Le quattro ruote protagoniste del Ces: sale a bordo l’IA che dialoga con guidatore e passeggeri. Non ancora in grado di mettersi al volante, ma gli aiuti che può dare cominciano a essere interessanti. Si va verso la digitalizzazione totale.
Ancora una volta la mobilità che verrà passa per il Nevada. Lo sappiamo bene: il cars electronic show, pardon, il Consumer Electronic Show di Las Vegas è ormai da qualche anno il primo appuntamento per gli appassionati di motori. Al CES infatti i costruttori di automobili presentano ogni gennaio le ultime novità in fatto di guida autonoma, elettrificazione, entertainment e infotainment evoluto. E se fra gli oltre 4 mila stand del Convention Center, a due passi dalla strip e dalle luci dei casinò, il grande pubblico si stupisce per tivù trasparenti, wearable mirabolanti che fanno check up istantanei e quadri che emettono suoni, gli addetti ai lavori del comparto automotive seguono la via dell’innovazione tecnologica per delineare il perimetro ideale dell’auto del futuro che, manco a dirlo, sarà connessa, sostenibile, intelligente. Già. Sarà dotata di Intelligenza Artificiale Generativa, giacché ChatGpt e i suoi fratelli, ovvero ogni declinazione di applicazione possibile dell’AI, è stata la protagonista assoluta dell’edizione 2024. Accantonata (per ora) la guida autonoma che fino allo scorso anno era il punto d’orgoglio della sperimentazione automobilistica, va precisato però che ormai Mercedes è al livello 3 corrispondente al disinteresse del guidatore per un lasso di tempo prestabilito, quest’anno l’AI è salita a bordo – soprattutto – per dialogare con i passeggeri. Se non è ancora in grado di sostituire il guidatore e gestire ogni operazione in autonomia, i passi in avanti sono davvero notevoli. A cominciare dal dialogo con gli ormai onnipresenti assistenti virtuali che, grazie all’integrazione con ChatGpt, sono sempre più naturali e fluidi. Questa è la strada battuta per esempio da Volkswagen che entro fine anno promette di aggiornare Tiguan, Golf e serie ID con il chatbot Cerence Chat Pro, ovvero la versione del modello linguistico LLM (large language model) di OpenAI adattata dall’azienda americana specializzata nello sviluppare servizi AI-based per l’automotive. Cosa saprà fare? Per iniziare, gestirà l’infotainment e risponderà a domande di carattere generale, cioè terrà compagnia… In scia anche Google, i cui software per l’automotive sono già integrati sulle auto di General Motors, Honda, Polestar, Renault, Volvo, ma Big G presto potrà sfruttare anche potenza e flessibilità della nuova IA generativa Gemini. A questo punto, se vi state domandando se le vetture di domani saranno sempre meno mezzi di trasporto e di passione e sempre più luoghi di intrattenimento itineranti, la risposta (scontata) è sì. Questa digitalizzazione totale dell’auto ha per simbolo al CES 2024 la partnership fra Sony e Honda, sotto il brand Afeela: nata nel 2023 dall’unione d’intenti di un colosso dell’elettronica e uno dell’automotive e pensata per il futuro della mobilità, assume le forme di una berlina che si guida con un joypad della PlayStation 5. Per ora serve solo ad attirare gli oh del pubblico di Las Vegas, ma dal Giappone fanno sapere che nel 2026 potrebbe scendere in strada per davvero. Chi è invece già pronto è il costruttore turco Togg che ha portato in Nevada il suo nuovo modello elettrico T10F, dotato di interessanti applicazioni delle tecnologie più avanzate come, ovviamente, l’intelligenza artificiale. Un esempio è la fotocamera IA posizionata appena sopra lo specchietto retrovisore che, grazie a 19 differenti algoritmi di intelligenza artificiale tra cui il riconoscimento delle scene, la correzione automatica della luce, il rilevamento di visi e sorrisi, il tracking degli oggetti e la messa a fuoco automatica, rende ancora più smart (device) la proposta turca. BMW ha aggiornato l’Operating System 9 che ora consente di accedere a una gamma estesa di prodotti dal BMW ConnectedDrive Store: oltre alle funzioni on demand per il veicolo, il negozio offre anche una selezione in continua evoluzione di app di terze parti nelle categorie musica e audio, notizie e riviste e giochi per il sistema di infotainment. Inoltre, grazie all’utilizzo della Realtà Aumentata (e dei visori), il costruttore tedesco ha fatto provare come i dispositivi indossabili potranno arricchire l’esperienza di guida del futuro. Per esempio, indossando gli occhiali si possono vedere istruzioni di navigazione, avvisi di pericolo, contenuti di intrattenimento, informazioni sulle stazioni di ricarica e visualizzare un supporto per le operazioni di parcheggio. Il tutto perfettamente integrato nell’ambiente reale circostante. Al centro delle novità targate Mercedes c’è invece il nuovo assistente virtuale Mbux che utilizza insieme l’intelligenza artificiale generativa e una grafica 3D avanzata, e rende le interazioni umo-macchina più naturali, intuitive e personalizzate. Basato sul nuovo sistema operativo Mercedes-Benz (MB. OS), sviluppato internamente da zero, l’assistente virtuale Mbux apre la strada a un’esperienza digitale straordinaria.