Mini, l’amore in piazza

Nel cuore di Milano la “Big Love Square” dove attorno alle auto si parla di sostenibilità e inclusione.

Si chiama “Big Love Square” e si trova nel cuore di Milano. Così è stata rinominata piazza Erculea dagli uomini Mini. Lì si sono dati appuntamento questa estate per raccontare le strategie che accomunano Exit Gastronomia Urbana, che ha il suo chiosco dal format innovativo proprio in quella piazza, e Mini. “Mini ha un claim che trovo straordinario e che nel tempo è rimasto fedele a sé stesso sin dal rilancio che, come Bmw Group, abbiamo fatto del brand nel 2001: Big Love – ha dichiarato Massimiliano di Silvestre, Presidente e Amministratore Delegato Bmw Italia. È un claim che incarna un’attitudine positiva nei confronti della vita e che parla di inclusione, di diversità, di sostenibilità e di una certa idea di mondo: We are all different but pretty good together”. Questa è una delle frasi più ricorrenti nella comunicazione di Mini. Ma perché una piazza? Forse perché tradizionale punto d’incontro? “La partnership con Exit Gastronomia Urbana – prosegue Massimiliano Di Silvestre – nasce proprio dalla volontà di trovare un luogo identitario, che ci consenta di esprimere e raccontare questi valori. Un luogo aperto, accogliente, capace di coinvolgere e attivare la comunità urbana. In questo senso, Exit è una realtà che invita a uscire dagli schemi, a sperimentare e dare sfogo alla propria creatività. Questa piazza, che abbiamo ribattezzato “Big Love Square”, è per noi un luogo dove invitare la community di Mini e quella di Exit a incontrarsi, a ritrovarsi, a condividere esperienze”. Insomma un polo di attrazione per tutte quelle persone che hanno qualcosa di significativo da raccontare. E Mini vuole essere catalizzatore di sostenibilità e non solo ambientale con la sua ultima nata, la Mini Cooper cabrio elettrica. “Viviamo in un mondo dove temi come la circolarità, la diversity e l’inclusione sono sentiti dalle nuove generazioni come fondamentali per costruire un futuro differente”. Sottolinea Federica Manzoni, Head of Mini Italia. “Oggi più che mai, le persone fanno la differenza e in un mondo che viaggia veloce, connesso, digitale, in realtà il “Be human” è l’elemento differenziante. E’ un dovere delle aziende di successo restituire valore alla società”. In questo contesto Mini vuole prendere una posizione e dare il suo contributo alla trasformazione, proprio attraverso i giovani. Ed ecco allora che nella prima “reunion” in Big Love Square tra gli altri sono stati coinvolti in un confronto aperto Lara Gilmore Co-Fondatrice di “Tortellante” e moglie dello chef Massimo Bottura, Giacomo Maniscalco Direttore di SOS – School of Sustainability- e Olivia Spinelli Coordinamento e Direzione Creativa Ied Moda Milano. Tortellante è un laboratorio terapeutico-abilitativo dove giovani e adulti nello spettro autistico imparano a produrre pasta fresca fatta a mano. La volontà di dare voce al racconto del progetto Tortellante ha portato MINI alla creazione di una miniserie di podcast dal titolo “La rivoluzione tranquilla”. “Il tema della diversity è al centro di questa collaborazione – dichiara Federica Manzoni. Quello che ci piace di Tortellante è la volontà di andare oltre la disabilità e costruire un ponte generazionale che avvicina i giovani alle nonne del territorio.” Sostenibilità e ricerca, ma in ambito urbano, sono invece il focus del progetto realizzato con la SOS – School of Sustainability-. Tre i temi: La valorizzazione dei giovani talenti ‘Big love for the People’; il ­­focus sulla realtà urbana, ‘Big Love for the Progress’; il tema della sostenibilità ‘Big Love for the Planet’. La collaborazione ha previsto la realizzazione di spazi sostenibili di ascolto, contemplazione e condivisione, portando ad una materializzazione del suono in una vera e propria scultura tridimensionale sostenibile. Il risultato finale del progetto verrà presentato ufficialmente in autunn

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