IL FUTURO DELLA MOBILITÀ PASSA DAI 110 ANNI DI EICMA

La rassegna milanese festeggia un anniversario tondo allargandosi Il ritorno dei grandi assenti, lo sbarco dei cinesi e un occhio ai giovani

Ecco un nuovo modo per cercare di addormentarsi: contare tutti i motivi per cui si va a Eicma. Forse non saranno 110, come gli anni di questo evento unico al mondo nel mondo moto, ma certamente sono tantissimi: per esempio, scoprire i nuovi modelli, cercare lo scooter con cui sostituire l’attuale, salire sulla moto dei sogni per vedere come ci si sta in sella, portare i figli per capire se si appassionano, osservare i campioni in gara nell’area esterna, rimirarsi le belle e discinte ragazze accoste alle moto… insomma, chi più ne ha più ne metta.

Ma c’è poco da sognare: ancora qualche giorno di attesa ed Eicma torna: edizione numero 81, dal 7 al 10 novembre per il pubblico, il 5 e 6 per stampa e operatori del settore, tradizionalmente a Fiera Milano- Rho, dalle 9.30 alle 18.30. Biglietti d’ingresso sul sito ufficiale eicma.it (conviene: si risparmiano 5 euro rispetto all’acquisto alle casse in fiera, dove il biglietto intero costerà 25 euro), con la novità del biglietto pomeridiano valido dalle 13.30 fino alla chiusura della manifestazione. Una scelta, quest’ultima, che presenta il rischio di perdersi molto, perché Eicma ormai è in formato extra large: dieci padiglioni occupati (due in più rispetto all’anno scorso, quattro rispetto al 2022), 330mila metri quadrati fra interno ed esterno, che rappresentano il record storico dell’evento: superato anche il 2019, ultimo anno pre Covid.

“Siamo molto soddisfatti, si preannuncia un’edizione record”, spiega Paolo Magri, amministratore delegato di Eicma. “Avremo 770 espositori per oltre 2.100 marchi. Il 70 per cento sono stranieri e il 26 per cento sono nuovi espositori”. Tante sono le missioni di Eicma. “Dobbiamo riportare i giovani alla passione delle moto, tutta l’industria sta lavorando per riuscirci”, precisa Magri, che continua: “Per quanto riguarda il mercato, le due ruote a motore sono un’isola felice in un mondo della mobilità che va maluccio, e questo è preoccupante, perché non ho mai creduto all’isola felice circondata da un mare in tempesta”. I timori di Magri riguardano il comparto bici, in difficoltà, e l’incertezza che domina il settore auto.

Ma rimanendo a moto e scooter, c’è di che festeggiare e a Eicma, come d’abitudine, lo si farà. Anche perché quest’anno tornano marchi importanti come BMW e Harley-Davidson, di cui si sentiva la mancanza. Da Ducati a Yamaha, ci saranno proprio tutti a Eicma 2024, con un pieno di novità in anteprima mondiale. Il cambio di normativa Euro 5+ obbliga le Case ad aggiornare quasi tutti i modelli in gamma per quanto riguarda le emissioni, ma di conseguenza si vedranno tanti restyling, sia tra le moto sia tra gli scooter. Design e tecnologia, dunque, con un trend da tenere sott’occhio: quello dell’automatizzazione della trasmissione, che avvicina sempre di più le moto agli scooter, per cercare di intercettare un motociclista nuovo, meno duro e puro, più calato in un’epoca in cui il tempo è poco e lo spazio a casa dove parcheggiare le moto, anche.

Ma il grande tema di Eicma sarà la presenza dei costruttori cinesi, che ormai sono una moltitudine e, grazie a prodotti di qualità conclamata e a prezzi “giusti” ovvero adeguati all’offerta quanto al portafogli degli italiani, stanno sbancando nelle vendite e scalando le classifiche dei top seller in concessionaria. Come in un dolce accerchiamento (un ossimoro che rende bene l’idea della strategia orientale), i costruttori europei sono sempre più confinati nelle nicchie di mercato più alte e dai margini più elevati, ma con numeri più piccoli. E le case cinesi ora arrivano con motori di un litro di cilindrata e più, che funzionano bene quanto le icone del Vecchio Continente. Sarà una bella sfida. Bella almeno quanto quelle che, a Fiera Milano-Rho, vedremo a MotoLive, nell’area esterna di Eicma (quest’anno riposizionata per permettere ai visitatori di seguire le attività anche in caso di maltempo), dove anche quest’anno si terranno competizioni, spettacoli di freestyle motocross, trial acrobatico e gare con leggende del motorsport a due ruote, tra cui una grande sfida con le maxi enduro, le moto del momento, alla quale dovrebbe partecipare quel gran genio del manubrio di nome Casey Stoner.

“Compiamo 110 anni e cerchiamo la lode!”, chiude Pietro Meda, presidente di Eicma. Che analizza: “Eicma ha sempre un pre e un post. Le case immaginano, noi mostriamo i loro prodotti, che l’anno dopo vediamo sulle nostre strade. Il pubblico sta cambiando, si è evoluto: ci ha consentito di trasformarci da fiera a evento, anche di costume. Il pubblico di Eicma è meraviglioso ed è ormai una community, una grande famiglia. I giovani ci sono e sono tanti, fanno parte della nostra community e rappresentano il nostro futuro”. Per loro, tra le tante aree tematiche che affiancano gli stand dove si espongono i nuovi modelli, ci saranno luoghi dedicata al gaming e ai videogiochi motorsport, con simulatori avanzati per esperienze sempre più coinvolgenti. Ma anche uno spazio riservato alle startup del settore per promuovere la sicurezza su due ruote, realizzato con il supporto di Agenzia ICE, l’agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, il cui presidente è Matteo Zoppas, ben sei edizioni della Sei Giorni in un palmarès fuoristradistico di tutto rispetto. Un tema, quello della sicurezza, che tra tutti è certamente il più importante, in particolare proprio quando si parla di due ruote, a motore o senza.

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