Audi dalla parte dei ciclisti

Una campagna per promuovere la distanza di sicurezza da tenere fra auto e biciclette. L’utilità della tecnologia.

Se ne parla ancora oggi, ma in realtà per quanto riguarda la mobilità il concetto di ecologicamente corretto è nato ormai vent’anni fa. Oggi i costruttori automobilistici stanno facendo un passaggio altrettanto importante viaggiando rapidamente verso il concetto di mobilità sostenibile a 360 gradi attraverso il civicamente corretto. Ebbene sì, ormai è chiaro, anche a chi le auto le costruisce: sulle strade non esistono solo la quattro ruote. Ed ecco allora che Audi si avvicina sempre più al mondo delle due ruote come Official Mobility Partner della Maratona delle Dolomiti. Non un’operazione di facciata, anzi. Durante l’evento è infatti partita la di comunicazione nazionale social, stampa e outdoor che vede le vetture “cedere spazio” simbolicamente alle due ruote a pedali, uscendo dall’inquadratura per 1,5 metri che rappresenta la distanza minima di sicurezza dalle bici in fase di sorpasso. La campagna denominata “the cropped car” dimostra che Audi, come altri costruttori automobilistici, stia andando verso un mondo in cui il bon ton della mobilità è sempre più importante. D’altra parte gli attori della strada sono sempre di più. Oltretutto in Germania le assicurazioni decidono il premio della RC da pagare anche in base ai risultati dei crash test con pedoni e biciclette. Semplificando: una vettura che produce più danni in caso d’incidente o che ha più probabilità di investire un ciclista ha un premio assicurativo più alto e quindi l’acquisto diventa meno appetibile. Ecco allora che Audi adotta una serie di sistemi di tecnologia predittiva dedicati proprio alla protezione della mobilità debole. A partire dal sistema Audi pre sense front, oggi esteso all’intera gamma, che previene gli impatti con gli altri veicoli, pedoni e rider grazie all’interazione tra radar e telecamere. Altrettanto funzionali l’avviso di uscita, che evita potenziali impatti con veicoli e ciclisti all’apertura delle porte, avvertendo conducente e passeggero mediante un avviso acustico e un Led in corrispondenza dello specchietto retrovisore esterno, e la funzione di prossimità appannaggio della famiglia Audi Q5. Se la mobilità soft come quella elettrica è ecologicamente corretta si pone il problema di non sentire arrivare una vettura che sopraggiunge alle nostre spalle viaggiando nel silenzio. Ecco allora che Audi ha dotato le proprie vetture elettriche e plug-in di un altoparlante che emette un suono denominato e-sound. Tale sistema acustico di avvertimento (Avas) è udibile fino a 20 km/h e si affievolisce all’aumentare della velocità. Parlando di elettrico proprio sulle strade delle Dolomiti di Brenta in occasione dell’appuntamento “Audi Chic Nic”, la Casa di Ingolstradt ha festeggiato il debutto della sua electric mountain bike. Insomma un costruttore automobilistico che punta sulle due ruote a pedalata assistita e che fa della difesa della mobilità che una volta era debole, ma che diventa sempre più forte una vera e propria bandiera. D’altra parte si sa che chi guida un’auto sempre più spesso carica sul tetto una bicicletta. I due mondi devono coesistere! Grazie ai nuovi modelli, alle innovative offerte di mobilità e a molteplici servizi, Sulle strade di oggi ci deve essere spazio per tutti.

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