsor della maratona di Milano, dopo esser già stata partner delle gare podistiche più importanti del nostro paese. Ha in comune con questo sport “i valori della sostenibilità e della sfida al miglioramento dei traguardi raggiunti”, come racconta Luisa Di Vita, Direttore Comunicazione e Chief Innovation Office, oltre che grande maratoneta. Con Marco Toro, presidente e amministratore delegato di Nissan Italia, è l’occasione per dare uno sguardo a quello che ci circonda. A che punto è l’elettrificazione in Italia… “Oggi sul mercato italiano la tendenza all’elettrificazione è ormai spinta con un 45% del mercato elettrificato. Nel nostro caso siamo arrivati al 75%, spinti dall’e-power la nostra novità lanciata di Qashqai e X-Trail sta incontrando molto favore di vendite. Ormai più della metà delle vendite di Qashqai sono e-power, una tecnologia unica che abbiamo noi e sta dando dei vantaggi. Per questo posso dire che l’elettrificazione funziona”. Ricordiamo in che cosa consiste l’e-Power. “E’ il ponte ideale per il cliente che vuole provare la trazione elettrica e non si fida delle colonnine di ricarica. È una soluzione che noi definiamo elettrico senza spina. Con la tecnologia e-Power non sono necessari cavi e colonnine di ricarica. Il motore elettrico aziona le ruote, mentre il motore benzina a compressione variabile produce l’energia che ricarica la batteria quando il veicolo ne ha bisogno”. Una tecnologia apprezzata in Italia? “Su Qashqai più della metà delle vendite è con questa tecnologia e siamo il paese europeo a livello dei G-five che vende più e-Power alla clientela privata. Siamo riusciti a far comprendere i vantaggi di questa motorizzazione e il cliente ci sceglie- Evidentemente lo abbiamo comunicato bene e l’elettrico senza spina ha incuriosito molto il consumatore che poi ha trovato corrispondenza reale in quello che raccontavamo”. Il messaggio è passato bene insomma? “Uno dei messaggi principali era: con e-Power si fanno più di mille chilometri con un pieno e la verità è che si fanno. E i clienti postano le foto del loro cruscotto digitale in cui si vede che hanno percorso 1032-1033 chilometri con un solo pieno. Cifre che significano anche un vantaggio economico per chi ha scelto di spostarsi così”. Questo significa che gli italiani gradiscono l’elettrico, ma sono ancora frenati nella scelta dalla mancanza si una rete di infrastrutture all’altezza? “Questa è la nostra chiave di lettura. Infatti quando chiediamo ad un gruppo di potenziali clienti, quanti comprerebbero l’elettrico, l’intenzione di acquisto di un veicolo 100% elettrico supera il 30%. Il problema è che da un’intenzione che supera il 30%, oggi solo il 5% compra un’auto completamente elettrica”. Che cosa manca tra l’intenzione e l’acquisto? “Primo dovremmo tranquillizzare i clienti sul prezzo: oggi c’è ancora una differenza di prezzo importante anche perché le vendite sono minori e i costi di produzione sono più alti. I nuovi incentivi ci aiuteranno. Ma allora arriverà il secondo ostacolo: costa meno, ma dove la ricarico? Ed ecco che l’e-Power diventa la soluzione vincente in questo momento di transizione, mentre si svilupperanno le infrastrutture”.